Mauro arrivava in ufficio e ci parlava del mare. Ci raccontava di come aveva tirato il vento in barca, se era stato a favore o meno, delle vittorie e delle sconfitte, di quali creature aveva visto e aiutato. Velista esperto, ha organizzato numerosissime regate, insieme al Circolo Nautico Volano (di cui era stato eletto l’anno scorso Consigliere); ha preso parte anche a diverse edizioni della celebre “Barcolana”, la storica regata della sua Trieste. Recentemente era stato nominato Responsabile del settore Vela per disabili dalla Federazione Italiana Vela, e stava realizzando un progetto per il MIUR – Direzione Regionale Emilia-Romagna, di avvicinamento delle scuole alla pratica velistica.
Amava le creature marine e, in particolare, le tartarughe ed insieme alla Fondazione Cetacea le salvava e le liberava di nuovo in mare. La sua grande passione per la salvaguardia ambientale l’aveva portato ad essere responsabile del Settore Ambiente AICS Emilia Romagna ed era sempre in prima linea per proporre la Rifiuthlon, la gara alla raccolta dei rifiuti di AICS Ambiente Nazionale, per sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente. Mauro arrivava in ufficio e in modo fiero ci raccontava di come andava il Campionato Amatori di Basket di Imola, di cui era Responsabile. È stato pallavolista professionista ed istruttore di ginnastica per la terza età. Presidente dell’associazione Gioca ASD e dell’associazione AICS 1984 promuoveva lo sport di base perché fosse accessibile per tutti. Ci portava grandi ricette preparate da lui da assaggiare, soprattutto della sua terra di origine, Trieste, dalla quale aveva eredito le grandi passioni della cucina e della vela.
Dal suo amore per la cucina, era nato il gruppo Fb Non si butta nulla: cucina sostenibile senza sprechi con quasi 700 iscritti. Da organizzatore di eventi e viaggi con esperienza, aveva iniziato una nuova avventura con AICS Travel, per portare il turismo sociale a Bologna ed era all’interno di eXtraBo, il punto di riferimento per la natura e l’outdoor del territorio di Bologna.
Recentemente aveva avuto una grande soddisfazione sportiva, era diventato il Presidente della Consulta dello sport a Bologna. In estate spariva dall’ufficio perché cominciavano i centri estivi, che lui realizzava sempre con la consueta professionalità e voglia di fare. Metteva insieme più di 100 bambini e organizzava attività sportive, ludiche, motorie e ricreative, portando sempre la sua energia e la sua esperienza.
Mauro è sempre stato un membro attivo e presente del Consiglio direttivo di AICS Bologna, memoria storica della nostra associazione, papà orgoglioso della sua Alice, anche lei grande sportiva.
Mauro metteva tutto se stesso nelle sue attività, e aveva negli occhi quella luce di chi sta facendo quello che ama. Proprio domenica, era tornato da una gara di vela.
Che il vento ti sia sempre a favore e il mare sia calmo, Mauro… Ci mancheranno i tuoi racconti e le tue avventure, i tuoi ragazzi dell’AICS
Nell’ambito del progetto “Community Hub S. Stefano” – Il corso è gratuito
3 incontri in presenza alla Casa delle Associazioni al Baraccano, via Santo Stefano 119/2 Bologna. A partire da mercoledì 25 maggio 2022 alle ore 9.00
Al termine, 2 partecipanti verranno selezionati per affiancare gli operatori AICS nell’organizzazione di alcuni eventi della rassegna estiva “I Giardini del Baraccano“
Come fare ad iscriversi? Manda una mail con i tuoi dati (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale) a: progettazione@aicsbologna.it
Donne e sport, EPS contro gli stereotipi “Azioni comuni per combattere l’abbandono“
Tra il 2020 e il 2021, AICS, in collaborazione con altri 3 Enti di promozione sportiva, con il finanziamento di Sport e Salute spa e il partenariato specifico dell’Università degli Studi di Padova, ha realizzato un progetto di ricerca denominato “Jump the Gap – Oltrepassare le barriere dello sport di base per le donne“, con l’obiettivo di conoscere e comprendere gli ostacoli che le donne incontrano nello sport.
La ricerca ha raggiunto 5.000 intervistati/e, di cui il 60% donne, in tutta Italia e ha messo in evidenza l’urgenza di azioni integrate affinché, a tutti i livelli, donne, uomini, famiglie, associazioni e decisori politici, insieme, possano agire per contrastare gli stereotipi di genere, che rappresentano una delle sfide sociali più importanti del nostro paese, anche nello sport di base.
Di seguito la Brochure dei risultati di progetto, con la quale si sintetizza il quadro dei risultati della ricerca.
Come anticipato nel contenuto dello scorso appuntamento, pubblichiamo i modelli di bilancio omologati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ricordiamo che tali modelli di bilancio sono obbligatori per gli Enti che risultino iscritti al RUNTS (per un maggior approfondimento si rimanda al precedente articolo).
Di seguito verranno fornite alcune delucidazioni sulla compilazione dei documenti contabili obbligatori per un Ente del Terzo Settore.
– Mod. A– Stato Patrimoniale: rappresenta, in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente, alla data di chiusura dell’esercizio. Tale documento contabile, di fatto e con i dovuti accorgimenti, viene omologato a quello previsto dal Codice Civile. Le voci che compongo lo Stato Patrimoniale di un Ente del Terzo Settore, pertanto, sono simili a quelli di qualunque altra società commerciale.
Riteniamo utile specificare una sola voce che può essere di difficile interpretazione, quella che compare nel quadro del “Passivo” alla Lettera “D” al n. 5) “Erogazioni liberali condizionate”. Sono tali le erogazioni liberali che potranno considerarsi definitivamente acquisite dall’Ente al verificarsi di un determinato fatto (appunto la condizione). Diversamente, qualora la condizione non dovesse avverarsi, tali importi devono essere restituiti.
– Mod. B – Rendiconto gestionale: rappresenta l’andamento economico dei fatti di gestione dell’Ente nell’esercizio di riferimento. I dati contabili devono essere riportati attraverso il principio di competenza economica (ad eccezione degli Enti “piccoli” che possono compilare il Rendiconto per Cassa, di cui al Mod. D). Segnaliamo che i dati devono indicare sia la spesa economica riferita all’anno di competenza dell’esercizio (nella colonna: Es. t), sia il risultato dell’esercizio precedente (nella colonna: Es. t-1), al fine di mostrare, in modo chiaro ed immediato l’andamento economico dell’Ente nel tempo.
È importante ricordare che gli Enti del Terzo Settore dovranno redigere un rendiconto specifico per le entrate che derivano da raccolte fondi occasionali, tenute nelle forme prescritte dal Codice del Terzo Settore.
– Mod. C – Relazione di Missione: ha lo scopo di integrare gli altri documenti di bilancio per garantire un’adeguata rendicontazione sulla gestione dell’Ente, con un focus sulla propria attività istituzionale. Si precisa che il Codice del Terzo Settore impone agli amministratori dell’Ente di indicare nella Relazione di Missione il carattere secondario e strumentale delle “Attività diverse” (di cui all’art. 6 del Codice del Terzo Settore) rispetto a quelle di interesse generale.
Si specificano alcune definizioni contenute nel modello ministeriale:
Parti correlate:
a) chiunque in grado di esercitare il controllo sull’Ente, inteso come il potere di influenzare l’organo di amministrazione o di determinarne la composizione; b) gli amministratori dell’Ente; c) ogni persona fisica controllata dall’Ente; d) ogni dipendente o volontario con responsabilità strategiche; e) ogni persona che abbia un legame con una parte correlata all’ente.
Costi e Proventi figurativi: sono quei dati economici di competenza dell’esercizio che non rilevano ai fini della tenuta della contabilità, pur originando egualmente dalla gestione dell’ente. Un esempio di costi figurativi è riferibile alla traduzione in termini economici dell’apporto che i volontari forniscono attraverso lo svolgimento della propria attività personale, spontanea e gratuita.
Avv. Marco Banchieri (marcobanchieri@studiolegalebst.com) Avv. Francesco Boccia (avvocato.bocciafrancesco@gmail.com) Avv. Roberto Dalle Nogare (avv.dallenogare@gmail.com) Avv. Tommaso Tartarini (tommasotartarini@studiolegalebst.com)
Scrittore, poeta, paroliere, giornalista e libraio italiano, in gioventù partigiano. I suoi versi sono diventati immortali testi di canzoni, messe in musica ed eseguite da artisti come gli Stadio e Lucio Dalla.
