Air Max // Mara Oscar Cassiani
AIRMAX
MaraOscarCassiani
performance streaming
Wifi- webcam
version 2k20
a cura di Mariolina Catani
per la VI ed. di MetaCinema festival delle audiovisioni ibridanti Meta-cinema
a cura di Piero Deggiovanni e Teresa Valdasio
TANK-Serbatoio Culturale in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna presenta:
#Air#BREAthe#Ghost#PURITY at its best.
AirMax è una performance che nasce nel 2k16_17 online e offline, diviene poi corpo e rituale collettivo, attraversa diversi paesi europei e ritorna infine alla dimensione della rete. L’opera affonda le sue radici sul concetto di spiritualità e sulla dimensione della club culture contemporanea.
Immagini archetipiche si fondano con linguaggi contemporanei dando vita ad una connessione sinestetica tra streaming multimediali e le coscienze degli utenti.
AirMax, è un rito intermediale carico di energia digitale, è una celebrazione ontologica, è un rave party solitario, è una danza ripetitiva di passi gabber, dove l’aria, anatomia del suono, vibra a colpi di basse frequenze e bpm.
Spegnete la luce, indossate le cuffie, alzate il volume e lasciatevi catturare dal suono e dalle immagini di Mara Oscar Cassiani.
Mara Oscar Cassiani, artista wi-fi based, lavora tra performance, coreografia, nuovi linguaggi digitali e social media. La sua poetica è incentrata sulla creazione di un immaginario contemporaneo, in cui nuovi linguaggi e icone derivano dalle identità di Internet, da sottoculture e dal “brutal” capitalismo. Un flusso in diretta di immagini e coscienza. La sua ricerca principale è focalizzata sull’elaborazione di ambienti e progetti performanti nel mezzo tra un nucleo generazionale e il loro sviluppo rituale. Un melting pot tra estratti di pop, folklore rituale, folklore digitale e del linguaggio commerciale che restituisce un’istantanea globale, un “fast food visivo” tra kitsch, cruda ritualità e apocalisse.
Meta-Cinema fin dai suoi esordi, indaga le forme audiovisive ibride nate dalla completa digitalizzazione dei segnali analogici è pertanto aperto ad ogni sperimentazione, stile e poetica audiovisiva. Nell’edizione 2020 curata da Piero Deggiovanni, Teresa Valdalsio e da Mariolina Catani, si sonderanno gli effetti della digitalizzazione nella realtà fenomenica e nelle coscienze delle persone. Ci porremo altresì problemi connessi alla conservazione e distribuzione delle opere di video-arte nell’epoca in cui ogni festival rappresenta un potenziale archivio che va ordinato secondo criteri e protocolli precisi.