LOCOMOTIV CLUB – sabato 24 marzo 2018 – opening act: Matteo Vallicelli, aftershow a cura di CHRIS SHAPE
LOCOMOTIV CLUB
sabato 24 marzo 2018
Alessandro Cortini + Matteo Vallicelli live at Locomotiv Club
ALESSANDRO CORTINI live
opening act: Matteo Vallicelli
aftershow a cura di CHRIS SHAPE
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> apertura porte ore 21:30
> inizio ore 22:00
> TicketOne: https://goo.gl/E5EcNR
> Boxer: http://www.boxerticket.it/alessandro-cortini-matteo-vallicelli/
> ingresso 15€ + d.d.p.
> tessera AICS obbligatoria (8€)
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ALESSANDRO CORTINI
Come in una traduzione concreta e in uno sviluppo ulteriore delle teorie di Marshall McLuhan sulla connessione tra dinamiche associative dell’uomo e il mezzo utilizzato in sé, viaggiatori come Donald Buchla, Suzanne Ciani, Morton Subotnick, Pauline Oliveros e Charles Cohen hanno tutti lavorato per indagare le possibili risposte sul come portare del contenuto emotivo, caldo ed emozionale all’interno di suoni creati e processati solo con la fredda sintesi elettronica. Considerando tutte le possibili combinazioni di “come” e “cosa” che possono essere generate ancora, e il modo in cui esse possono combinarsi interagendo fra loro, siamo davvero ancora nella primissima parte di questo viaggio. Ogni compositore elettronica cerca la sua risposta a questa sfida continuamente in divenire: risposte che sono influenzate dalle scelta su quale strumentazione usare, sul come utilizzarla e anche dalle proprie personali inclinazioni estetiche. L’ultimo arrivato in questo novero di grandi viaggiatori è Alessandro Cortini.
Nato in Italia (24 maggio 1976), nel suo arrivare negli Stati Uniti nel 1998 per seguire la sua carriera da musicista Alessandro Cortini è stato profondamente colpito da questa forma d’arte peculiarmente americana. Il Buchla Music Easel è diventato immediatamente uno dei mezzi d’espressione preferiti per dare forma alla sua particolarissima – e sempre in espansione – visione estetica. Forgiata dai suoi esperimenti su come il lavorare per sottrazione possa rendere ancora più incisiva e decisiva la sua voce espressiva e scritta nell’arco di un solo mese con l’aiuto dell’Easel, la serie “Forse” si è sviluppata nel periodo in cui stava parallelamente lavorando assieme ai Nine Inch Nails alla scrittura e all’esecuzione di “Ghost I-IV”, trovando alla fine realizzazione concreta in un doppio lp uscito su Important Records. Alessando è sempre stato molto impegnato nel lavorare con la strumentazione elettronica: spesso l’ha usata anche per implementare parti inizialmente scritte ed eseguite per chitarra nelle sue collaborazioni con Nine Inch Nails e How To Destroy Angels, lavorando anche sotto il moniker SONOIO; ma le sue uscite costruite utilizzando il sistema Buchla e altri sintetizzatori, ricche e notevoli anche per varietà di soluzioni scelte, hanno davvero posto il suo alfabeto espressivo in una categoria diversa, unica, specialissima, in un rapporto sempre più stretto e perfetto con quelli che lui chiama “gli altri membri della band” – ovvero le sue strumentazioni in costante espansione (e frequentemente ricombinate).