Roberto Roversi è nato a Bologna nel 1923 e si è spento nel 2012. A 10 anni dalla scomparsa, si vuole ricordare il suo genio attraverso il progetto “Etilene per tutti”, titolo della sua famosa poesia. Il progetto vede come direzione artistica la band Zois, ed è realizzato in rete con AICS Emilia Romagna, AICS Bologna, Darsena del Sale, la FamigliaRoversi e Fonoprint.
Tra i materiali lasciati dal poeta ad Antonio Bagnoli, nipote e curatore del lascito culturale, ci sono numerosi testi inediti per canzoni, molti dei quali scritti per Lucio Dalla negli anni 70 e mai musicati.
Alcuni di essi sono stati selezionati allo scopo di creare nuove opere mediante diversi linguaggi artistici.
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha sostenuto la realizzazione di un laboratorio di scrittura ad opera della Fondazione Bottega Finzioni, tenuto dalla scrittrice Simona Vinci e rivolto ad alcuni allievi selezionati.
Scopo del corso, gratuito, è stata la creazione di racconti ispirati ai testi di Roversi musicati dagli Zois.
Il corso si è svolto on line ed è consistito in 10 lezioni on line da 2 ore ciascuna da novembre 2021 a marzo 2022. A queste ore di didattica sono state aggiunte altrettante ore di revisione testi da parte della docente. Il corso ha visto la realizzazione di 7 elaborati e porterà alla pubblicazione di una raccolta di racconti edita da Pendragon. Il corso ha permesso di intercettare le giovani generazioni e portare a loro la conoscenza della importante figura del ‘900 Roberto Roversi.
Il 2021 è stato l’anno in cui ha preso vita il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), diventato operativo il 23 novembre scorso. In questo articolo cercheremo di scoprire quali sono le novità più importanti per gli enti già iscritti.
Si è concluso lo scorso 22 febbraio il procedimento di “trasmigrazione” degli enti (OdV e APS), già annoverati nei rispettivi Registri Regionali, che sono stati automaticamente iscritti d’ufficio nel nuovo Registro Unico.
Sebbene l’iscrizione non sia stata ancora completata per tutti gli enti “trasmigrati” (essendo ancora in corso da parte dell’ufficio unico la verifica sulla presenza dei presupposti per ottenere l’iscrizione al RUNTS), sorgono problemi applicativi sugli obblighi di pubblicità previsti per gli Enti del Terzo Settore.
L’iscrizione al RUNTS, infatti, ricordiamo che ha natura costitutiva, cioè, qualifica l’iscrittoquale Ente del Terzo Settore e rende applicabile a questi la normativa prevista proprio dal Codice del Terzo Settore.
In particolare, il Codice del Terzo Settore stabilisce (Art. 13) le forme con cui devono essere redatti i bilanci di esercizio, operando la seguente distinzione:
Enti del Terzo Settore, con entrate (comunque denominate: ricavi, rendite o proventi) superiori ad euro 220.000 nel corso dell’esercizio, tenuti a redigere il proprio bilancio di esercizio, indicando: stato patrimoniale; rendiconto gestionale, con indicazione dei relativi proventi ed oneri e la relazione di missione;
Enti del Terzo Settore (c.d. “Enti Piccoli”), con entrate inferiori ad euro 220.000, i quali possono redigere il bilancio nella forma di rendiconto per cassa, riportando sia le entrate dell’esercizio in corso che di quello precedente per favorire un confronto sull’andamento dell’ente (così come indicato dal Ministero del Lavoro);
Imprese sociali tenute, invece, al pari di ogni altra società commerciale, oltre alla conservazione delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari e le fatture sia ricevute che spedite), a predisporre i bilanci secondo gli schemi definiti dal Codice Civile (bilancio in forma ordinaria, ovvero in forma abbreviata per le imprese di piccole dimensioni che rispettino i limiti dell’art. 2435 bis c.c., oppure bilancio delle micro-imprese che non superino i parametri di cui all’art. 2435ter c.c.).
È importante segnalare che gli Enti del Terzo Settore sono tenuti ad applicare i modelli di rendiconto e di bilancio, secondo i modelli redatti dal Ministero del Lavoro, già a partire dall’esercizio 2021, quindi con i rendiconti da approvare nel presente anno.
È evidente che non sorgono particolari problemi per gli enti che, già costituiti, si iscrivano al RUNTS spontaneamente, ovvero per quelli di nuova costituzione che scelgano di iscriversi al Registro (per i quali il Ministero del Lavoro, se costituiti nell’ultimo trimestre dell’anno, consente di redigere un bilancio unico, nel prossimo anno, comprendente anche i primi trimestri di attività) posto che l’obbligo di redazione del bilancio, secondo i modelli ministeriali, scatterà solo con riferimento all’esercizio finanziario in cui l’ente ha conseguito l’iscrizione.
Sorge, invece, un problema temporale per quegli enti che risultano iscritti al Registro Unico a seguito del procedimento di “trasmigrazione” posto che, il Codice del Terzo Settore, prevede che il deposito dei bilanci al RUNTS debba avvenire entro il 30 giugno di ogni anno. Per questi enti occorre fare una distinzione:
gli enti, già iscritti al Registro per i quali il procedimento di “trasmigrazione” risulta essersi completato, sono tenuti sia a compilare i loro bilanci secondo le forme ministeriali, sia a rispettare la data del 30 giugno 2022 per il deposito dei bilanci stessi presso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (si invita, pertanto, a controllare l’avvenuta iscrizione sul sito internet del RUNTS);
diversamente, quegli enti per i quali la fase di “trasmigrazione” non risulti completa, perché sono ancora in corso le verifiche sui presupposti per essere iscritti al RUNTS, da parte degli uffici competenti, il Ministero del Lavoro ha stabilito (con nota del 5 aprile 2022) una proroga di 90 giorni dall’avvenuta iscrizione per il deposito dei bilanci presso il Registro Unico.
Nel caso in cui l’ente non dovesse rispettare le scadenza sopra indicate, l’ufficio competente del RUNTS assegnerà un termine perentorio entro cui provvedere al deposito, decorso inutilmente il quale si procederà con la cancellazione dal Registro dell’ente inadempiente.
L’obbligo di deposito dei bilanci sociali presso il RUNTS non opera per le Imprese Sociali, per le quali la pubblicità dei bilanci avviene tramite deposito presso il Registro delle Imprese e con la pubblicazione del bilancio stesso sui propri siti internet.
Al fine di rendere più chiare le tempistiche segnalate nel presente articolo, si allega la tabella riepilogativa elaborata dal Ministero del Lavoro.
Nel contenuto della prossima settimana pubblicheremo anche i modelli di bilancio conformi al decreto ministeriale con una guida alla compilazione.
Avv. Marco Banchieri (marcobanchieri@studiolegalebst.com) Avv. Francesco Boccia (avvocato.bocciafrancesco@gmail.com) Avv. Roberto Dalle Nogare (avv.dallenogare@gmail.com) Avv. Tommaso Tartarini (tommasotartarini@studiolegalebst.com)
Tutte le iniziative GRATUITE che AICS Bologna mette in campo per i bambini e le bambine ucraini/e e per le loro mamme o nonne
Casa di Quartiere Scipione dal Ferro, via Sante Vincenzi 50 a Bologna
Corso di pitturaper bambini 6-11 anni – mercoledì dalle 17.00 alle 18.00
Corso di pittura per adulti – mercoledì dalle 18.00 alle 19.00
Corso di italiano per donne straniere – venerdì mattina dalle 9.30 alle 11.30
Corso di ginnastica per bambini 6-11 anni – martedì 16.45/17.45
Corso di ginnastica dolce per over 65 – giovedì 9.30/11
Corso di ginnastica funzionale e posturale per adulti – martedì 19.00/20.00
Aiuto compiti per bambini 6-11 anni – sabato 9.30/12.30
Aiuto compiti per ragazzi 11-14 anni – martedì 14.30/16.30
Laboratorio di hip hop philosophy (rap/graffiti/break dance) – giovedì dalle 16.30/19.30 dai 12 ai 18 anni
Ulteriore possibilità: se i bimbi vogliono fare un’attività per imparare l’italiano giocando, si possono studiare delle attività personalizzate (se ci sono dei gruppetti).
Impianto Baratti, piazzale Baldi 2 a Bologna
– Corso di volleyper bambini: – bambini 5 anni lunedì dalle 17.00 alle 18.30 | martedì 16.10/17.10 | mercoledì 17.00/18.30; – bambini 6-8 anni lunedì 17.00/18.30 | mercoledì 17.00/18.30; – bambini 9-11 anni martedì e giovedì 17.15/19.00 – Corso di calcio dalla prima alla quinta elementare lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.00 con l’associazione Team Sport – Corso di Mamanet (un misto tra pallavolo e palla rilanciata) proprio dedicato alle mamme e nonne. E’ uno sport molto semplice, di gruppo che favorisce l’inclusione e la socializzazione. Molto divertente! Il giovedì 16.00/17.15, con possibilità di portare anche i bimbi che verranno intrattenuti o nella scuola calcio o da educatrice.
