Sabato 28 ottobre alle ore 19:00 Adiacenze inaugura PANDŌN, mostra di Simone Gheduzzi in collaborazione con l’Associazione Culturale Lasantabarbara.
PANDŌN INAUGURAZIONE: sabato 28 ottobre 2017 | ore 19.00 ARTISTA: Simone Gheduzzi PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON: Lasantabarbara SEDE: Adiacenze_Vicolo Spirito Santo 1/B_Bologna PERIODO: 28 ottobre – 18 novembre 2017 ORARI: dal martedì al sabato 11.00-13.00 e 16.00-20.00 INFO: 3335463796 – 3473626448 – info@adiacenze.it – www.adiacenze.it
Sabato 28 ottobre alle ore 19:00 Adiacenze inaugura PANDŌ N, mostra di Simone Gheduzzi in collaborazione con l’Associazione Culturale Lasantabarbara. È possibile trasporre la poesia in materia, in arte e architettura? Quale forma bisogna dare alla materia per poter rappresentare il testo poetico? Da questi due quesiti inizia il percorso concettuale di PANDŌ N, mostra attraverso la quale Simone Gheduzzi traspone in visione e percezione tattile, visiva e uditiva i tentativi poetici del suo maestro e padre spirituale Emilio Rebecchi. Nell’idea di celebrare le “verità” e le “lezioni” del poeta, Gheduzzi trasporta le parole che compongono la sua eredità in “pietra” assicurando loro una esistenza che vada oltre la temporalità della vita. La difficoltà essenziale di un discepolo che vuole perpetrare nel tempo e far sì che qualcosa divenga immortale, è quella di mantenerne ogni piccola sensazione data dalle “verità” che gli vengono “insegnate”. Attraverso le opere installate nelle due sale di Adiacenze, Gheduzzi traspone l’essenzialità delle parole della sua guida, del suo maestro, rarefacendo il più possibile la materia per avvicinarla all’immaterialità della parola. E qui avviene l’innesto con le forme geometriche primarie che si trovano di base in qualsiasi costruzione e che nel tempo si sono caricate di una elevata valenza simbolica: la linea, il cerchio, il triangolo, il quadrato, la croce e la spirale. L’insieme di queste figure geometriche in questo caso definite “glifi”, non portano alla formazione di un nuovo alfabeto, ma a uno stadio intermedio tra il linguaggio verbale e le forme della materia: è il risultato di un processo di astrazione delle forme nel tentativo di avvicinarsi allo status delle lingue verbali e permetterne una traduzione. Questo insieme di glifi non è un alfabeto in quanto non è legato a un sistema, ma è una lingua di passaggio che dalla materia porta alla parola. All’interno degli spazi di Adiacenze, verrà installato una sorta di stargate, una struttura di attraversamento, il PANDŌ N dal quale prende il nome la mostra. I glifi sono quindi le coordinate di attraversamento per arrivare al testo poetico e ogni combinazione apre l’accesso a un differente testo. Attraverso PANDŌN Simone Gheduzzi ci trasporta dall’effimero alla materia e dalla materia all’effimero attraverso un ponte tra pensiero verbale e la sua trasposizione in installazione scultorea, visiva e sonora.
