Valentina Vezzali è la nuova Sottosegreteria allo Sport
Condividiamo le parole del Presidente AICS Nazionale Bruno Molea e auguriamo buon lavoro a Valentina Vezzali
Condividiamo le parole del Presidente AICS Nazionale Bruno Molea e auguriamo buon lavoro a Valentina Vezzali
Roma, 6 marzo 2021 – “Che differenza c’è tra un atleta federale e un atleta tesserato a un ente di promozione sportiva, se sempre di atleti agonisti parliamo? La distinzione fatta per vietare gli allenamenti in zona rossa è incomprensibile e pericolosa: vi si ponga subito rimedio”.
Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, commenta gli ultimi aggiornamenti alle Faq sul decreto del 2 marzo pubblicate dal Dipartimento per lo sport secondo cui nelle zone rosse sono da oggi vietati solo gli allenamenti degli atleti tesserati agli enti di promozione sportiva.
“Dunque, se vivo in zona rossa ma sono iscritto a un campionato nazionale che si terrà in zona bianca, mi vedo costretto a non allenarmi e, quindi, a non parteciparvi: incomprensibile, sbagliato e discriminatorio – tuona il presidente Molea -. Quindi da oggi, tutti gli atleti agonisti che vorranno allenarsi dovranno per forza iscriversi a una federazione: forse si vuole il loro monopolio, chissà. Ma che differenza vi è tra un atleta federale e un atleta di un ente di promozione sportiva che si sta preparando per una competizione nazionale o addirittura internazionale? Si ponga subito rimedio a questa incomprensibile disparità: abbiamo abbondantemente dimostrato di essere ambiti sicuri e necessari per tanti giovani e adulti, basta con le discriminazioni e gli atleti di serie A e di serie B”.
CLICCA QUI per leggere il Comunicato degli Enti di Promozione Sportiva contro le decisioni inique e discriminatorie del Governo
Fonte Sito Web AICS Nazionale
La giornata internazionale dei diritti della donna è una ricorrenza molto importante per ricordare le conquiste raggiunte, ma deve servire anche e soprattutto per portare alla luce le violenze e le discriminazioni contro le donne che continuano ad esserci ogni giorno.
In occasione dell’8 marzo l’AICS Bologna ha ideato la Campagna Social “Qual è la frase che non vorresti sentire mai più?“
Le donne e le ragazze dell’AICS Bologna e delle associazioni affiliate hanno realizzato dei brevi video in cui dicono a gran voce tutte quelle battute, quegli stereotipi, quei giudizi di valore che non vogliono più sentire.
Quante di voi sono state vittime di cat-calling – fischi, commenti volgari e indesiderati per strada?
Quante di voi hanno rifiutato delle avance sessuali e poi sono state incolpate di essere troppo provocanti?
Quante di voi sono state fraintese e giudicate quando hanno raccontato come vivono liberamente la propria sessualità?
Quante di voi non hanno avuto promozioni sul posto di lavoro solo perché mamme?
A quante di voi è stato sconsigliato di andare in giro da sole di notte oppure di viaggiare sole?
A quante di voi è stato detto di trovarsi un uomo perché si prenda cura di voi?
Quante di voi sono state criticate e giudicate negativamente solo per il fatto di volere un* figli*, di non volere figl*, di voler far carriera, di voler fare la casalinga, di non volere un uomo, di non volere stare sole, di non voler sposarsi o di volerlo fare?
Sicuramente siete state messe in discussione più di una volta anche voi, le vostre sorelle, le vostre mamme, le vostre compagne, le vostre amiche.
RASSEGNA STAMPA
Il 26.02.2021 è stata approvata dal Governo la normativa di riforma dello sport, articolata nei seguenti 5 decreti: Enti sportivi e lavoro sportivo, ruolo degli agenti sportivi, sicurezza degli impianti, semplificazione burocratica e sicurezza sport invernali.
In merito al decreto inerente gli Enti sportivi e il lavoro sportivo, si evidenziano diversi elementi di riflessione che impattano anche il mondo dello sport di base e degli Enti di Promozione sportiva .
Di particolare rilievo è la revisione organica del lavoro nel mondo dello sport, sia dilettantistico che professionistico, con l’introduzione delle figure del “lavoratore sportivo” e dell’ ”amatore”.
Con riferimento a quest’ultimo, nell’art .29 del decreto viene delineata la figura dell’amatore sulla base di quella del “ volontario” del Codice del Terzo Settore, ma con la possibilità di corrispondere allo stesso, alle condizioni previste dalla legge, compensi e premi occasionali in relazione ai risultati ottenuti nelle competizioni sportive , nonché indennità di trasferta e rimborsi spese anche forfetari nel limite massimo di euro 10.000; fino a tale importo vi è la totale esenzione fiscale e contributiva ,con la qualificazione ben nota dei redditi diversi , dettata dall’art 67 del testo unico imposte sui redditi (917/86). La differenza, rispetto ai compensi sportivi pregressi, è che l’ammontare di 10.000 euro, a titolo di indennità e rimborsi, rappresenta il tetto massimo annuo che l “amatore può percepire, oltre il quale il rapporto viene qualificato come professionale, ai sensi degli artt. 25 e ss del decreto.
In tal modo, viene introdotta una figura “speciale “ di volontario nel mondo dello sport ,ben diversa ,almeno dal punto di vista economico, dal volontario del terzo settore.
Il lavoratore “sportivo” viene, invece, definito dall’art 25 come l’atleta ,l’istruttore ,il direttore tecnico ,il preparatore tecnico ,il direttore di gara, che esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo e che non rientra fra gli “amatori “.
Il “lavoratore sportivo” potrà essere legato alla ASD/ SSD ,all’EPS e alla FSN da tutte le tipologie contrattuali previste nel mondo del lavoro ( dipendente ,collaboratore co.co.co ,collaboratore occasionale ,lavoratore autonomo) e per ogni forma contrattuale nel decreto è prevista una specifica regolamentazione, con particolare riguardo al lavoro dipendente (art 26) .
Viene prevista, inoltre, l’esenzione fiscale fino ad euro 10.000 per tutti i tipi di lavoro sportivo, nel settore dilettantistico, con la precisazione che per “premi “ e “ compensi “ erogati nell’esercizio diretto di attività dilettantistica si intendono gli emolumenti occasionali riconosciuti in relazione ai risultati ottenuti nelle competizioni sportive(art 36 comma 6 e 7) .
Sul punto e, in genere, su molti aspetti della parte fiscale e previdenziale del decreto, che non brilla in chiarezza, sono auspicabili chiarimenti interpretativi, alla luce dei quali forniremo dettagli più esaustivi.