Impianto Bonori, via Romita 2/7 Bologna
Corso psicofisico di difesa personale per donne ogni sabato dalle 16.00 alle 17.00 con possibilità di portare i bambini
Abbiamo a disposizione inoltre uno spazio in via del Pallone 8 (dietro la Montagnola di Bologna) per attivare dei corsi costruiti sulle esigenze dei bambini e delle mamme/nonne.
Purtroppo oggi è venuto a mancare il nostro Presidente, Serafino D’Onofrio. Serafino si è spento al termine di una malattia, tra l’affetto dei suoi cari.
Sarà nostra premura informarvi sulle modalità di svolgimento delle esequie. Ci stringiamo tutte e tutti intorno alla famiglia, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze.
Con affetto, la Segreteria AICS Bologna
I suoi “ragazzi” e le sue “ragazze” di AICS Bologna desiderano ricordarlocon un pensiero.
“Al mio primo giorno da volontario in Aics, nel suo ufficio, durante il mio primo colloquio con lui, chiesi maggiori spiegazioni sul progetto di Servizio Civile a cui avrei partecipato. Si trattava di Boxe per adolescenti emarginati, argomenti di cui non ne sapevo nulla.
Purtroppo – o per fortuna! – la sua risposta non mi aiutò minimamente a capire meglio di cosa si trattasse: parlò di musica, eventi, palestre, personaggi curiosi che avrei conosciuto; parlò, gesticolando e con gli occhi sorridenti, di qualsiasi cosa, eccetto di quel progetto. Concluse con un “faremo grandi cose”. Sono uscito da quell’ufficio più confuso di prima, ma non vedevo l’ora d’iniziare…
Un suo grande motto era “bisogna avere almeno un’idea al giorno, per andare a dormire soddisfatti”. Continueremo ad avere grandi idee. Continueremo a fare grandi cose, come ci hai insegnato tu“. Niccolò
“Ci siamo conosciuti facendo un progetto… Un progetto che abbiamo anche perso… Mi hai detto “non preoccuparti… Ce ne saranno altri…” non abbiamo mai smesso! Vulcanico, creativo, maestro, padre… Mi hai insegnato tutto quello che so… Una stima e un bene infinito tra noi.
Ti promettiamo che ci prenderemo cura gli uni degli altri come tu ti sei sempre preso cura di noi… Finché non potremo riabbracciarci.“ La tua colomba
“La prima volta che ti ho visto mi hai travolto con le parole: su cosa avremmo fatto, su quanto ci sarebbe stato da sistemare, lavorare, conoscere. Ed è vero: questi 10 anni mi hanno travolta, in tutti i sensi.
Quanta vita, quanti progetti, quante soddisfazioni, quante litigate. Io che rifuggo la retorica dell’organizzazione come una “famiglia”, se penso a te ho in mente proprio un padre di tutte e tutti con cui ti stimi, ti vuoi bene e ti fai le più grandi litigate.
Mi lasci molto, tanto da te ho imparato. Mi auguro che un po’ qualcosa te lo abbia lasciato anche io. Mi mancherai moltissimo, Ser, le tue chiamate a orari impossibili, la tua risata, la tua grandissima generosità, i tuoi vocali, la tua voce, i tuoi preziosissimi consigli. Mi facevi molto ridere.Io sono onorata di essere stata tua amica. Noi continueremo al meglio quello che tu hai iniziato.
Ti voglio molto bene, hai segnato in modo indelebile la mia vita“. Francesca Brunetti
“Ciao Serafino,
non è facile lasciarti andare, sono anni che ci conosciamo, anni nei quali abbiamo litigato ma anchecollaborato, anni di amicizia nei quali ti ho conosciuto come una persona saggia, ironica, colta e soprattutto buona.
Mi chiamavi “vecchia mia” oppure “sessantottina nostalgica” io che, quasi tua coetanea, ero l’unica con te a ricordare i tempi passati a questi nostri ragazzi in AiCS, tutti così giovani, così energici e pronti ad accettare tutte le sfide, un po’ come eravamo noi qualche anno fa! (forse più di qualche anno fa!!)
Ti lasci alle spalle una bellissima eredità, i tuoi ragazzi e ragazze faranno tesoro di quanto hai dato loro e anche io, nonostante il passato da “sessantottina” che crede in un bene migliore, penserò a te che vegli su di noi e sulla tua famiglia da un luogo dal quale vedrai crescere tutti i semi che hai piantato.
Ti ho voluto bene e te ne vorrò sempre“ Tiziana
“Serafino era un omone buono che mi faceva ridere.
Ci urlavamo addosso tante volte, perché eravamo come il gatto e la volpe, due caratteri totalmente diversi. La sua esuberanza cozzava totalmente con la mia precisione. Era anche questo che in fondo mi piaceva del nostro rapporto, mi faceva sentire come a casa, in famiglia. Ero consapevole che anche se litigavamo tanto, poi ci ritrovavamo sempre a ridere e scherzare insieme. Era un uomo positivo e, come amava dire lui, sempre fiducioso che tutto sarebbe andato per il meglio. Era diventato un grande punto di riferimento per me a Bologna. Era un uomo di grande cultura e un esperto cantastorie. Ascoltarlo era un piacere!
L’ultima volta che abbiamo chiacchierato, nonostante fosse solo e spaventato in ospedale, continuava a chiedermi come era andato il Natale in famiglia, se a casa andasse tutto bene, come stavo io e come andava il lavoro.
La sua maestosa risata contagiosa mi mancherà profondamente.
Serafino era un omone buono che lascerà nel mio cuore un vuoto grande tanto quanto lui.
Ciao Serafino, mi mancherai moltissimo!“ Francesca Brecciaroli
“Quando penso a Serafino penso alla parola Opportunità.
Serafino per me e per tante, anzi tutte le persone qui in AICS ha rappresentato l’opportunità di avere un lavoro, di fare qualcosa che piace e con dignità.
Ha dato a molte persone la prima occasione d’impiego, e a tante altre la seconda o la terza occasione in un mondo che raramente le offre.
Per capire quel vulcano che era Serafino bisogna individuare le molle che costituiscono il suo impulso ad agire. E una di quelle molle, che lo ha tanto motivato negli ultimi anni, era proprio quella di dare a quante più persone possibili la dignità di un lavoro, la possibilità di realizzarsi.
E quando parlo di Serafino come di un vulcano non è solo per fare una metafora partenopea: chi lo conosce sa bene che poteva avere le sue eruzioni, ma anche che attorno a sé aveva creato un terreno fertile di idee e di progetti.
Serafino sapeva guardare agli eventi e cogliere le opportunità che di lì a poco si sarebbero presentate, e sapeva motivare le persone quando era necessario dare il 110%.
Serafino ha costruito molto attorno a sé in termini di persone, progetti, infrastrutture e reti interpersonali; sapeva mettere a contatto persone diversissime per interessi, estrazione sociale e militanza politica.
Nell’ultimo decennio AICS era la casa che aveva contribuito a creare, e si è sempre assicurato che le fondamenta fossero solide, i muri robusti e il tetto senza buchi. Sotto il grande tetto dell’AICS ci sono moltissime persone che gli saranno per sempre grate per le opportunità che ci ha dato.“ Davide
“Voglio ricordare il tuo sorriso, la tua generosità e il tuo entusiasmo. Grazie per avermi dato fiducia e per tutto l’affetto. Ci mancherai sempre“. Monica
“Sono arrivata in AICS da pochissimo tempo e per ancora meno ho potuto lavorare con Serafino, che ha cominciato a combattere con la sua malattia troppo presto.
Fin dal primo istante, però, mi ha circondato intensamente con quella sua personalità frizzante ed esplosiva, che tutti conosciamo così bene. Una cosa di Serafino mi ha sorpreso più di tutto: è stato in grado di accogliermi con un calore così spontaneo e naturale che definirei quasi familiare, un modo di fare così genuino che sembra appartenere ad altri tempi, tempi preziosi che oggi non esistono più.
Purtroppo oggi è venuto a mancare il nostro Presidente, Serafino D’Onofrio.
Serafino si è spento al termine di una malattia, tra l’affetto dei suoi cari.
Il saluto a Serafino si svolge giovedì 24 marzo alle ore 10.00 presso il Pantheon della Certosa a Bologna.
Ci stringiamo tutte e tutti intorno alla famiglia, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze.