Vinyasa Yoga Bologna 25 novembre – 26 novembre Masterclass di Prana Vinyasa Yoga con Marion Inderst
Siamo molto felici di proporvi per la prima volta a Bologna una full immersion di Prana Vinyasa Flow il week end del 25 e 26 novembre con Marion Inderst, insegnante che pratica e insegna Prana Vinyasa Yoga con grande passione a livello nazionale e internazionale e assiste i suoi insegnanti tra cui Shiva Rea da tanti anni. Le lezioni di Marion sono sempre come un viaggio verso se stessi dove si tratta principalmente di applicare la profonda saggezza della filosofia dello Yoga alla nostra vita in modo di energetizzare corpo e spirito. Le sue lezioni sono sempre accompagnati da bella musica e ogni volta é un’esperienza, un viaggio interiore molto speciale
Che Cosa è il metodo Prana Vinyasa Flow di Shiva Rea? Prana Vinyasa Yoga é un’evoluzione di Vinyasa Yoga sviluppato da Shiva Rea, una conosciuta Yogini a livello internazionale. Basato sugli insegnamenti di Krishnamacharya, il fondatore di Vinyasa Yoga integriamo nel Prana Vinyasa Yoga la tradizione di Tantra, Ayurveda e Bhakti, permettendoci di percepire il mondo con la nostra propria forza e creativitá. Sequenze creative e fluide nel flusso del Vinyasa evocano la vita nelle Asana (posture yogiche) e portano armonia nel nostro essere. È un modo per dissolvere vecchi modi di pensare, essere e vivere per poter ristabilire il flusso naturale della nostra intelligenza spontanea. Nel Prana Vinyasa Yoga vogliamo coltivare la nostra forza interiore ed esteriore per connetterci con noi stessi e con il ritmo primordiale della vita.
Durante il week end, Marion guiderà 2 master class che si potranno frequentare per sessioni singole oppure per intero.
SABATO POMERIGGIO
Navigare sull’onda di Prana Vinyasa – dalle 15h30 alle 18h00: In Prana Flow, Vinyasa é un ciclo ritmico, come un’onda che porta con se un enorme flusso di energia. Se riusciamo a riconoscere questi cicli nel nostro respiro, nel vinyasa e nella vita esperimenteremo la forza trasformativa dello yoga. In questa masterclass esploreremo i benefici del flow con delle sequenze di Vinyasa dinamiche e creative. Vieni a scoprire come riesci a portare questo flow, il flusso creativo di Pranashakti nella tua vita e vedrai come tutto il tuo mondo si trasforma. Aperto a tutti i livelli – Durata della pratica: 2,5 ore
DOMENICA POMERIGGIO
Accendi la magia nel cuore – dalle 13h30 alle 15h30: Yoga é una danza degli opposti, una sintesi tra la mente universale e quella individuale. Nel Prana Vinyasa Yoga dedichiamo la pratica a questa preziosa esperienza dove ci connettiamo con la saggezza intuitiva per espandere il flusso dell’energia e risvegliare il corpo sottile. Assieme apriremo il cuore con una pratica dolce e sottile. Il flusso dell’energia collettiva ti consentirá di abbattere le mura che hai costruito negli anni precendeti. Ora é giunto il momento per trasformare la tua vita! Aperto a tutti i livelli – Durata della pratica: 2 ore
Marion è un’ apassionata yogini ed istruttrice di Prana Vinyasa Yoga. Attualmente vive e insegna a Merano, dove condivide il suo amore e le sue esperienze con i suoi alunni. Negli ultimi anni ha viaggiato tantissimo per approfondire i suoi studi sullo Yoga, Tantra, Ayurveda e Bhakti e con grande entusiasmo si dedica allo studio di Prana Vinyasa Yoga, un’evoluzione di Vinyasa Yoga sviluppato da Shiva Rea, un personaggio molto conosciuto nel mondo dello Yoga. Oltre agli studi delle filosofie dell’est si è dedicata agli studi su vari massaggi come il massaggio Thai Yoga e il massaggio Lomi Lomi Nui. ♥ Ultimamente gira anche molto in Italia e altri paesi per offrire dei workshop o teacher trainings.
Le iscrizioni sono aperte, mandateci un messaggio in privato ! Namaste
Corsi di Danzayoga Ass. Cult. il Volo 27 ottobre 2017 – 22 giugno 2018
Questa pagina è stata creata in occasione dell’apertura dei corsi di Danzayoga presso associazione culturale il Volo. I corsi si terranno a partire dal 27/10 ogni venerdì dalle 12,45 alle 14,00 e mercoledì dalle 19,30 alle 21,00. Oltre a rivestire una funzione promozionale, la seguente pagina vuole essere però uno spunto per le persone le quali volessero arricchirla di riflessiponi, immagini, video, musiche che secondo loro richiamino il tema dell’unità o degli opposti che si unificano o della bellezza. Quindi praticamente di ogni cosa di cui si possa trovare e rendere l’idea di connessione. In questa accezione anche l’umorismo qui trova casa.