E’ già possibile, però, trarre qualche valutazione generale sull’impianto normativo del lavoro sportivo e riteniamo che lo stesso desti diverse perplessità. Anziché porre in essere delle semplificazioni introducendo una normativa specifica per il “lavoratore sportivo”, si è scelto di estendere al mondo sportivo tutte le tipologie contrattualistiche esistenti nel diritto: lavoro autonomo, lavoro dipendente, collaborazioni coordinate e continuative, collaborazioni occasionali, passando per le figure dell’apprendista e del volontario – amatore.
Tale scelta, oltre a non essere completamente in linea con la legge delega, potrebbe provocare evidenti complicazioni e soprattutto confusione in un settore che da tempo chiede, invece, semplificazioni normative.
Si lascia alla libera contrattazione delle parti (Ente sportivo / lavoratore) la scelta del contratto di lavoro più idoneo; occorre essere consapevoli che, molto spesso, la linea di demarcazione fra una tipologia di lavoro e un’altra è davvero sottile. Si pensi alle differenze tra collaborazione coordinata e continuativa e lavoro subordinato che hanno originato contenziosi tali da portare il legislatore ad abolire quasi del tutto le co.co.co.
Forse sarebbe stato opportuno distinguere due casistiche fondamentali (come richiesto dall’AICS in sede di audizione alla Commissione parlamentare) e precisamente: chi svolge un “lavoro sportivo” in via esclusiva e chi, invece, svolge un lavoro principale (come dipendente, autonomo, etc) e parallelamente opera anche nel settore sportivo dilettantistico.
Per chi lavora, in via esclusiva, nel mondo sportivo anche con compensi fino alle soglie di esenzione (10.000€) poteva essere prevista una copertura previdenziale ad hoc con un contratto “tipico”, anche di lavoro dipendente, se ricorrevano i presupposti; mentre per chi svolgeva l’attività in aggiunta al proprio lavoro prevalente, andava prevista una diversa tipologia di contratto, anche di collaborazione, con opportuni incentivi di carattere fiscale e previdenziale.
Tali suggerimenti non sono stati recepiti ma resta il tempo per migliorare questa riforma, visto che l’entrata in vigore della quasi totalità delle misure è prevista al 01 luglio 2022 e il Governo si è impegnato ,entro tale termine, a sentire le categorie interessate per apportare le dovute modifiche, prima fra tutte per la figura dell’amatore”, precisando se rientra anche colui che si occupa dell’organizzazione delle manifestazioni sportive e dell’attività sportiva in genere (Dirigenti delle ASD/ SSD,EPS).
A cura di Luigi Silvestri, Alessio Silvestri e Pier luigi Ferrenti
Fonte Sito Web AICS Nazionale
Grandi novità per il Terzo Settore!
Qui di seguito il lancio dell’Agenzia di Stampa DIRE di oggi
Bologna, 3 marzo 2021
“Onore ai parlamentari di Liberi e uguali che hanno fatto questa mossa che sollecitavamo da tempo”. Grazie all’approvazione all’unanimità dell’emendamento per consentire la somministrazione di alimenti e bevande anche nei circoli ricreativi e culturali voluta da Liberi e uguali, ora a Bologna ci sono “circa una quarantina di circoli Aics che potranno ripartire con le loro attività” e in questo modo “la loro situazione cambierebbe radicalmente”. Fatica a trattenere l’entusiasmo Serafino D’Onofrio, presidente di Aics Bologna che commenta l’emendamento approvato al Senato e che ora dovrà passare al vaglio della Camera a metà marzo. Concedendo almeno la somministrazione di cibo e bevande ai circoli “verrebbe sanata un’ingiustizia enorme che faceva dei circoli culturali dei capri espiatori senza motivo”. Sotto le Due Torri, D’Onofrio conta almeno 40 circoli aderenti a Aics che potrebbero tornare un po’ a respirare. “Tutti gli anziani che erano abituati a frequentare un circolo ora potrebbero tornare alla loro socialità, chiaramente senza giocare a carte e rispettando tutti i riguardi” ma così potrebbero “tornare a incontrarsi nei luoghi storici che avevano scelto e frequentavano da anni”. Anche Arci Bologna esulta su Facebook. “Dopo mesi di battaglie” arriva “un provvedimento che abbiamo più volte sollecitato per mettere fine ad una incomprensibile e ingiusta discriminazione”. Quella avanzata dai senatori di Leu è “una buona notizia per i nostri circoli, anche se non risolutiva per superare una crisi drammatica, dopo mesi di chiusura che li ha ridotti allo stremo”.
Leggi anche il Comunicato Stampa di Articolo Uno
Rassegna Stampa:
A seguito del DPCM del 2 marzo 2021 e del passaggio della Città Metropolitana di Bologna in zona rossa, abbiamo optato per la presenza ridotta di personale in ufficio e per l’incremento dello smart working, come caldamente consigliato a livello nazionale, regionale e comunale.
L’ufficio di AICS Bologna in via San Donato 146 2/c resterà aperto al pubblico previo appuntamento nei seguenti giorni:
– Lunedì dalle 14.30 alle 18.00
– Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30
Il personale di AICS Bologna sarà comunque attivo da casa, continuerà ad essere reperibile e a offrirvi il supporto necessario, soprattutto in questo difficile periodo.
Per qualsiasi informazione o necessità, potete contattarci al numero 051 503498, alla mail di segreteria bologna@aics.it, o alle nostre mail personali d’ufficio, a seconda delle vostre esigenze.
Zona rossa a Bologna e Provincia dal 4 al 21 marzo
Nella zona rossa:
> E’ ammesso solo lo sport a livello agonistico (quindi sì agli allenamenti indoor e outdoor di atleti con certificato medico agonistico, in preparazione agli eventi di interesse nazionale)
> Non sono ammessi eventi di carattere nazionale organizzati da enti di promozione sportiva quale AiCS
> Restano chiusi i circoli culturali e ricreativi
Il Presidente Mario Draghi ha firmato ieri, 2 marzo, il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19.
Il DPCM sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
Fonte Sito Web AICS Nazionale
I soci AiCS possono scaricare la propria card direttamente sul cellulare, cercando l’app AICS2.0 su Google Play e Apple Store
Ora la tessera di AiCS è anche digitale, e davvero a portata di mano. Scaricando da Google Play e da Apple Store l’app AICS2.0, per i soci tesserati è possibile avere sempre direttamente sullo smartphone la propria tessera associativa.
Attraverso di essa, si potrà:
> gestire la propria anagrafica
> aggiornare la propria immagine del profilo
> consultare le proprie assicurazioni integrative ed acquistarne di nuove
> essere informato sugli eventi e sulle gare proposte dalla AICS ed iscriversi online
> allegare documentazione quali certificati medici, patentini e licenze
> comunicare con il mondo AICS
> utilizzare il QR code presente sulla tessera digitale per accedere velocemente agli ingressi
> monitorare lo stato di avanzamento delle proprie richieste e le scadenze
e molto altro ancora!