La serie di release “Sonno”, uscita per la Hospital Productions di Dominick Fernow, è un delizioso scrigno di congegni – ad emozioni trattenute, ma con derive strane ed imprevedibili – costruiti in un gioco continuo col Roland MC 202, sviluppato uscendo completamente dai canoni standard solitamente utilizzati nell’approcciarsi “seriamente” a questo tipo di strumentazione. Con “Skarn” invece (uscito nel 2014 per la Avian di Shifted, uno dei migliori sperimentatori techno-oriented in circolazione), Cortini dimostra ancora una volta le sue incredibili abilità nel travalicare steccati e trovare nuove soluzioni sonore: il suo dialogo col Metasonix dà forma ad un viaggio dove ci si approccia, con profondità emotiva e sempre in forme non convenzionali, al linguaggio più strettamente techno. Altre sortite sotto l’identità Slumberman, assieme alla label CLR di Chris Liebing o assieme alla Panzerkreuz (sub-label dell’olandese Bunker), hanno decisamente contribuito a rendere sempre più consistente e cruciale il profilo di Alessandro all’interno della scena elettronica contemporanea: in un rapporto artistico coerente ed intenso coi grandi maestri che lo hanno preceduto, ma con una rilevanza viva e pulsante agli occhi di tutta la scena contemporanea – con l’inevitabile conseguenza di diventare così una voce sempre più decisiva ed influente.
www.dnaconcerti.com/3d
Matteo Vallicelli
Matteo Vallicelli è il batterista dei Soft Moon, con cui ha suonato in tutto il mondo, compreso un tour di spalla ai Depeche Mode. Esordisce con il suo album solista il 3 febbraio, su Captured Tracks, etichetta culto di Brooklyn che negli anni ha lanciato Mac DeMarco, DIIV, Beach Fossils, e gli stessi Soft Moon tra i mille altri.
Primo è un disco bellissimo, sognante, psichedelico e dilatato, che porta in un’altra dimensione. E’ il risultato dell’intricato viaggio introspettivo di un compositore che ha scelto la dimensione elettronica virandola in chiave psichedelica, sperimentando con synth, loops e drum machines, paradossalmente senza indulgere sull’elemento percussivo, in senso quasi liberatorio.
CHRIS SHAPE
Cristian Camporesi alias Chris Shape è produttore, live performer e sound designer da oltre 25 anni. Appassionato di musica elettronica e new wave inizia a 16 anni a muovere i primi passi nella produzione musicale suonando in alcune band locali, ma sarà nei primi anni ’90, quando l’ondata della techno-rave si infrangerà sulla piramide del Cocoricò per poi diffondersi ovunque, il suo debutto nel campo discografico. Fondò nel 1993 il gruppo di produzione “Sensoria” che assieme al dj Cirillo (resident del Cocoricò) lo vedrà tra i pionieri della techno made in Italy con numerose uscite discografiche su importanti labels italiane ed europee lasciando un marchio indelebile nella storia della dance music di quegli anni. All’inizio del millennio nasce il soprannome Shape utilizzato per alcune produzioni assieme a Dino Lenny. Nel 2004 inizia la sua collaborazione col dj Francesco Spazzoli che lo porterà al successo di critica e pubblico con il duo “Franz & Shape” dove darà libero sfogo alle sue origini synth-wave ed EBM. Per quasi una decina di anni si susseguono le loro live performances nei migliori club di tutto il mondo e collaborano con i più importanti artisti della scena electro mondiale quali: 2 Many Djs, Tiga, Jagz Kooner, Motor (Bryan Black), David Carretta, GD Luxxe, The Hacker, Gesaffelstein, Thomas Barfod (Who made who), Julien K, Perspects, Dirk Dadavo (Neon Judgement), Mount Sims e molti altri. Il loro album d’esordio “Acceleration” esce nel 2007 per la tedesca Relish rec.(Headman) e stampano diversi singoli e rmx su importanti labels come: Turbo, Nova Mute, Southern fried, Citizen, Bang gang, Loath rec…ecc..fino al 2012. Dopo diversi anni di “ricerca” e un nuovo lavoro di editore discografico Chris Shape torna nei club suonando semplicemente ciò che ama: “techno-body-music”. “Eat the bankers” sarà il suo nuovo e.p., in uscita sulla International Deejay Gigolò Records, un perfetto esempio di potente cross-over fra techno, elettro ed EBM senza compromessi con un grande special guest: Bryan Black (Black Asteroid).
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