A Vicolo Balocchi, il 31 ottobre 2017, aspettiamo i vostri bambini per la festa più mostruosa di sempre!!! – Tanti giochi, trucchi, travestimenti e divertimento!
HALLOWEEN – UNA FESTA “MOSTRUOSA” A VICOLO BALOCCHI!
A Vicolo Balocchi
il 31 ottobre 2017
aspettiamo i vostri bambini per la festa più mostruosa di sempre!!!
Tanti giochi, trucchi, travestimenti e divertimento!
31 OTTOBRE DALLE 17.00 ALLE 19.00 A VICOLO BALOCCHI – VIA GORKI 10!
TELLING STORIES – venerdì 27 ottobre 2016 – La Cultura Non Si Mangia presenta “Telling Arts”, rassegna artistica al Telling Stories APS, spazio in Via Borgo di S.Pietro 99/N che sarà dedicato a live musicali, esposizioni di arti visive, …
La Cultura Non Si Mangia presenta “Telling Arts”, rassegna artistica al Telling Stories APS, spazio in Via Borgo di S.Pietro 99/N che sarà dedicato a live musicali, esposizioni di arti visive, presentazioni di progetti artistici, performance, proiezioni di cortometraggi e quant’altro.
Si riprende con: 19:30 Aperitivo con djset e inaugurazione della mostra di street photography “Umano troppo umano” di Alberto Poce, che sarà presente al Telling Stories fino a Venerdì 27 Ottobre. “Tratterò foto a sfondo sociale. Far cadere la maschera, andare dietro le quinte, levare il palcoscenico. L’uomo come attore che interpreta se stesso. Puro, senza aggiustamenti. Grezzo e poco accorto, spoglio di giudizi e talismani. Un animale nel suo habitat.
21:00 52-Hearts Whale (Experimental/noise live set)
22:00 YOG’TZE (Dream noise live set) YOG’TZE è il progetto solista di Maurizio Cavaliere, dall’elevato coefficiente noise e psichedelico, figlio di un sound elettronico disintegrato dall’uso massiccio di delay e distorsori. Ha finora pubblicato gli ep “Sides” (2015) e “Bootleg” (2017), oltre al singolo “Ratafiamm (shgz edit)” (2016).
Al termine della rassegna siete tutti invitati a rimanere per bere ottimi cocktail, birra e vino. Il locale offre un tavolo da ping pong e un tavolo da biliardo per continuare la serata in compagnia fino a tarda notte!
L’inggresso è gratuito, sarà inoltre possibile lasciare un contributo “up to you” per le attività artistiche del collettivo.
CSC VILLA DI MERIDIANA – VIA ISONZO, 53 – CASALECCHIO DI RENO
Inauguriamo il primo dei due spettacoli “Extra” (l’altro sarà con Marco Della Noce, il 3 marzo 2018) con il grandissimo SERGIO SGRILLI e il suo spettacolo 20 IN POPPA.
Tanta Musica e Comicità in uno spettacolo unico, davvero completo e straordinariamente coinvolgente per una serata da raccontare! “20 in poppa” è lo show celebrativo dei 20 anni di carriera di uno dei senatori di Zelig, una sorta di Bignami di quasi tutto ciò che è e ha fatto Sgrilli comico. Ma oltre al comico, sul palco, ritroviamo anche lo Sgrilli interprete, musicista, cantautore, attore, autore, narratore; come ama definirsi lui: Mente Pensante!