I Circoli affiliati ad AiCS riceveranno così tramite AICS 2.0 tutti i dati aggiornati dei propri soci, la documentazione allegata, le polizze sottoscritte, le iscrizioni alle gare, le comunicazioni, le domande e molto altro.
AICS 2.0 migliora insomma e snellisce il lavoro dei circoli e permette di coinvolgere attivamente i propri soci.
Il CONI riceverà attraverso AICS 2.0 tutti i dati aggiornati dei soci e le iscrizioni alle gare. Questo porterà beneficio anche ai circoli evitando loro la segnalazione di anomalie da parte del CONI.
Gli Enti Sportivi, Sociali e le Università potranno ricevere informazioni sugli eventi promossi da AiCS, consultare le statistiche sul mondo AiCS, inviare e ricevere comunicazioni.
Le aziende potranno proporre, sotto la supervisione della Direzione Nazionale AiCS, prodotti e servizi utili alla comunità.
Fonte Sito Web AICS Nazionale
Mancata proroga della garanzia al credito per gli Enti non profit che non svolgono attività commerciale: il Forum Nazionale Terzo Settore lancia l’allarme!
+++COLPO ALL’ASSOCIAZIONISMO! BOCCIATI EMENDAMENTI DI PROROGA DELLA GARANZIA AL CREDITO PER IL TERZO SETTORE NON COMMERCIALE+++
Non ci sarà l’estensione della garanzia dello Stato per l’accesso al Fondo PMI per gli enti non profit che non svolgono attività commerciale. È l’allarme lanciato dal Forum del Terzo Settore all’indomani del varo del decreto Milleproroghe in Commissione I Affari Costituzionali e V Bilancio della Camera.
“Nonostante i molti emendamenti presentati da quasi tutti i gruppi parlamentari e tutte le assicurazioni che ci erano state date – spiega la portavoce Claudia Fiaschi – gli emendamenti presentati che prorogavano la garanzia pubblica al credito per il Terzo settore non commerciale sono stati tutti bocciati. È una vicenda incomprensibile e sconcertante. Ci siamo battuti a lungo affinché anche le associazioni potessero godere degli stessi benefici degli enti commerciali.”
Finalmente con la pubblicazione in GU del 13/10/2020 della Conversione in Legge del DL 104/20 era stato introdotto questo provvedimento. Tra autorizzazioni EU e circolari applicative la misura si è effettivamente resa disponibile solo a novembre scorso. Nel testo della finanziaria una dimenticanza aveva escluso dalla proroga questa tipologia di enti. Tutti i partiti che sostengono l’attuale Governo hanno presentato emendamenti per rispristinare la misura con il Milleproroghe. Ora di nuovo lo stop.
“Sembra non si voglia capire che le associazioni sono una componente fondamentale dell’economia sociale del Paese che da sole danno lavoro ad oltre quattrocentomila persone – prosegue la portavoce –. Si tratta spesso di piccole realtà che hanno difficoltà di accesso al credito e che rappresentano un presidio fondamentale di solidarietà e socialità. Se non le si mette nelle condizioni di riprendersi dalla crisi, le ricadute negative per le nostre comunità saranno gravissime. Le attività che svolgono sono fondamentali: dall’assistenza ai malati, alla promozione culturale, all’aiuto alle tantissime persone fragili, in condizioni di esclusione sociale o di povertà. Ma i provvedimenti varati finora sono assolutamente insufficienti a partire dall’estrema esiguità del Fondo ristori.”
“Non si può un giorno ringraziare l’impegno e il sacrificio dei volontari e il giorno dopo dimenticarsene. Bisogna passare dalle parole ai fatti, il Terzo settore italiano si aspetta iniziative concrete. Ci auguriamo – conclude Fiaschi – che Parlamento e Governo ci ripensino e ripristinino il provvedimento nella discussione in aula.”
Sabato 6 febbraio ha inaugurato il Pallone, nuova gestione AICS tramite convenzione con il Quartiere Santo Stefano.
Il Pallone si trova in via del Pallone 8 a Bologna, in pieno centro storico, affaccia sul Parco della Montagnola ed è adiacente all’Impianto Baratti – ex Sferisterio, il più antico della città e conosciuto per aver ospitato fino al 1946 il popolare “gioco del pallone col bracciale”.
Lo spazio comprende il bar, una terrazza, un piccolo giardinetto e 5 sale dove verranno svolte attività socio-educative per i giovani e per l’intera comunità.
Il bar del Pallone è aperto dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 18, venerdì e sabato dalle 10 alle 18
Clicca qui per leggere l’articolo uscito su La Repubblica il 6 febbraio
Clicca qui per vedere tutte le foto
Emil Banca, AICS, CSI e UISP lanciano ‘Connessioni Attive’ per dare un sostegno al tessuto associativo locale
Si chiama Connessioni Attive il bando da 20 mila euro lanciato per sostenere le società e le associazioni sportive della provincia di Bologna.
I criteri per assegnare i contributi sono stati studiati da Emil Banca assieme ai tre principali Enti di Promozione Sportiva attivi a Bologna: AICS, CSI e UISP. I fondi sono stati stanziati per sostenere un settore che spesso si appoggia alle spalle larghe e alla passione di tanti volontari che attualmente sta vivendo un periodo di profonda crisi a causa delle restrizioni per contenere la pandemia.
Il Bando è dedicato alle associazioni e società sportive affiliate ai comitati provinciali di Bologna di AICS, CSI e UISP, i contributi verranno erogati sia alle realtà che nel periodo della pandemia da Covid 19 hanno messo in campo progetti per i propri tesserati (dalle attività on line a quelle all’aperto fino a quelle più creative) sia a quelle realtà che hanno predisposto progetti per l’anno in corso finalizzati alla ripartenza delle attività sociali. Gli organizzatori valuteranno le richieste in base alla rilevanza, all’impatto, alla struttura e anche all’originalità dei progetti di società e associazioni sportive ed erogheranno 31 contributi: 3 da 1500 euro, 3 da 1.000 euro e 25 da 500 euro.
Le richieste di ammissione al Bando dovranno essere presentate esclusivamente scaricando e compilando la scheda di progetto pubblicata insieme al testo del Bando, nel sito www.emilbanca.it ed inviandola all’indirizzo mail nonprofit@emilbanca.it.
Il bando scade il prossimo 10 marzo.
“Ogni misura messa in campo a favore dell’associazionismo, così duramente colpito dalla pandemia, vede AICS in prima linea – ha dichiarato Francesca Brunetti, membro del Consiglio Direttivo e Responsabile dei progetti AICS – insieme alle altre realtà del terzo settore. Abbiamo dato il nostro apporto a Connessioni Attive per ribadire con forza l’importanza del tessuto associativo del nostro territorio, un imprescindibile strumento di welfare e di socialità. Lo dobbiamo preservare, nell’interesse di tutta la cittadinanza”.