Con affetto, la Segreteria AICS Bologna
I suoi “ragazzi” e le sue “ragazze” di AICS Bologna desiderano ricordarlocon un pensiero.
“Al mio primo giorno da volontario in Aics, nel suo ufficio, durante il mio primo colloquio con lui, chiesi maggiori spiegazioni sul progetto di Servizio Civile a cui avrei partecipato. Si trattava di Boxe per adolescenti emarginati, argomenti di cui non ne sapevo nulla.
Purtroppo – o per fortuna! – la sua risposta non mi aiutò minimamente a capire meglio di cosa si trattasse: parlò di musica, eventi, palestre, personaggi curiosi che avrei conosciuto; parlò, gesticolando e con gli occhi sorridenti, di qualsiasi cosa, eccetto di quel progetto. Concluse con un “faremo grandi cose”. Sono uscito da quell’ufficio più confuso di prima, ma non vedevo l’ora d’iniziare…
Un suo grande motto era “bisogna avere almeno un’idea al giorno, per andare a dormire soddisfatti”. Continueremo ad avere grandi idee. Continueremo a fare grandi cose, come ci hai insegnato tu“. Niccolò
“Ci siamo conosciuti facendo un progetto… Un progetto che abbiamo anche perso… Mi hai detto “non preoccuparti… Ce ne saranno altri…” non abbiamo mai smesso! Vulcanico, creativo, maestro, padre… Mi hai insegnato tutto quello che so… Una stima e un bene infinito tra noi.
Ti promettiamo che ci prenderemo cura gli uni degli altri come tu ti sei sempre preso cura di noi… Finché non potremo riabbracciarci.“ La tua colomba
“La prima volta che ti ho visto mi hai travolto con le parole: su cosa avremmo fatto, su quanto ci sarebbe stato da sistemare, lavorare, conoscere. Ed è vero: questi 10 anni mi hanno travolta, in tutti i sensi.
Quanta vita, quanti progetti, quante soddisfazioni, quante litigate. Io che rifuggo la retorica dell’organizzazione come una “famiglia”, se penso a te ho in mente proprio un padre di tutte e tutti con cui ti stimi, ti vuoi bene e ti fai le più grandi litigate.
Mi lasci molto, tanto da te ho imparato. Mi auguro che un po’ qualcosa te lo abbia lasciato anche io. Mi mancherai moltissimo, Ser, le tue chiamate a orari impossibili, la tua risata, la tua grandissima generosità, i tuoi vocali, la tua voce, i tuoi preziosissimi consigli. Mi facevi molto ridere.Io sono onorata di essere stata tua amica. Noi continueremo al meglio quello che tu hai iniziato.
Ti voglio molto bene, hai segnato in modo indelebile la mia vita“. Francesca Brunetti
“Ciao Serafino,
non è facile lasciarti andare, sono anni che ci conosciamo, anni nei quali abbiamo litigato ma anchecollaborato, anni di amicizia nei quali ti ho conosciuto come una persona saggia, ironica, colta e soprattutto buona.
Mi chiamavi “vecchia mia” oppure “sessantottina nostalgica” io che, quasi tua coetanea, ero l’unica con te a ricordare i tempi passati a questi nostri ragazzi in AiCS, tutti così giovani, così energici e pronti ad accettare tutte le sfide, un po’ come eravamo noi qualche anno fa! (forse più di qualche anno fa!!)
Ti lasci alle spalle una bellissima eredità, i tuoi ragazzi e ragazze faranno tesoro di quanto hai dato loro e anche io, nonostante il passato da “sessantottina” che crede in un bene migliore, penserò a te che vegli su di noi e sulla tua famiglia da un luogo dal quale vedrai crescere tutti i semi che hai piantato.
Ti ho voluto bene e te ne vorrò sempre“ Tiziana
“Serafino era un omone buono che mi faceva ridere.
Ci urlavamo addosso tante volte, perché eravamo come il gatto e la volpe, due caratteri totalmente diversi. La sua esuberanza cozzava totalmente con la mia precisione. Era anche questo che in fondo mi piaceva del nostro rapporto, mi faceva sentire come a casa, in famiglia. Ero consapevole che anche se litigavamo tanto, poi ci ritrovavamo sempre a ridere e scherzare insieme. Era un uomo positivo e, come amava dire lui, sempre fiducioso che tutto sarebbe andato per il meglio. Era diventato un grande punto di riferimento per me a Bologna. Era un uomo di grande cultura e un esperto cantastorie. Ascoltarlo era un piacere!
L’ultima volta che abbiamo chiacchierato, nonostante fosse solo e spaventato in ospedale, continuava a chiedermi come era andato il Natale in famiglia, se a casa andasse tutto bene, come stavo io e come andava il lavoro.
La sua maestosa risata contagiosa mi mancherà profondamente.
Serafino era un omone buono che lascerà nel mio cuore un vuoto grande tanto quanto lui.
Ciao Serafino, mi mancherai moltissimo!“ Francesca Brecciaroli
“Quando penso a Serafino penso alla parola Opportunità.
Serafino per me e per tante, anzi tutte le persone qui in AICS ha rappresentato l’opportunità di avere un lavoro, di fare qualcosa che piace e con dignità.
Ha dato a molte persone la prima occasione d’impiego, e a tante altre la seconda o la terza occasione in un mondo che raramente le offre.
Per capire quel vulcano che era Serafino bisogna individuare le molle che costituiscono il suo impulso ad agire. E una di quelle molle, che lo ha tanto motivato negli ultimi anni, era proprio quella di dare a quante più persone possibili la dignità di un lavoro, la possibilità di realizzarsi.
E quando parlo di Serafino come di un vulcano non è solo per fare una metafora partenopea: chi lo conosce sa bene che poteva avere le sue eruzioni, ma anche che attorno a sé aveva creato un terreno fertile di idee e di progetti.
Serafino sapeva guardare agli eventi e cogliere le opportunità che di lì a poco si sarebbero presentate, e sapeva motivare le persone quando era necessario dare il 110%.
Serafino ha costruito molto attorno a sé in termini di persone, progetti, infrastrutture e reti interpersonali; sapeva mettere a contatto persone diversissime per interessi, estrazione sociale e militanza politica.
Nell’ultimo decennio AICS era la casa che aveva contribuito a creare, e si è sempre assicurato che le fondamenta fossero solide, i muri robusti e il tetto senza buchi. Sotto il grande tetto dell’AICS ci sono moltissime persone che gli saranno per sempre grate per le opportunità che ci ha dato.“ Davide
“Voglio ricordare il tuo sorriso, la tua generosità e il tuo entusiasmo. Grazie per avermi dato fiducia e per tutto l’affetto. Ci mancherai sempre“. Monica
“Sono arrivata in AICS da pochissimo tempo e per ancora meno ho potuto lavorare con Serafino, che ha cominciato a combattere con la sua malattia troppo presto.
Fin dal primo istante, però, mi ha circondato intensamente con quella sua personalità frizzante ed esplosiva, che tutti conosciamo così bene. Una cosa di Serafino mi ha sorpreso più di tutto: è stato in grado di accogliermi con un calore così spontaneo e naturale che definirei quasi familiare, un modo di fare così genuino che sembra appartenere ad altri tempi, tempi preziosi che oggi non esistono più.
Il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, in vigore dal 2 aprile 2021, relativo al riordino e alla riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo ha istituito il Fondo per il professionismo negli sport femminili, dotato di un budget complessivo di 10,7 milioni di euro. Tra le novità anche il capitolo dedicato alla promozione della parità di genere.
Nello specifico, il Dlgs n. 36/2021 ha istituito il Fondo per il professionismo negli sport femminili con possibilità per le Federazioni sportive nazionali che intendono accedere al Fondo di deliberare il passaggio al professionismo sportivo dei campionati femminili: questo deve poi avvenire definitivamente entro il 31 dicembre 2022.
Le Federazioni sportive nazionali che hanno deliberato il passaggio al professionismo sportivo di campionati femminili stanno avendo quindi la possibilità di presentare la domanda di accesso al Fondo a condizione che l’utilizzo dei finanziamenti richiesti sia finalizzato:
per il 2020, a far fronte alle ricadute della pandemia da Covid-19, in particolare, al sostegno al reddito e alla tutela medico-sanitaria delle atlete, allo svolgimento di attività di sanificazione delle strutture sportive e di ristrutturazione degli impianti sportivi;
per il 2021 e il 2022, invece, alla riorganizzazione e al miglioramento delle infrastrutture sportive, al reclutamento e alla formazione delle atlete, alla qualifica e alla formazione dei tecnici, alla promozione dello sport femminile, alla sostenibilità economica della transizione al professionismo sportivo e all’allargamento delle tutele assicurative e assistenziali delle atlete.