Dalle origini in una spiaggia della Maremma Toscana, ai primi concerti come musicista-cantante che colorava con battute ed aneddoti, fino ad arrivare ai veri monologhi da comico dove l’attore racconta e si racconta. E ancora: i viaggi, le collaborazioni, stralci di vecchi e nuovi spettacoli, i pezzi più popolari fatti in tv, i tentativi di andare al Festival di Sanremo e qualche canzone del suo ultimo disco “Dieci Venti d’Amore”.
“20 in Poppa” è uno spettacolo interattivo, mutevole e con diversi piani di lettura che riesce a trascinare lo spettatore e ad instaurare con lui un rapporto diretto, dialettico, entusiasmante.
Biglietto unico* € 25,00 E’ possibile assistere anche solo allo spettacolo con consumazione obbligatoria. Il prezzo di ingresso non comprende aperitivi, caffè e liquori. * Solo per i ComiCibando EXTRA il prezzo è unificato a € 25,00. Il resto della programmazione è, come sempre, a € 20,00 (adulti) e € 12,00 (ragazzi).
MENU’ DELLA SERATA
GRIGLIATINA DI VERDURE ARROSTO IN SALSA CREMOLADE CON PATATE AL FORNO DOLCE BEVANDE COMPRESE (acqua e vino)
APERTURA ORE 20:30
APERITIVI DALLE ORE 20:00 (NON COMPRESI NELLA CENA) SPETTACOLO ORE 22:00 CIRCA
Centro Vaikuntha Sabato 28 Ottobre “Il potere della Meditazione”
Sabato 28 Ottobre dalle ore 17:30
Canti, Danze e Conferenza a cura di:
Harold Conley – Shriman Trai Prabhu
Al termine – Cena Veg a offerta libera
Può la Meditazione risolvere i nostri problemi? La luce degli insegnamenti senza tempo dei Veda ci aiuta a comprendere come il potenziale della pratica meditativa, riconnettendoci all’intima natura del nostro vero sé, può offrire soluzioni pratiche e concrete ad ogni problema, sul piano individuale e sociale.
Associazione micro _BO – giovedì 26 ottobre 2017 – Contaminazioni di genere e sperimentazioni dal vivo, live visuals e jam session tutti i giovedì di ottobre al #LOFT Kinodromo in collaborazione con Associazione micro_BO.
Associazione micro _BO giovedì 26 ottobre 2017 LOFT Session • Les Ravageurs
LOFT SESSION, Il giovedì di musica visionaria
Contaminazioni di genere e sperimentazioni dal vivo, live visuals e jam session tutti i giovedì di ottobre al #LOFT Kinodromo in collaborazione con Associazione micro_BO.
Dedicato a Jean-Henri Fabre, studioso ed entomologo francese Voi sventrate gli Animali e io li studio vivi. Voi ne fate oggetto di orrore ed io li faccio amare. Voi lavorate in un laboratorio di torture ed io osservo, sotto il cielo azzurro al canto dei grilli e delle cicale. Voi sottomettete ai reattivi il protoplasma e le cellule, io studio l’istinto in tutte le sue manifestazioni. Voi scrutate la morte ed io analizzo la vita. (Jean-Henri Fabre) Edoardo Marraffa e Nicola Guazzaloca propongono una performance musicale ispirata alle ricerche di Jean-Henri Fabre, padre dell’entomologia moderna. L’interazione degli organismi viventi, tra loro e con l’ambiente che li ospita, avviene secondo precisi codici rituali che costituiscono un vasto insieme di dinamiche e relazioni, qui tradotte musicalmente attraverso l’improvvisazione e l’ideazione di strutture compositive. Jean-Henri Casimir Fabre nacque in una famiglia molto povera e studiò quasi esclusivamente da autodidatta, ottenendo tuttavia numerosi riconoscimenti e la stima del mondo accademico, divenendo un riferimento imprescindibile per le generazioni a venire. Le sue scoperte ispirarono alcuni degli ultimi lavori di Charles Darwin, che definiva Fabre “un’osservatore inimitabile”.