“La vicinanza al territorio e alle società sportive è uno degli impegni presi dal CSI di Bologna per il prossimo quadriennio – ha dichiarato il presidente provinciale CSI, Andrea De David – Questo bando è un primo segnale di attenzione per le realtà che vivono un momento difficile, ma provano anche a progettare una ripartenza, nel solco della storica collaborazione con Emil Banca”.
“La UISP – ha dichiarato Paola Paltretti, Presidente UISP di Bologna – insieme agli enti di promozione sportiva più rappresentativi della città, ha aderito e prontamente apportato il suo sostegno a Connessioni Attive. L’intento è quello di valorizzare e sostenere le numerose associazioni che realizzano servizi volti al benessere della comunità e dei cittadini che la animano, lanciando un segnale di aiuto nell’emergenza sociale ed economica che stiamo vivendo”.
Roma, 13 febbraio 2021 – “Il governo dimentica il ministero allo sport, ma non si dimentichi di quanto lo sport generi politiche sociali ed economia: sono posti di lavoro e benessere sociale. Presidente Draghi, la ripresa passa anche da noi”. Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione italiana Cultura Sport, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, commenta in una lettera aperta al presidente Mario Draghi la mancanza di un rappresentante dello Sport al Governo. “Confido ora in una delega che non sia di sola facciata, presidente – commenta Molea -: nel nostro Paese, quasi 100mila associazioni sportive muovono oltre un miliardo di euro in volontariato, oltre 300 milioni di euro in sole spese commerciali e milioni di euro di risparmio di spesa sanitaria. Lo sport non è solo benessere fisico e movimento, ma politiche sociali e punti di PIL. Non prevedere un Ministero allo Sport, nel difficile momento della costruzione del piano per il Recovery fund, è per la promozione sportiva che AiCS rappresenta un brutto segnale, la cui tendenza le chiediamo di cambiare. Mi appello a Lei, presidente Draghi, e alla sua sensibilità per evidenziarle che lo sport non sono solo Olimpiadi e medaglie, ma posti di lavoro, un aiuto concreto alla spesa sanitaria e una leva economica importantissima e necessaria al rilancio del Paese”.
Fonte Sito Web AICS NAZIONALE
“Chiediamo regole certe e controllate: stiamo lottando per far riaprire i circoli, soprattutto per la funzione sociale che svolgono”. L’intervento del Presidente Bruno Molea nel servizio del TgR Emilia-Romagna sui circoli ricreativi e culturali, chiusi a causa delle norme anti-covid.
Scarica il documento della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria
Come ritornare a fare sport dopo aver contratto il Covid?
Ci si deve sottoporre ad esami particolari nonostante l’assenza di sintomatologia, o nonostante sintomi da Covid ma assenza di tampone?
A rispondere alle tante domande poste in questi mesi dagli atleti non professionisti è il Ministero alla salute –Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria che, in una nota inviata il 14 gennaio al Coni, chiarisce le sue raccomandazioni sull’idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti non professionisti Covid-19 positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid-19 in assenza di diagnosi da Sars-Cov-2. Le raccomandazioni sono state predisposte sulla base del documento elaborato dalla Federazione medico sportiva italiana.
SCARICA QUI LE RACCOMANDAZIONI del MINISTERO DELLA SALUTE
Il documento divide gli atleti in 3 categorie: quelli che hanno presentato un’infezione asintomatica o malattia lieve e che non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e terapie antibiotiche; gli atleti che hanno presentato una malattia moderata o che siano ricorsi a ricovero ospedaliero; gli atleti che hanno presentato malattia severa o critica.
Per ognuna di essere, la nota raccomanda una serie di approfondimenti diagnostici superati i quali si acquisisce l’attestazione di ritorno all’attività fisica, per la ripresa graduale degli allenamenti. Per ciascun gruppo di atleti sarà comunque facoltà del medico valutatore richiedere ulteriori accertamenti, qualora nel corso della visita medica se ne ravvisi la necessità. A tale scopo, sono stati emanati dalla Federazione medico sportiva italiana anche specifici protocolli come i protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico.
Una volta ultimato l’iter di esami, comunque, il medico valutatore rilascerà: il certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico e l’attestazione di ritorno all’attività.
“L’infezione da Sars-Cov-2 – chiarisce la nota del Ministero – è una patologia recente per la quale evidenze scientifiche sono in continua evoluzione: è possibile che le raccomandazioni richiedano successivi aggiornamenti o integrazioni”.
Fonte SITO WEB AICS NAZIONALE
L’Associazione italiana cultura sport: “Bene l’intervento del Forum: la chiusura totale dei circoli ricreativi crea danno economico e sociale enorme. Anziani lasciati soli e isolati”
Roma, 14 gennaio 2021 – “Devono sottostare alle stesse regole igienico sanitarie dei bar, ma non hanno gli stessi diritti. Da oltre tre mesi, i circoli culturali e ricreativi del Paese sono chiusi anche nei loro servizi di somministrazione di cibi e bevande: una discriminazione insopportabile e ingiusta. Bene ha fatto il Forum del Terzo Settore a intervenire: il danno sociale creato dalla chiusura di ogni servizio lascia ancora più soli i nostri giovani e i nostri anziani”.
Così Bruno Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport, ente di promozione sportiva e sociale che annovera tra i suoi affiliati un migliaio di circoli culturali e ricreativi con licenza di somministrazione alimenti e bevande, si unisce all’appello al Governo appena lanciato dalla portavoce del Forum Claudia Fiaschi. “La posizione della portavoce Fiaschi è stata condivisa ieri nel corso del coordinamento nazionale del Forum – commenta Molea -: ancora una volta, nei riguardi del Terzo Settore si consumano discriminazioni incomprensibili, forse frutto di una scarsa conoscenza delle nostre peculiarità. Per i circoli culturali e ricreativi, che tanti servizi e occasioni di socialità offrono alla parte più sola della nostra popolazione, come gli anziani, la somministrazione di alimenti e bevande è un’importante forma di autofinanziamento. Fermarli del tutto già mette a dura prova la loro sopravvivenza: vietare anche attività da asporto, già concessa a bar e ristoranti, decreterebbe la loro morte certa”.
Non solo un danno economico, rimarca Molea. Ma soprattutto sociale. “Quando sarà possibile ripartire, che ne sarà delle nostre periferie e dei nostri centri più piccoli, dove i circoli culturali sono presìdi sociali e di legalità? A pagare saranno ancora una volta i nostri giovani e i nostri anziani, tra i più penalizzati da isolamento e pandemia. Il Governo corra ai ripari, mettendo fine a questa stortura”, conclude Molea.
Fonte SITO WEB AICS NAZIONALE
L’Associazione Italiana Cultura e Sport indice il bando finalizzato a ricevere domande per l’assegnazione dei “VOUCHER SPORT” a favore di giovani di età compresa tra i 5 e i 17 anni, degli over 65 e delle persone affette da fragilità fisiche o mentali (disabilità).