Le Federazioni sportive nazionali beneficiarie del sostegno hanno l’onere di presentare ogni 6 mesi un resoconto sull’utilizzo delle risorse, sentite le associazioni delle sportive, le associazioni delle società e le associazioni degli allenatori.
Inoltre, il Dlgs n.36/2021 ha disposto che le Regioni, le Province autonome e il CONI si impegnino per il futuro a promuovere la parità di genere a tutti i livelli e in ogni struttura, favorendo l’inserimento delle donne nei ruoli di gestione e di responsabilità delle organizzazioni sportive e al proprio interno.
Il CONI stabilirà con un regolamento i principi informatori degli statuti delle Federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e delle associazioni benemerite mediante l’indicazione:
A) delle varie aree e dei ruoli in cui promuovere l’incremento della partecipazione femminile;
B) delle misure volte a favorire la rappresentanza delle donne nello sport.
Formazione: percorso formativo incentrato sulle competenze trasversali che possono essere applicate a qualsiasi ambito lavorativo. Sulla base delle esperienze formative passate, sono state individuate le seguenti aree su cui concentrarsi: comunicazione efficace, teamwork e collaborazione, gestione conflitti, organizzazione/pianificazione, responsabilità e iniziativa, gestione delle emozioni e dello stress, analisi, sintesi e problem solving: – modalità online – max 15 partecipanti (in cerca di occupazione, in cassa integrazione e/o in maternità) – inizio lunedì 14 marzo – previsti 2 incontri di counselingindividuali per definire i propri obiettivi professionali – per iscrizioni: progettazione@aicsbologna.it – l’ultimo incontro si svolge in collaborazione con lo Sportello comunale per il Lavoro di Bologna
Laboratorio “Io mi sento sicura” – A Bologna e a San Benedetto Val di Sambro
Oltre al percorso di formazione, Il Club Atletico Bologna, in collaborazione con AICS Bologna, organizza il corso psicofisico di difesa personale gratuito per donne.
ll laboratorio è sviluppato su 8 sedute di 60 minuti circa.
Inizio corso sabato 12 Marzo 2021 fino al 30 Aprile compreso (ogni sabato ore 16.99-17.00) Sede: presso Club Atletico Bologna ASD via Romita 2\7 Bologna
Il laboratorio consiste in: – miglioramento della postura e delle qualità fisiche che intervengono in caso di aggressione (la capacità di muoversi o svincolarsi in situazioni di stress o paralisi emotiva); – consigli sulla prevenzione per evitare situazioni a rischio; – semplici esercizi propedeutici per sviluppare le caratteristiche da sfruttare in una aggressione: equilibrio, distanza, spostamenti. Inoltre si impareranno tecniche di svincolo e di fuga sia da in piedi sia da terra (situazione importante molti corsi trascurano). Una lezione teorica sarà tenuta dalla Dott.ssa Vissia Zanobi, Psicologa psicoterapeuta di Ferrara che si occupa di vittime delle violenze di genere. Con la psicologa si esploreranno gli stati emotivi che si vivono in situazioni di aggressione e post aggressioni, per cercare di dare una ricetta, un aiuto per fare di un trauma una situazione di forza.
Il laboratorio di sicurezza personale è anche a San Benedetto Val di Sambro Dal 7 maggio all’11 giugno 2022 ogni sabato dalle 16.00 alle 17.00 alla Palestra comunale di San Benedetto Val di Sambro.
Il progetto è finanziato con il contributo della Regione Emilia Romagna, nell’ambito del Bando Pari Opportunità 2021.
Il decreto legge 146 del 2021 ha introdotto, a partire dal 21 dicembre 2021, un nuovo obbligo di comunicazione in relazione alle prestazioni di lavoro autonomo occasionale: la preventiva comunicazione che deve essere effettuata all’Ispettorato territoriale del lavoro competente.
Nel mese di gennaio era stata quindi diffusa la notizia secondo cui Società e Associazioni sportive dilettantistiche dotate di partita Iva fossero obbligate ad inviare una comunicazione preventiva all’Ispettorato del Lavoro qualora si fossero avvalse di collaborazioni occasionali.
Si precisa altresì che la comunicazione all’Ispettorato del lavoro territorialmente competente doveva essere effettuata entro il 18 gennaio 2022 compreso, per tutti i rapporti di lavoro autonomo occasionale:
ancora in essere all’11 gennaio 2022;
iniziati a decorrere dal 21 dicembre 2021 e già cessati all’11 gennaio 2022.
Resta fermo il regime ordinario per i rapporti avviati successivamente alla data di pubblicazione della nota, secondo cui la comunicazione andrà effettuata prima dell’inizio della prestazione del lavoratore autonomo occasionale, eventualmente risultante dalla lettera di incarico.
La comunicazione può essere inoltrata tramite sms o posta elettronica, indicando i dati del committente e del prestatore, il luogo della prestazione, una sintetica descrizione dell’attività e la data di inizio e di presumibile conclusione della prestazione.
È prevista una sanzione che va da un minimo di 500 ad un massimo di 2.500 euro in relazione a ciascun lavoratore autonomo occasionale per cui è stata omessa o ritardata la comunicazione.
Quali sono i soggetti obbligati?
L’obbligo interessa solo i committenti che operano in qualità di imprenditori; quindi, la disposizione interessa sicuramente le società sportive dilettantistiche a responsabilità limitata, perché sono società commerciali, mentre interessa le ASD (ed in generale gli enti no profit) solo se l’attività di lavoro autonomo occasionale è riferita all’area commerciale (le asd devono quindi essere dotate di partita iva) e non anche quando svolta nell’ambito della sfera istituzionale.
Le collaborazioni sportive ex art. 67 del Tuir non rientrano nella disposizione in oggetto: si ricorda che con il termine “prestazione occasionale” si fa riferimento alle collaborazioni saltuarie, con durata limitata nel tempo, che non hanno nulla a che vedere con le collaborazioni sportive dilettantistiche degli istruttori di cui all’art. 67, comma 1, lett. m), del TUIR.
Con la Nota dell’Ispettorato del lavoro prot. n. 109 del 27.1.2022, il Ministero del Lavoro ha pubblicato I chiarimenti sotto forma di FAQ:
Gli Enti del Terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale sono ricompresi nell’ambito di applicazione soggettiva dell’art. dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008, come modificato dall’art. 13 del D.L. n. 146/2021 (conv. da L. n. 215/2021), concernente l’obbligo di comunicazione dei lavoratori autonomi occasionali? No, in quanto, come chiarito con la nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e INL prot. n. 29 dell’11.01.2022 “…. il nuovo obbligo comunicazionale interessa esclusivamente i committenti che operano in qualità di imprenditori”. Tuttavia, laddove tali Enti svolgano, anche in via marginale, un’attività d’impresa – il cui esercizio è ammesso dal prevalente orientamento giurisprudenziale – sono tenuti all’assolvimento dell’obbligo con riferimento ai lavoratori autonomi occasionali impiegati nell’attività imprenditoriale.
L’obbligo comunicazionale riguarda anche le prestazioni di lavoro autonomo occasionale svolte in favore delle ASD e SSD? No, in quanto esso si riferisce esclusivamente ai committenti che operano in qualità di imprenditori, con conseguente esclusione delle ASD e SSD che operano senza finalità di lucro.
In sintesi, le Associazioni sportive dilettantistiche, le Società Sportive Dilettantistiche e gli Enti del Terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale non sono soggetti all’obbligo di comunicazione preventiva all’I.N.L. nel caso in cui vogliano avvalersi dell’opera di un collaboratore occasionale.
a cura di Luigi Silvestri, Alessio Silvestri e Pier Luigi Ferrenti
Giungono sempre più di frequente ai nostri uffici, da parte dei Comitati territoriali e delle Associazioni affiliate, quesiti in merito ai volontari degli Enti del Terzo Settore, al loro utilizzo, all’obbligatorietà della loro assicurazione, all’istituzione del Registro dei volontari e all’iscrizione dei volontari che collaborano con gli Enti in tale registro.
E’ necessario pertanto provare a dare risposta a tutte queste domande, e in particolare a quelle che hanno per oggetto le Associazioni di Promozione Sociale (APS), alla luce di quanto previsto sia dal Codice del terzo settore (CTS) sia dal Decreto 6 ottobre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico recante “Individuazione dei meccanismi assicurativi semplificati, con polizze anche numeriche, e disciplina dei relativi controlli” adottato di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 novembre 2021 n. 285.
