UN’ASSOCIAZIONE SU TRE AL COLLASSO: Il Recovery Plan non basta
Il 2021 si prospetta un anno durissimo per lo sport di base: secondo i dati Aics a fine anno assisteremo ad un calo dal 25 al 30% delle realtà dilettantistiche della regione, come del paese.
“Ci saremmo aspettati qualcosa in più dal Recovery Plan, che non ha portato così tanto ossigeno e speranza per il futuro” commenta Bruno Molea, Presidente Nazionale Aics. Sono solo 300mila euro, infatti, le risorse a disposizione per circa 100mila associazioni sportive.
“E che ne è di tutte quelle categorie fragili che attraverso lo sport si vedono riconosciuti il diritto alla socialità e al benessere psico-fisico?” si chiede ancora Molea, riferendosi allo sport di base nelle scuole, nei centri anziani, nelle strutture parasanitarie delle zone più disagiate d’Italia.
Ne è convinta anche Maria Calzolari, presidente dell’associazione Olitango di Bologna, che si occupa di tangoterapia per persone anziane o con malattie invalidanti. L’associazione non allenando atleti agonisti non può riaprire le attività al chiuso, ma solo online, il che è “pazzesco se si tiene conto che per chi ha il Parkinson l’attività motoria è necessaria per contenere i sintomi della malattia”.
Nonostante la regione Emilia Romagna abbia aggiunto risorse al settore sportivo bisogna fare di più, altrimenti assisteremo al collasso di tantissime realtà sportive.
L’articolo completo sul numero di oggi del Corriere di Bologna.