A loro saranno destinati gli oltre 2.300 voucher sportivi che AiCS diramerà sul territorio per sostenere le associazioni e le società sportive nella ripresa delle attività sportive, e per aiutare concretamente le famiglie e i soggetti in difficoltà che più di altri hanno necessità di tornare a fare sport, per recuperare la socialità perduta.
Il bando di assegnazione dei voucher è visionabile sul sito www.aics.it (cliccare qui): i voucher varranno 60 euro ciascuno e saranno distribuiti via mail direttamente ai beneficiari che potranno riscattarli entro la fine del 2021 in un’associazione o in una società sportiva dilettantistica regolarmente affiliata ad AiCS.
I buoni saranno assegnati secondo gli Isee più bassi presentati dalle famiglie con minorenni a carico e dagli over 65; il 25% dei voucher saranno poi riservati alle persone con disabilità che non avranno l’obbligo di presentare la dichiarazione Isee. In via residuale potranno presentare la domanda anche persone tra i 18 e i 64 anni: ma verrà loro riconosciuto il voucher solo nel caso in cui le risorse disponibili lo consentiranno , fatta salva la priorità a minorenni, disabili e over 65.
La richiesta di assegnazione dei voucher sport, pena la inammissibilità, va presentata esclusivamente compilando la domanda attraverso la piattaforma che sarà disponibile sul sito AICS NAZIONALE a decorrere dal 19 gennaio 2021 e fino al 29 gennaio 2021 – termine ultimo di presentazione delle domande.
Fine d’anno 2020 con due provvedimenti che contengono molte misure di interesse per le associazioni sportive, il terzo settore e gli enti non profit in genere.
Con il decreto legge 31 dicembre 2020 n.183 (cosiddetto “decreto Milleproroghe”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2020) si consente, sino al 31 marzo prossimo, lo svolgimento “da remoto” di assemblee e riunioni di organi statutari in genere. Si proroga inoltre sino al 30 giugno 2021 il termine entro il quale il Fondo istituito dalla legge 289/2002 può prestare garanzia per i finanziamenti erogati dal Credito Sportivo per le esigenze di liquidità di Federazioni, Enti di Promozione sportiva, ASD, SSD.
Con la legge 30 dicembre 2020 n. 178 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020) si rinviano i versamenti dovuti in gennaio e febbraio da Federazioni, Enti di Promozione Sportiva, ASD e SSD. Si istituiscono poi una serie di fondi: per potenziare l’attività sportiva di base; a sostegno di festival, cori, bande musicali, musica jazz; per interventi di contrasto alla povertà educativa; per contrastare le discriminazioni e la violenza di genere. Sono previste inoltre la detassazione degli utili degli enti non commerciali e la possibilità di usufruire di ulteriori dodici settimane di cassa integrazione in deroga.
Ma andiamo con ordine.
PROROGATA AL 31 MARZO 2021 LA POSSIBILITA’ DI SVOLGERE ASSEMBLEE E RIUNIONI DEGLI ORGANI IN VIDEOCONFERENZA (art. 19 decreto Milleproroghe)
Le associazioni private, anche non riconosciute, e le fondazioni, anche se non hanno regolamentato nel proprio statuto modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza, possono, sino al termine dello stato di emergenza epidemiologica, e comunque non oltre il 31 marzo 2021, riunirsi ugualmente secondo tali modalità, nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti e sia assicurata adeguata pubblicità delle sedute.Tale possibilità è stata rinnovata dall’art. 19 del decreto 183/2020, che proroga sino alla suddetta data quanto previsto dall’articolo 73 comma 4 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020.
Per quanto riguarda invece la possibilità di “esprimere il voto in via elettronica o per corrispondenza” esso, se non previsto dallo statuto, sembrerebbe consentito a tutti i soggetti non profit tranne le APS, le ODV e le Onlus. L’incertezza è dovuta al fatto che l’art. 3 comma 6 del decreto 183/2020, proroga al 31 marzo il termine che il decreto 18/2020 aveva fissato sino al termine dello stato di emergenza epidemiologica per le fondazioni e tutte le associazioni, con eccezione appunto degli enti suddetti di cui all’articolo 104, comma 1 del codice del terzo settore
Per quanto riguarda i nostri comitati territoriali, in ogni caso, la possibilità di ricorrere al voto elettronico è prevista dallo Statuto.
PROROGATA AL 30 GIUGNO 2021 LA POSSIBILITA’ PER IL CREDITO SPORTIVO DI UTILIZZARE IL FONDO DI GARANZIA PER L’EROGAZIONE DEI MUTUI LIQUIDITA’ (art. 16 decreto Milleproroghe)
Sino al 30 giugno 2021 l’Istituto per il Credito Sportivo potrà utilizzare il fondo di Garanzia di cui alla legge 289/2002 per le esigenze di liquidità di Federazioni, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, ASD e SSD iscritte nel registro CONI. Tale possibilità è stata rinnovata dall’art. 16 del decreto 183/2020, che proroga sino alla suddetta data quanto previsto dall’art 14 del decreto legge 23/2020. Ricordiamo che tale fondo è stato incrementato di 5 milioni di euro dalla legge 176/2020 e che l’incremento è destinato alla concessione dei contributi in conto interessi sui finanziamenti delle operazioni di liquidità dei suddetti organismi sportivi.
SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI DI GENNAIO E FEBBRAIO PER ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA, ASD, SSD (art 1, commi 36 e 37 legge di bilancio)
Per le Federazioni, gli Enti di promozione sportiva le ASD e le SSD che operano nell’ambito di competizioni sportive in corso di svolgimento ai sensi del DPCM 24 ottobre 2020, sono sospesi i versamenti di:
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 maggio 2021 o mediante rateizzazione fino a un massimo di ventiquattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 30 maggio 2021.
FONDO PER IL POTENZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA DI BASE (art 1, commi 561 e 562 legge di bilancio)
La Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per lo Sport, nel 2021 potrà contare su un fondo di 50 milioni di euro “Al fine di potenziare l’attività sportiva di base nei territori per tutte le fasce della popolazione e di ottimizzare gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso l’esercizio fisico”. Sarà lo stesso Dipartimento, con un apposito decreto, a stabilire i criteri di utilizzo di tale fondo.
FONDO PER IL SOSTEGNO DI FESTIVAL, CORI, BANDE MUSICALI E MUSICA JAZZ (art 1, commi 114-116 legge di bilancio)
Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nel 2021 potrà contare su un fondo di 3 milioni di euro “Al fine di sostenere il settore dei festival, dei cori, delle bande musicali e della musica jazz”. Sarà lo stesso Ministero, con un apposito decreto, a stabilire i criteri di utilizzo di tale fondo.