I VOLONTARI E LE APS Come noto, (art.35 CTS) le associazioni di promozione sociale, per lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del CTS stesso, si avvalgono in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli Enti associati. Il Codice (art.36) fissa inoltre limiti precisi al rapporto tra lavoratori dipendenti e volontari e trasoci e volontari. Se è dunque indubbio che l’attività di interesse generale delle APS debba essere svolta prevalentemente da volontari, non si distingue tra volontari “continuativi” e “occasionali” (distinzione importante ai fini degli obblighi di iscrizione nello specifico Registro). Di particolare importanza poi, per la nostra Associazione nazionale e i suoi Comitati territoriali, che ci si possa avvalere anche di persone aderenti ad Associazioni chefanno parte della nostra rete Associativa.
OBBLIGO DI ASSICURAZIONE PER I VOLONTARI Gli enti del Terzo settore che si avvalgono di volontari devono assicurarli contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi. (art. 18 CTS) Anche in questo caso, non si fa distinzione tra volontari “continuativi” e “occasionali”: l’obbligo vale per tutti i volontari di cui ci si avvale, compresi dunque eventualmente quelli di altre Associazioni che fanno parte della Rete. Lo conferma il Decreto 6 ottobre 2021: gli enti del Terzo settore che si avvalgono di volontari, “sono obbligati ad assicurarli contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile per i danni cagionati a terzi dall’esercizio dell’attività medesima (art.1 comma 1). I volontari per cui vale l’obbligo di assicurazione sono quelli che svolgono la loro attività, anche in modo occasionale, per il tramite degli enti del Terzo Settore. (art.1 comma 2).
OBBLIGO DI ISCRIZIONE DEI VOLONTARI NON OCCASIONALI IN UN APPOSITO REGISTRO Gli Enti del Terzo settore che si avvalgono di volontari “sono tenuti a iscrivere in un apposito registro” quelli “che svolgono la loro attività in modo non occasionale”. (art. 17 CTS). Le modalità di istituzione e tenuta di tale Registro sono oggetto del decreto ministeriale citato. Su di essi ci soffermeremo più avanti.
TIPOLOGIA DI POLIZZE ASSICURATIVE Le polizze assicurative sono stipulate o in forma collettiva o in forma numerica dagli enti del Terzo settore, anche per il tramite delle reti associative cui essi aderiscono. (art.2 decreto 6 ottobre). La nostra Associazione, allo scopo, ha da tempo attivato con la propria Compagnia Assicurativa (Allianz) una polizza specifica per i volontari. La Polizza, nominativa, è attivabile per gli associati agli Enti del Terzo settore affiliati, tramite il programma di tesseramento, e copre le malattie connesse all’attività di volontario svolta. Per quanto riguarda infortuni e responsabilità civile verso terzi, per gli associati le coperture assicurative sono già previste dalla tessera base, e sono attivate all’atto del suo rilascio. Pertanto, un ente del Terzo settore affiliato, che per i propri associati che svolgono attività di volontariato, stipula anche la specifica “polizza volontario”, assicura gli stessi contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso i terzi.
DECORRENZA DELL’ASSICURAZIONE Il decreto ribadisce che per quanto riguarda i volontari che svolgono la loro attività in maniera continuativa, le polizze hanno validità solo se essi sono iscritti nell’apposito registro. Per essi le garanzie assicurative decorrono infatti dalle ore 24,00 del giorno di iscrizione nel registro, e cessano la loro efficacia qualora essi siano cancellati dallo stesso. (art. comma 4). Le polizze stipulate per i volontari occasionali, anche in caso di eventi o manifestazioni “cessano la loro efficacia alle ore 24,00 dell’ultimo giorno di servizio, che deve essere espressamente indicato nella polizza.” Non è necessario iscriverli nel registro perché esse abbiano validità.
REGISTRO DEI VOLONTARI. ISTITUZIONE E TENUTA Gli enti del Terzo settore che si avvalgono di volontari (art. 18 CTS) sono tenuti a iscrivere in un apposito registro quelli che svolgono la loro attività in modo non occasionale. Il Decreto 6 ottobre succitato interviene a fare chiarezza in particolare su questi aspetti, disciplinando obblighi, facoltà e modalità d’iscrizione. In primo luogo, gli ETS “predispongono un registro dei volontari non occasionali e ne garantiscono la tenuta.” (art. 3 comma 1). Il Registro può essere di due tipi: – Cartaceo (art.3 comma 1) – oppure informatico (art.3 comma 2) Il Registro cartaceo, “prima di essere posto in uso, deve essere numerato progressivamente in ogni pagina e bollato in ogni foglio da un notaio o da un pubblico ufficiale a ciò abilitato, che dichiara nell’ultima pagina il numero dei fogli che lo compongono.” (art.3 comma 1). In alternativa, ci i può avvalere “di registri tenuti con sistemi elettronici e/o telematici qualora gli stessi assicurino l’inalterabilità delle scritture e la data in cui le stesse sono apposte, anche con le modalità di cui all’art. 2215-bis, commi 2, 3 e 4 del codice civile.“ (art.3 comma 2). In caso di registri tenuti con sistemi elettronici, secondo il suddetto articolo del codice civile “gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all’anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell’imprenditore [nel nostro caso, dal legale rappresentante dell’ETS] o di altro soggetto dal medesimo delegato.”
REGISTRI DEI VOLONTARI MESSI A DISPOSIZIONE DALLE RETI ASSOCIATIVE “Gli enti del Terzo settore possono avvalersi di sistemi elettronici e/o telematici messi a disposizione dalle reti associative cui aderiscono”. Tali sistemi debbono rispettare le caratteristiche di cui al comma 2 e gli obblighi della tenuta del registro sono in capo agli enti stessi e non alla rete associativa. Spetta agli ETS affiliati l’inserimento dei dati per la stipula delle polizze e l’iscrizione nel Registro, così come spetta ad essi la conservazione della “copia digitale delle iscrizioni inserite per il periodo di appartenenza alla rete” (art.3 comma 3). L’AICS ha già istituito il Registro elettronico dei volontari, che è generato automaticamente dal programma di tesseramento la prima volta che si stipula una polizza assicurativa per i volontari non occasionali. Le procedure per la stipula delle polizze e la contestuale istituzione e compilazione del registro saranno comunque oggetto, a breve, di una specifica circolare illustrativa
DATI DA RIPORTARE NEI REGISTRI Nel registro (art.3 comma 4) l’ente del Terzo settore indica, per ciascun volontario: a) il codice fiscale o, in alternativa, le generalità, il luogo e la data di nascita; b) la residenza o, in alternativa, il domicilio ove non coincidente; c) la data di inizio e quella di cessazione dell’attività di volontariato presso l’organizzazione, che corrisponde alla data di iscrizione e cancellazione nel registro. Il comma 5 dello stesso articolo prevede che tali dati siano comunicati “tempestivamente all’impresa assicuratrice presso cui vengono stipulate le polizze”. Anche in questo caso, il nostro programma di tesseramento è utile allo scopo: i dati degli assicurati sono infatti comunicati ala Compagnia in tempo reale, e costituiscono precondizione per l’attivazione della polizza.
LA SEZIONE SEPARATA DEL REGISTRO PER I VOLONTARI OCCASIONALI Nel Registro cartaceo può essere prevista l’istituzione di una sezione separata per i “volontari occasionali” (art.3 comma 1). In questa sezione, la cui istituzione è, ripetiamo, facoltà e non obbligo, i dati dei volontari assicurati che si devono riportare sono gli stessi previsti per i volontari non occasionali. Se non si istituisce tale sezione, “in ogni caso, gli enti del Terzo settore che si avvalgano di volontari occasionali provvedono a raccogliere per ognuno di essi i relativi dati, a conservarli e metterli a disposizione dell’impresa assicuratrice, secondo le modalità concordate con la stessa.” (art. 3 comma 6). Il registro prodotto dal nostro programma di tesseramento non prevede ad oggi tale sezione separata, ma sono state già avviate le procedure per consentire comunque agli affiliati di utilizzarlo allo scopo, così come è in programma la possibilità di stipulare polizze collettive per i volontari occasionali. Anche per queste novità sarà data notizia tramite specifiche circolari.
CONSERVAZIONE DEI DATI E CONTROLLI “Gli enti del Terzo settore sono tenuti a conservare la documentazione riguardante l’assicurazione dei volontari di cui si avvalgono, sia in modo occasionale che non occasionale, per un periodo non inferiore a dieci anni, e presentarla in caso di controlli da parte dell’ufficio competente del registro unico nazionale del Terzo settore o degli altri soggetti autorizzati. (art.4 comma 2). Il decreto ministeriale 6 ottobre 2021 arriva in forte ritardo rispetto al previsto: doveva essere infatti emanato (art.18 CTS) entro il Febbraio del 2018 al fine di individuare “meccanismi assicurativi semplificati, con polizze anche numeriche”, e disciplinare i relativi controlli. Con la sua emanazione, viene inoltre abrogato il decreto Ministero dell’Industria 14 febbraio 1992 che disciplinava gli obblighi di assicurazione e tenuta del registro per le Organizzazioni di Volontariato. Con l’introduzione del registro elettronico e della facoltà di avvalersi di quello messo a disposizione dalle reti associative, il decreto costituisce sicuramente elemento di chiarezza e semplificazione delle procedure.
