AICS per la giornata internazionale contro l’omobitransfobia
Il 17 maggio AICS ha celebrato la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, attraverso tre video, il cui scopo è richiamare l’attenzione sul disagio fisico e psicologico che molte persone sono costrette a vivere a causa del loro orientamento sessuale.
Sono passati 31 anni da quando il 17 maggio del 1990 l’omosessualità fu rimossa dalla lista delle malattie mentali dell’Organizzazione mondiale della sanità. Da quel giorno fu ufficialmente considerata una componente dell’identità e non una devianza. Nonostante questo, dopo più di 30 anni, la nostra realtà è ancora costellata da continui episodi di violenza e discriminazione. 30 anni non sono bastati a sconfiggere una cultura dell’odio, non sono bastati al sostegno unanime di una legge che la contrasti e non sono bastati a fare in modo che ognunə sia liberə e felice di essere se stessə.
All’interno del progetto Porto delle comunità, volto a incentivare l’aggregazione tra le persone e creare una comunità più coesa e partecipe, sono stati realizzati tre video da tre associazioni teatrali: Babylonbus, Sblocco5 e LegÀmi Compagnia teatrale.
Ognuna delle quali ha saputo interpretare, in chiave diversa e attraverso linguaggi differenti, il significato di non sentirsi mai adeguatз, e le difficoltà di essere se stessз in una società che ancora fatica a contemplare la bellezza delle sfumature.
Babylon Bus APS
E se ogni tanto provassimo a metterci nei panni dell’altro, probabilmente discriminazioni e violenze verrebbero meno. Allora abbiamo provato a giocare di immaginazione e ironia: e se gli “altri” fossimo noi? Se fossimo noi quelli “non normali”, costretti a fare outing, a doverci far accettare da famiglia e società?
(S)blocco 5
(S)Blocco5, contro l’omofobia e a favore del Ddl Zan, racconta l’importanza di includere la varietà e la differenziazione tra i paradigmi delle nostre scelte. La protagonista, follemente amante del pomodoro, crede che escludendo ogni altro cibo dal panino lo renderà più appetitoso, perchè totalmente composto dal solo cibo di sua preferenza. Ma il risultato è molto deludente: pomodoro su pomodoro su pomodoro su pomodoro non solo non è più per niente gustoso, ma non è più neanche un panino. La ragazza mangia il suo panino di solo pomodoro e si accorge dell’insensatezza della sua scelta “esclusivista”.
Il piacere, il benessere, la felicità, l’identità è fatta di molte differenti cose: chi le nega agli altri, le sta negando prima di tutto a se stesso. La varietà è buona, la varietà è giusta!
Compagna LegÀmi
Una video-performance teatrale che vuole parlare d’amore, e del desiderio di avere un figliə dalla persona che si ama. Non è sempre così semplice. Il diritto ad essere madre può essere violato da una società che non lo riconosce ugualitario per tuttз.