FONDO PER IL CONTRASTO DELLA POVERTA’ EDUCATIVA (art 1, commi 507-509 legge di bilancio)
Il Ministero dell’Università e della Ricerca, nel 2021 potrà contare su un fondo di 2 milioni di euro “Al fine di ridurre le disuguaglianze e di contrastare la perdita di apprendimento nei territori più marginalizzati” e “promuovere un programma nazionale di ricerca e di interventi, della durata di dodici mesi, sul contrasto della povertà educativa. Nell’attuazione del programma possono essere coinvolte le organizzazioni del Terzo settore con esperienza nel contrasto della povertà educativa e della dispersione scolastica. Sarà lo stesso Ministero, con un apposito decreto, a stabilire i criteri di utilizzo di tale fondo.
FONDO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI E LA VIOLENZA DI GENERE (art 1, commi 1134-1139 legge di bilancio)
La Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento Pari Opportunità, in ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, potrà contare su un fondo di 2 milioni di euro annui “Al fine di garantire le attività di promozione della libertà femminile e di genere e le attività di prevenzione e contrasto delle forme di violenza e discriminazione fondate sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.Le risorse sono destinate al sostegno delle spese di funzionamento e di gestione delle associazioni del Terzo settore, comprese le spese per il personale formato e qualificato, che hanno come finalità statutaria obiettivi rivolti alla promozione della libertà femminile e di genere e alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni di genere e svolgono da almeno tre anni attività documentate in attuazione di tali finalità.Il fondo può essere utilizzato da tali ETS anche per il recupero e la rieducazione dei soggetti maltrattanti.Sarà lo stesso Dipartimento, ogni anno, a disciplinare modalità e criteri di erogazione del fondo nonché, con un apposito decreto, a individuare i criteri di ripartizione di tale fondo tra le associazioni che ne hanno diritto. Inoltre, il comma 1137 dispone che le amministrazioni competenti concedano l’utilizzo collettivo di beni immobili appartenenti al patrimonio pubblico in comodato d’uso gratuito ai suddetti ETS che gestiscono luoghi fisici di incontro, relazione e libera costruzione della cittadinanza, fruibili per tutte le donne e in cui si svolgano attività di promozione di attività socio-aggregative, autoimprenditoriali per l’autonomia in uscita dalla violenza e culturali dedicate alle questioni di genere e di erogazione di servizi gratuiti alla comunità di riferimento.
CONCESSIONE DI ULTERIORI 12 SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA (art 1, comma 499 legge di bilancio)
Le associazioni che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare domanda di concessione, sino a 12 settimane, del trattamento di integrazione salariale in deroga, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021
DETASSAZIONE DEGLI UTILI DEGLI ENTI NON COMMERCIALI (art 1, commi 44-47 legge di bilancio)
A decorrere dall’esercizio in corso al 1° gennaio 2021, gli utili percepiti dagli enti non commerciali che in una serie di settori determinati, esercitano, senza scopo di lucro, in via esclusiva o principale, una o più attività di interesse generale per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, non concorrono alla formazione del reddito imponibile nella misura del 50 per cento. L’imposta risparmiata deve essere destinata al finanziamento delle attività di interesse generale esercitate negli stessi settori.Tra i settori interessati, per quello che ci riguarda direttamente e più significativamente, ci sono famiglia e valori connessi, crescita e formazione giovanile, educazione, istruzione e formazione, volontariato, diritti civili, protezione civile, attività sportiva, protezione dell’ambiente, arte, attività e beni culturali.
di Pier Luigi Ferrenti
Fonte SITO WEB AICS NAZIONALE
E’ aperto il bando di servizio civile universale con SCUBO.
AICS Bologna cerca 4 volontar*, due per progetto.
Sul sito di SCUBO potrete trovare la scheda progetto di AICS Bologna, “Sentieri tra cultura e territorio“, con le attività previste.
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Gli operatori volontari rappresenteranno delle risorse da affiancare agli organici di ogni sede del progetto, rivestendo un ruolo di affiancamento attivo e partecipativo nelle differenti attività che ogni sede porta avanti. Tra le mansioni:
Scarica la scheda progetto “Sentieri tra cultura e territorio”
2. MANTENIAMOCI CON STILE
Sul sito di SCUBO potrete trovare la scheda progetto di AICS Bologna, “Manteniamoci con stile“, con le attività previste.
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Gli operatori volontari rappresenteranno delle risorse da affiancare agli organici di ogni sede del progetto, rivestendo un ruolo di affiancamento attivo e partecipativo nelle differenti attività che ogni sede porta avanti. Tra le mansioni:
Scarica la scheda progetto “Manteniamoci con stile”
E’ possibile presentare domanda di partecipazione fino alle ore 14.00 del giorno 15 FEBBRAIO 2021
Per sapere come presentare domanda leggete la guida alla candidatura.
Dopo la chiusura del bando ci saranno i colloqui di selezione, leggete qui alcuni consigli molto utili per prepararsi.
Perchè fare Servizio Civile?
Cultura e Musei – scoprire gli ambiti del Servizio Civile
Tempo dal 4 al 20 gennaio per le richieste di riesame. Le asd-ssd che ne faranno richiesta dovranno presentare la dichiarazione di AiCS nazionale che attesta il numero di tesserati al 31 ottobre 2020.
Il Dipartimento sport della Presidenza del Consiglio dei ministri informa che per le ASD/SSD non ammesse al contributo a fondo perduto forfettario, Sport Governo sta predisponendo un’apposita piattaforma per la presentazione delle richieste di riesame della domanda.
La piattaforma per presentare le richieste di riesame sarà disponibile a partire dalle ore 16:00 del giorno 4 gennaio 2021 fino alle ore 16:00 del giorno 20 gennaio 2021.
>>Per le ASD/SSD non ammesse al contributo a fondo perduto CANONI DI LOCAZIONE, cliccare qui per l’accesso alla piattaforma.
>>Per le ASD/SSD non ammesse al contributo a fondo perduto FORFETTARIO, cliccare qui per l’accesso alla piattaforma.
Tutte le richieste già pervenute o che verranno trasmesse tramite mail o altre modalità non previste dal presente avviso, non saranno ritenute valide ai fini dell’esame e non saranno prese in considerazione.
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COSA PRESENTARE PER LA RICHIESTA DI RIESAME:
Ai fini della valutazione della richiesta di riesame, le ASD/SSD dovranno caricare la certificazione del numero di atleti tesserati alla data del 31 ottobre 2020, rilasciata esclusivamente dall’organismo sportivo nazionale a cui sono affiliate.
Non saranno esaminati attestati di affiliazione che non riportano il numero di atleti tesserati certificato dall’organismo sportivo alla data del 31 ottobre 2020.
Per le ASD/SSD affiliate a differenti organismi sportivi nazionali, è necessario allegare tutte le rispettive certificazioni, in quanto il conteggio del numero di atleti tesserati terrà conto di tutte le affiliazioni possedute.