Lo sport di base e sociale chiede alle massime istituzioni attenzione e sensibilità. Anche AiCS ha sottoscritto le due lettere che i principali enti di promozione sportiva hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi in cui chiedono aiuti urgenti a difesa del movimento sportivo di base.
Il testo delle due lettere:
Ill.mo Presidente,
l’agenda di Governo sta affrontando in questi giorni il tema dei nuovi interventi in risposta al cosiddetto “caro bollette” e al tasso di inflazione.
Il comparto dello Sport ha subito un durissimo colpo in questi due anni di pandemia, poiché ha pagato, più di altri, le drastiche restrizioni che si sono rese necessarie per salvaguardare la salute pubblica.
Tuttavia, l’associazionismo sportivo, che nel nostro Paese rappresenta il 33% di tutte le istituzioni non profit, ha continuato a garantire attività motoria e sportiva nel rispetto delle norme e dei protocolli di sicurezza. Inoltre, ha partecipato attivamente alla rete di protezione sociale che il mondo del terzo settore ha messo a disposizione, nel rapporto con le istituzioni locali, per garantire interventi a sostegno delle famiglie in tutto il periodo dell’emergenza.
L’aumento spropositato del costo dell’energia sta mettendo letteralmente in ginocchio questa grande infrastruttura sociale ed ha già fatto registrare chiusure di tante realtà associative locali che non hanno retto all’impatto della crisi sanitaria, con conseguente allentamento dei sistemi di coesione sociale nelle nostre comunità.
A rischio, pertanto, oltre ai gestori degli impianti sportivi, c’è un’intera filiera dell’economia sociale del nostro Paese che comprende le tantissime piccole e grandi esperienze associative che fanno dello sport e dell’attività fisica uno strumento per la costruzione di una società resiliente e sostenibile, considerando il più ampio processo di ripresa economica e sociale.
Crediamo che sia proprio questa l’occasione, da parte del Governo, di rendere tangibili tutti i valori che si riconoscono alla cultura motoria e sportiva, impegnando importanti risorse finanziarie e provvedimenti immediati, che possano dare ossigeno ad un settore fondamentale per gli effetti che esso ha sulla salute, l’inclusione sociale e l’educazione di tutte le persone per tutte le età.
Vista la Sua sensibilità e attenzione costante verso il mondo che noi rappresentiamo, siamo convinti che, anche in questo momento, non farà mancare la Sua azione attiva.
La ringraziamo, pertanto, con la deferenza dovuta alla Sua persona.
Roma li 14/02/2022
F.to Antonino Viti – ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani)
On. Bruno Molea – AiCS ( Associazione Italiana Cultura Sport)
On. Claudio Barbaro – ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane)
“Nei lunghi giorni della malattia, rivedo volti e momenti felici della storia della nostra associazione, che a Bologna rappresenta un angolo di partecipazione, creatività e socialismo.
AiCS valorizza le passioni, le attitudini di centinaia di volontari che riescono a trasformare in lavoro lo sport, l’arte e le attività sociali, contrastando l’egoismo e la solitudine.
L’AiCS di Bologna cresce ancora e dobbiamo questi risultati alla condivisione di obiettivi e progetti che ci rendono convinti e orgogliosi.
Gli Enti che partecipano al progetto “Non 1 di Meno” hanno voluto unirsi in questo cammino poiché condividono la medesima mission, ossia promuovere il benessere dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie. Questa mission è sostenuta dalla condivisione di diversi principi e valori:
l’importanza del servizio alla persona indipendentemente dalle differenze di razza, religione, cultura, sesso ecc…;
la vicinanza agli ultimi, agli esclusi, ai diversi;
il senso dell’accoglienza e della partecipazione;
il riconoscimento dell’educazione come strumento per migliorare la vita delle persone;
il principio che per raggiungere l’equità occorre “dare di più a chi ha di meno”.
GLI OBIETTIVIPER AICS COMITATO PROVINCIALE APS: favorire l’inclusione sociale e prevenire le situazioni di disagio soprattutto di adolescenti e preadolescenti lavorando in rete con le associazioni affiliate all’ente (460 sul territorio di Bologna); prevenire il fenomeno dell’abbandono scolastico attraverso attività laboratoriali e servizi di aiuto compiti; facilitare l’integrazione e contrastare l’isolamento e l’esclusione sociale delle giovani donne adulte straniere derivante dalla non conoscenza della nostra lingua e favorire l’alfabetizzazione dei minori stranieri. Questi obiettivi si realizzano attraverso l’organizzazione e la gestione di interventi ludici e didattici alla Casa delle Associazioni al Baraccano, il Centro il Pallone, la Ludoteca Vicolo Balocchi, la sede AICS di Bologna e la Casa di Quartiere Scipione dal Ferro.
ATTIVITA’ PREVISTE: Attività di segreteria e di supporto all’ufficio, aiuto compiti e laboratori creativi per diverse fasce di età e supporto nella realizzazione di percorsi formativi per donne inoccupate e corsi di italiano per stranieri, attività promozionale degli eventi attraverso la redazione del blog e il mantenimento dei social, contatti diretti con gli utenti per spiegare le varie attività proposte e coinvolgerli, supporto organizzazione e realizzazione centri estivi.
Il Ministero della Salute ha approvato il nuovo protocollo che modifica le modalità per il rilascio dell’idoneità a seguito di guarigione da COVID-19.
Nello scorso contenuto abbiamo analizzato quali sono le principali novità in tema di accesso agli impianti riservato ai titolari di “Green Pass rafforzato”. Oggi, invece, analizzeremo la procedura, recentemente approvata, che consente agli atleti (sia professionisti che dilettanti) di riprendere le sedute di allenamenti. Lo scorso 18 gennaio, il Ministero della Salute ha recepito il nuovo protocollo elaborato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana recante l’aggiornamento delle precedenti modalità di rinnovo del certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica in atleti contagiati dal virus Covid-19. La novità riguarda la riduzione dei tempi necessari per poter effettuare gli accertamenti medico-sportivi ai fini del rilascio dell’idoneità agonistica. Il nuovo protocollo distingue, per gli atleti che abbiano riscontrato positività al Covid-19, tra: atleti asintomatici o con sintomi lievi e atleti ricoverati o che abbiano contratto la malattia in forma grave.
1- atleti asintomatici o con sintomi lievi:
nel primo gruppo rientrano gli atleti che non siano stati ricoverati o che non si siano sottoposti a cure antibiotiche/cortisoniche o epariniche. Per tale gruppo di atleti, purché abbiano completato il ciclo vaccinale primario, ovvero abbiano effettuato la dose “booster”, è consentito effettuare le visite mediche per il “Return to Play” trascorsi 7 giorni dalla guarigione. Gli accertamenti medici saranno, in tal caso, identici a quelli da effettuare per il rilascio dell’idoneità agonistica. Unica differenza temporale riguarda gli atleti che abbiano più di 40 anni per i quali sono richiesti 14 giorni dall’avvenuta guarigione per poter effettuare nuovamente la visita medica. In ogni caso, per gli atleti professionisti e quelli di interesse nazionale o internazionale è possibile effettuare le visite mediche immediatamente dopo l’avvenuta guarigione. In tal caso, però, gli atleti professionisti dovranno effettuare visite più specialistiche rispetto alle normali visite da sforzo, così come indicate nel protocollo. Il protocollo dettato per gli atleti professionisti può essere utilizzato anche dagli atleti dilettanti che vogliano riprendere l’attività agonistica senza attendere 7 giorni.
2- atleti positivi e ricoverati o con sintomi gravi:
Tale categoria ricomprende gli atleti che, a seguito di positività, abbiano subito un ricovero ospedaliero oppure si siano sottoposti a cure antibiotiche, cortisoniche o epariniche. In tale situazione, restano in vigore le analisi prescritte dal precedente protocollo emanato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, che prevede una serie di esami specialistici da effettuarsi solo dopo che siano trascorsi 30 giorni dalla guarigione. Infine, è previsto che, qualora la positività dell’atleta venga riscontrata in corso di validità della visita medica agonistica già rilasciata, l’atleta stesso sarà tenuto ad informare il medicosociale della società/associazione sportiva tramite il seguente modulo di dichiarazione, allegato al protocollo:
Avv. Marco Banchieri (marcobanchieri@studiolegalebst.com) Avv. Francesco Boccia (avvocato.bocciafrancesco@gmail.com) Avv. Roberto Dalle Nogare (avv.dallenogare@gmail.com) Avv. Tommaso Tartarini (tommasotartarini@studiolegalebst.com)
Il concorso letterario Liber* di essere vuole proporre un racconto senza confini dell’idea e del concetto di libertà. Qual è la tua idea di libertà? Che significa per te essere liber* oppure sentirsi liber* di essere? Con un foglio e una penna si può andare lontano, provaci!
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali venerdì scorso (14 gennaio) è stato pubblicato l’elenco delle Associazioni nazionali riconosciute, in via transitoria, come Reti Associative, ai fini della presentazione della domanda di iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) degli Enti loro affiliati.
Sono soltanto 32 le Associazioni Nazionali che hanno ottenuto tale riconoscimento, e l’AICS è tra queste. Si tratta di un riconoscimento molto importante, ottenuto grazie all’ottimo lavoro fatto dalla Direzione Nazionale e dall’Ufficio Organizzazione.
L’elenco degli enti individuati ai sensi degli artt. 31, comma 12 e art. 32, comma 1 del D.M. 106/2020 che possono in via transitoria operare in qualità di Reti associative, è stato pubblicato in attuazione a quanto disposto dalla Nota Direttoriale n. 34/18244 del 30 novembre 2021.
Ai fini del perfezionamento dell’iscrizione nel RUNTS, sarà ora attuata la verifica di tutti i requisiti previsti dalla normativa, al termine della quale gli Enti che ne sono in possesso saranno iscritti nella sezione Reti associative del Registro.
Chi meglio di noi sa quanto lo sport conti come veicolo di valori positivi quali inclusione, rispetto degli altri, socialità e benessere di comunità? Per questo, AiCS Direzione nazionale ha sottoscritto il manifesto di CHAMPIONS FOR CHANGE (https://www.championsforchange.it/), il Movimento di Sport Social Responsibility nato per restituire allo Sport tutta la sua forza valoriale, aggiungendo alla sua dimensione di “entertainment”, proprio quella di “palestra di valori” per allenarsi a diventare cittadini e persone migliori.
Oggi più che mai c’è bisogno che le storie di sport tornino a essere raccontate, affinché possano essere dei modelli da seguire per tutti noi, ma soprattutto per le nuove generazioni, i veri campioni del cambiamento. Lo sport rappresenta d’altronde un potente vettore, un vero e proprio mezzo per il rilancio del Paese attraverso cui raccontare quotidianamente storie di valore, non solo quando si accendono i riflettori di eventi importanti come Olimpiadi e Mondiali. “Uniti, con azioni quotidiane virtuose, possiamo cambiare il mondo”: questo lo spirito di CHAMPIONS FOR CHANGE, che mira quindi a coinvolgere in maniera attiva e coerente tutto il mondo dello sport, da sportivi professionisti a campioni che ne hanno segnato la storia, a media e giornalisti a intellettuali e associazioni sportive.
Attraverso una strategia di comunicazione multicanale il Movimento vuole raccontare ai giovani come i valori insegnati dallo Sport ogni giorno pos sano aiutare nella vita quotidiana noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda: lo stesso obiettivo promozionale che anche AiCS si è data da tempo, da quando attraverso i nostri canali media e televisivi cerchiamo di portare all’attenzione del pubblico le storie positive legate allo sport sociale.
Il Comitato AICS di Bologna sta raccogliendo storie di Sport Social Responsibility dalle proprie associazioni affiliate, che poi invieremo alla Direzione Nazionale AICS. AiCS così parteciperà alla scelta delle 5 storie finaliste che diventeranno 5 cortometraggi e parteciperanno all’Award televisivo per l’elezione del Champion for Change 2022.
Analisi degli ultimi interventi adottati dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia causata dal virus COVID-19.
In risposta alla nuova ondata di contagi, il Governo ha adottato, nel mese di dicembre, due Decreti-Legge (quello del 24 dicembre n. 221 e quello del 30 dicembre n. 229 del 2021) con cui, oltre ad essere stato prorogato lo stato di emergenza nazionale fino al 31 marzo 2022, sono state definite ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia COVID-19, alcune di significativa importanza per il mondo sportivo.
L’articolo intende riportare le nuove regole previste per le attività sportive e le date in cui entreranno in vigore.
1 – Accesso del pubblico agli eventi sportivi
In particolare, dal 25 dicembre 2021 fino alla cessazione dello stato di emergenza, è obbligatorio per gli spettatori di qualsiasi evento sportivo, sia esso al chiuso o all’aperto, indossare dispositivi di protezione individuale di tipo FFP2, con espresso divieto di consumare cibi e bevande all’interno della struttura se non nei luoghi adibiti a servizi di ristorazione. L’accesso del pubblico alle competizioni sportive è consentito alle seguenti condizioni (così come specificato anche dalle FAQ aggiornate del Dipartimento dello Sport del Consiglio dei Ministri):
la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima per gli eventi sportivi organizzati all’aperto e non superiore al 35% della per gli eventi al chiuso;
A partire dal 10 gennaio 2022, l’accesso del pubblico, fermi i limiti di capienza di cui sopra, sarà consentito solo ai possessori di certificazione verde rafforzata (con esclusione delle certificazioni rilasciate a seguito di tampone negativo) nonché ai minori di dodici anni ed ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale;
anche per accedere alle zone di ristorazione presenti nei centri sportivi, sarà necessario esibire il Green Pass “rafforzato”.
Ferma restando l’applicazione delle eventuali sanzioni previste dall’ordinamento sportivo, il mancato rispetto delle nuove disposizioni comporta una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro, oltre all’applicazione della sanzione accessoria della chiusura temporanea, da uno a dieci giorni degli impianti sportivi, anche se privati.
2 – Accesso agli impianti sportivi per corsisti e atleti
Sempre a partire dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, inoltre, non sarà più possibile accedere alle attività sportive al chiuso ai soggetti in possesso di Green Pass “base” (ottenuto a seguito di tampone negativo).
Infatti, le nuove norme limitano l’accesso ai possessori di certificazione verde “rafforzata” alle piscine ed ai centri natatori, alle palestre ed ai centri benessere, anche se posti all’interno di strutture ricettive, che si svolgano al chiuso.
L’obbligo di esibire il Green Pass “rafforzato” vale anche per l’accesso agli spazi adibiti a spogliatoi e docce, anche se l’attività sportiva viene poi effettuata all’aperto; l’obbligo, tuttavia, non sussiste per il solo transito all’interno di luoghi chiusi finalizzato al raggiungimento di spazi all’aperto e per la semplice richiesta di informazioni alla reception o alle segreterie, ma resta obbligatorioil corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Sono esclusi dell’obbligo di esibire la certificazione “rafforzata”, gli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità (che non potranno, però, sostare negli spazi dove è obbligatoria la certificazione rafforzata, qualora ne fossero privi, se non per il tempo strettamente necessario all’accompagnamento) nonché i minori di dodici anni e i soggetti esenti dalla campagna vaccinale.
Inoltre, a partire dal 10 gennaio 2022, fattaeccezione per i soggetti esentati per età o per certificazione medica, il Green Pass rafforzato diventa obbligatorio anche gli atleti impegnati in competizioni sportive di squadra, pena l’impossibilità di svolgere la propria attività; mentre, gli atleti impegnati in discipline individuali avranno l’obbligo di mostrare la certificazione verde rafforzata solo per poter accedere agli impianti.
Si ricorda che l’obbligo di controllare il possesso delle certificazioni verdi incombe sui i titolari o i gestori dei servizi e delle attività, i quali hanno anche l’obbligo del tracciamento di tutte le persone che a diverso titolo accedono alle strutture.
3 – Obbligo per gli impianti sciistici
Infine, tra le novità previste è da segnalare anche che, a partire dal 10 gennaio 2022, fino alla cessazione dello stato di emergenza, l’accesso agli impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici, è consentita soltanto ai possessori di Green Pass “rafforzato”.
Anche la violazione di tale prescrizione può comportare, oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, la chiusura dell’attività da uno a dieci giorni.
Avv. Marco Banchieri (marcobanchieri@studiolegalebst.com) Avv. Francesco Boccia (avvocato.bocciafrancesco@gmail.com) Avv. Roberto Dalle Nogare (avv.dallenogare@gmail.com) Avv. Tommaso Tartarini (tommasotartarini@studiolegalebst.com)
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