>>> Ai fini della certificazione richiesta, AiCS dà alle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alla data del 31 ottobre 2020, la possibilità di scaricare direttamente dal sito Aicsnetwork.net la dichiarazione attestante l’affiliazione ad AiCS, le relative attività sportive didattiche formative svolte dalla ASD/SSD e il numero di tesserati svolgenti tali attività. Per scaricare il documento, basta andare nell’area riservata del programma www.aicsnetwork.net, cliccare su Circolo, e poi dall’anagrafica 1, scaricare il file Pdf denominato Fondo Rilancio.
ELENCO DELLE ASD/SSD NON AMMESSE AL CONTRIBUTO
Fonte SITO WEB AICS NAZIONALE
Gli uffici di AICS Bologna rimarranno chiusi martedì 5 e mercoledì 6 gennaio in quanto zona rossa.
Saremo aperti lunedì 4, giovedì 7 e venerdì 8 gennaio con consueto orario 9.30-13.30 e 14.30-18.00
Per necessità scrivere alla mail info@aicsbologna.it
E’ uscito l’elenco dei benificiari dell’avviso pubblico del Comune di Bologna, per sostenere le associazioni e le società sportive dilettantistiche a sostegno delle attività svolta e delle spese sostenute a seguito dell’emergenza Covid-19.
Care e cari,
Nel fare gli auguri di fine d’anno si rischia sempre la banalità. Questa volta, la banalità e la verità vanno a braccetto. Per tutti e’ stato un anno bruttissimo, per alcuni e’ stato un anno veramente drammatico.
Il Comitato Aics di Bologna (Francesca Brunetti, Guido, Niccolò, Mauro, Tiziana, Alice, Davide Quartucci, Francesca Gogliani, Sara, Francesca Brecciaroli, Federica, Hakim, Cristiano, Clement, Samuel, Simona, Lillo, Romeo, Davide Grilli e un sacco di altre e altri….) ha cercato di alleggerire i vostri problemi, di amplificare e diffondere le informazioni, di assistervi nella redazione dei documenti, di guidarvi nei sentieri tortuosi della burocrazia mortificante di sostenere concretamente le associazioni nei momenti di difficoltà.
Continueremo così e anche l’ultima News Letter Aics del 2020, contiene notizie utili ad aiutare le associazioni nel nomento di crisi più grande.
Dobbiamo resistere perché si vede un po’ di luce in fondo al tunnel ma dobbiamo ancora mantenere le abitudini e le precauzioni più responsabili e utili a combattere e contenere questo virus maledetto.
Vogliamo tutti che la prossima primavera sia nuovamente colorata e felice, con il movimento, la musica, l’arte e la felicità che finora sono mancati.
Un abbraccio fortissimo.
Nella Gazzetta Ufficiale n° 319 del 24 dicembre 2020, è stata pubblicata la Legge 18 dicembre 2020, n.176, di conversione con modificazioni del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.”
La legge di conversione, inoltre, “ingloba” le misure previste dai decreti Ristori bis, ter e quater . (decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149, decreto-legge 23 novembre 2020, n. 154, e decreto-legge 30 novembre 2020, n. 157) che, di conseguenza, sono abrogati, pur facendosi naturalmente salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti.
La legge conferma le misure di interesse per l’associazionismo sportivo e del terzo settore approvate con i 4 decreti ristori, in alcuni casi apportando alcune innovazioni.
Gran parte delle misure sono destinate ai soggetti che dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 1 al decreto 137 (come noto, ce ne sono molti tipici delle nostre associazioni di carattere culturale, quali quelli relativi ad associazioni e formazioni culturali, artistiche, teatrali, etc, nonché di carattere sportivo, quali gestione di palestre, gestione di impianti sportivi, enti e organizzazioni sportive etc). In alcuni casi sono però limitate solo ai soggetti in possesso di partita IVA.
Ripercorriamo brevemente tali misure, soffermandoci, quando ci sono, sulle novità che ci riguardano, rimandando eventualmente ai precedenti approfondimenti per la loro trattazione più esaustiva.
Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (Art. 1)
E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 1 al decreto 137.
Al contributo possono pertanto accedere, oltre alle SSD, anche ASD, Enti del Terzo Settore ed enti non commerciali in genere, purché in possesso di Partita IVA e operanti in quei settori economici per i quali il DPCM 24 ottobre ha imposto limitazioni all’attività svolta.
Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Spetta inoltre ai soggetti che dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle suddette, anche senza il criterio dell’ammontare del fatturato, se hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
Le ASD/SSD, gli Enti del Terzo Settore e gli enti non commerciali in genere che già avevano percepito questo contributo sulla base del decreto legge 34/2020, hanno già ricevuto sul loro conto corrente, in maniera automatica, tale nuovo contributo. Quanti invece non avevano presentato domanda ai sensi del decreto 34, potranno farlo, se in possesso dei requisiti, secondo la procedura stabilita dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 10 giugno 2020, a partire dal 20 novembre 2020 e fino al 15 gennaio 2021.
Rifinanziamento comparto del Fondo speciale di cui all’articolo 5, comma 1, della legge 24 dicembre 1957, n. 1295 (art.2)
Il Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva di cui all’art. 90, comma 12, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo, è stato incrementato di 5 milioni di euro. L’incremento è destinato alla concessione dei contributi in conto interessi sui finanziamenti delle operazioni di liquidità.
Fondo per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche(art. 3)
Questo contributo, a fondo perduto, è stato istituito con lo scopo di far fronte alla crisi economica delle associazioni e società sportive dilettantistiche determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Sono stati stanziati complessivamente 142 milioni di euro per l’anno 2020, destinati esclusivamente a quelle associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD/SSD) che hanno cessato o ridotto la propria attività istituzionale a seguito dei provvedimenti statali di sospensione delle attività sportive. I criteri di ripartizione delle risorse sono stati stabiliti dal Dipartimento per lo Sport, i termini per fare domanda sono come noto ormai scaduti e i contributi sono già disponibili sui conti correnti delle ASD/SSD che ne avevano fatto domanda in giugno o in novembre. In questi giorni, sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo sport, sono stati pubblicati due avvisi indirizzati alle ASD/SSD che pur avendo fatto domanda o per il contributo per i canoni di locazione o per il contributo forfettario, non se lo sono visto riconoscere.
Esclusivamente per le ASD/SSD escluse nel mese di novembre, è possibile presentare richiesta di riesame delle domanda tramite una piattaforma informatica che sarà disponibile sul sito del Dipartimento a partire dalle ore 16:00 del giorno 4 gennaio 2021 fino alle ore 16:00 del giorno 20 gennaio 2021.
Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda (Articolo 8)
L’espresso riferimento che viene fatto alle “imprese” sembra far sì che, per quanto riguarda gli enti non profit, possano usufruire di tale agevolazione (credito d’imposta per i canoni degli immobili a uso non abitativo per i mesi da ottobre a dicembre) solamente quelli in possesso di partita Iva e svolgenti attività nei settori di cui ai codici Ateco elencati dal decreto. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui all’articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,n. 77- Per quanto riguarda il credito d’imposta per l’affitto d’azienda, non previsto dal decreto 34per gli enti non commerciali, si deve chiarire se, ai sensi di questo decreto, esso spetti anche per esso.
Riduzione degli oneri delle bollette elettriche (Articolo 8-ter)
Con questo articolo, introdotto con la conversione in legge del decreto, è stato istituito un fondo con una dotazione iniziale di 180 milioni di euro allo scopo di ridurre nell’anno 2021 la spesa sostenuta dai titolari delle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come « trasporto e gestione del contatore » e « oneri generali di sistema»
Ulteriori condizioni:
Allo scopo, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), con propri provvedimenti, ridetermina, senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria, le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema.
Cancellazione della seconda rata IMU concernente gli immobili e le relative pertinenze (Articolo 9 bis)
La cancellazione opera a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate e che in tali immobili si esercitino le attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 1 al decreto
Cassa integrazione in deroga ed esonero dal versamento dei contributi previdenziali per datori di lavoro che non richiedono trattamenti di cassa integrazione (Articolo 12)
I datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare domanda di concessione dei trattamenti di Cassa integrazione in deroga per una durata massima di sei settimane collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021.
Ai datori di lavoro privati che non richiedono i trattamenti di cassa integrazione è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico di cui all’articolo 3, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, per un ulteriore periodo massimo di quattro settimane, fruibili entro il 31 gennaio 2021.
Sospensione dei versamento dei contributi previdenzialie assistenziali, dei premi per l’assicurazione obbligatoria e dei versamenti tributari (art. 13, art 13 ter e art. 13 quater)
Per i datori di lavoro privati operanti in quei settori economici per i quali il DPCM 24 ottobre ha imposto limitazioni all’attività svolta (codici ATECO allegato 1 al decreto) sono stati sospesi i termini per il versamento:
Il pagamento può essere effettuato entro il 16 marzo 2021, o fino a quattro rate decorrenti dal 16 marzo 2021.
Un emendamento approvato alla Camera in sede di esame in commissione della legge di bilancio 2021, inoltre, sospende i suddetti versamenti dovuti da Enti di Promozione, federazioni, società sportive dilettantistiche e professionistiche che operano nell’ambito di competizioni in corso di svolgimento, anche per i mesi di gennaio e febbraio.
Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore (Articolo 13-quaterdecies).
Il fondo ha una dotazione di 70 milioni di euro per l’anno 2021, ed è stato istituito allo scopo di far fronte alla crisi economica degli enti del Terzo settore, determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, è stato istituito per interventi in favore delle organizzazioni di volontariato (ODV) iscritte nei registri regionali e delle province autonome, di cui alla legge 266/1991, delle associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di cui alla legge 383/2000 e delle ONLUS iscritte nella relativa anagrafe.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto, stabilirà i criteri di ripartizione delle risorse del fondo tra le regioni e le province autonome, anche al fine di assicurare l’omogenea applicazione della misura su tutto il territorio nazionale.
Importante: le APS, le ASD, le ONLUS che usufruiscono del contributo a fondo perduto previsto dagli articoli 1 e 3 del decreto non possono cumularlo con il fondo istituito con questo articolo.
Disposizioni a favore dei lavoratori dello sport (art. 17 e art. 17 bis)
Come noto, per i mesi di novembre e dicembre, Sport e Salute ha erogato un’indennità di 800 euro mensili ai lavoratori dello sport che operano presso ASD/SSD/Federazioni/Enti di Promozione Sportiva che, a causa dell’emergenza epidemiologica, hanno sospeso o ridotto l’attività sportiva.
Lo stanziamento per il mese di novembre ammontava a 124 milioni di Euro; quello per il mese di dicembre a 170 milioni di €uro, entrambi incrementabili con gli eventuali risparmi di spesa conseguiti con gli analoghi provvedimenti approvati nei mesi passati.
Sport e Salute ha pubblicato in questi giorni, sul proprio sito, un aggiornamento sullo “stato dell’arte” dell’erogazione del bonus. Quanti hanno fatto domanda per il bonus e non se lo sono ancora visto riconoscere sono invitati a consultare tale aggiornamento
Un’importante novità è stata infine inserita con l’approvazione in legge del decreto. Entro il 31 dicembre 2020, le eventuali risorse che residuano da tutti gli stanziamenti effettuati per le indennità ai lavoratori dello sport, sono ripartite da Sport e Salute S.p.A., tra tutti gli aventi diritto, in parti uguali, ad integrazione dell’indennità erogata per il mese di dicembre 2020.
a cura di Pier Luigi Ferrenti, Alessio Silvestri, Luigi Silvestri.
Fonte SITO WEB AICS NAZIONALE
“Il Sindaco delle paludi” è un progetto promosso dal Comitato provinciale AICS di Bologna, dall’AICS Emilia Romagna e dal Settore Cultura della Direzione nazionale AICS.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del percorso “Memoria del Novecento”, rievoca la figura di Giuseppe Massarenti – nel 70° anniversario della morte.
Massarenti fu antifascista, cooperatore, pioniere del riformismo in Emilia-Romagna e sindaco socialista di Molinella.
Una lunga storia di riscatto sociale, di diritti di donne e uomini diseredati, di conflitti e persecuzioni politiche, che ha lasciato una traccia indelebile nelle politiche amministrative, nell’economia solidale e nelle condizioni di benessere di molti Comuni nelle campagne che separano Bologna da Ferrara.
Le attività previste, che consistevano in mostre, manifestazioni pubbliche e laboratori nelle scuole elementari e medie, sono state rivisitate in base alle difficoltà e alle restrizioni dovute all’emergenza Covid 19.
Abbiamo, quindi, realizzato una serie di documentari, visibili su Youtube, che comprendono una conferenza dello storico Marco Poli, foto realizzate dai volontari Aics, interviste a cooperatori, sindacalisti e amministratori pubblici e letture di brani a cura di attrici e attori di 10 associazioni teatrali Aics. Il girato dei video ha una durata complessiva di 150 minuti.
Nella primavera 2021, a Bologna, ricorderemo Giuseppe Massarenti in un convegno pubblico, a cui parteciperanno il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, il presidente AICS Bruno Molea, il sindaco di Molinella Dario Mantovani e il segretario regionale della Associazione Generale Cooperative Italiane Massimo Mota.
Clicca qui per leggere l’approfondimento sul canale tematico “Memoria del Novecento” del sito della Regione Emilia-Romagna
Qui di seguito potrete vedere i 7 video. Riprese e video-editing a cura di Matteo Marinelli.