PROGRAMMA: ore 21.00 >> Apertura ore 21.30 >> Inizio LIVE
Visuals by Livjanski Davinski Direzione musicale by Associazione micro_BO Thanks to Lidija Rabrenović for the logo
Entrata libera con tessera AICS 2017/2018
✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺✺ Kinodromo è un HUB per l’industria creativa audiovisiva con sede a Bologna: un luogo di connessione che mette spazi, strumenti, servizi, saperi a disposizione di tutta la comunità.
KINODROMO – venerdì 27 ottobre 2017 – Dopo il successo della data del 31 marzo e di quella del 28 aprile, #Kinodromo è lieto di annunciare che Stand-up Comedy Show è diventato appuntamento mensile fisso, con cadenza regolare ogni ultimo venerdì del mese.
KINODROMO venerdì 27 ottobre 2017 Stand-up Comedy Show Live @LOFT Kinodromo
Stand-up Comedy Show Live @ LOFT Kinodromo Venerdì 27 ottobre dalle ore 21:00
Dopo il successo della data del 31 marzo (https://youtu.be/egD2QLQpbZE) e di quella del 28 aprile (https://youtu.be/UJHmL6UEI6k), #Kinodromo è lieto di annunciare che Stand-up Comedy Show è diventato appuntamento mensile fisso, con cadenza regolare ogni ultimo venerdì del mese. Per questa prima puntata della nuova stagione, quattro giovani comici di cui abbiamo già fatto la conoscenza si esibiranno sul palco del #LOFT interpretando monologhi scritti da loro stessi.
La comicità proposta è la stand-up, ovvero un monologhista solo sul palco che interagisce col pubblico in totale assenza della quarta parete. I temi affrontati vanno dal politico al sociale fino alla cultura pop e sono i classici temi della satira. Politica, sesso, religione e morte sono affrontati senza censure e inibizioni, con un linguaggio spesso diretto e politicamente scorretto. Il tutto nel solco della migliore tradizione americana e inglese, che vede tra i più famosi esponenti comedian come George Carlin, Bill Hicks, Louis CK, Chris Rock, Eddie Murphy, Robin Williams, David Letterman e, ovviamente, Woody Allen.
Per contenuti e linguaggio è consigliata la presenza di un pubblico maturo. Lo spettacolo inizia alle ore 21:00. Entrata libera con tessera AICS 2017.
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LOFT Kinodromo è l’HUB per l’industria creativa audiovisiva dell’associazione Kinodromo: un luogo di connessione che mette spazi, strumenti, servizi, saperi a disposizione di tutta la comunità.
STUDIO 54 – sabato 28 ottobre 2017 – The city of Bologna (BOLO for locals) has been always a crucial junction for the underground music scene in Italy. …
STUDIO 54 sabato 28 ottobre 2017 BoloRep at Studio54
The city of Bologna (BOLO for locals) has been always a crucial junction for the underground music scene in Italy. Over the last few years a small group of bad boys has started to fill the streets with a distinctive and modern interpretation of house music. We are here to represent that sound.
KINKI – sabato 28 ottobre 2017 – Uncode. ha deciso di dimostrare il valore del mestiere del DJing attraverso due talenti italiani fra i più interessanti e talentuosi sulla scena: Francesco Del Garda e Domenico Rosa.
KINKI sabato 28 ottobre 2017 Francesco Del Garda + Domenico Rosa at Uncode.
Uncode. Societal Winter Season
Negli ultimi 20 anni circa mezzo milione di italiani di età compresa tra i 18 e i 39 anni si sono trasferiti all’estero, soprattutto nei paesi dell’Unione Europea più economicamente dinamici. Non sorprende che per molti giovani l’emigrazione sembra un’opzione migliore rispetto alla disoccupazione o alla sottoccupazione a casa. Più di 100.000 italiani hanno scelto di trasferirsi in un nuovo paese nel 2015, un aumento del 6,2 per cento rispetto all’anno precedente. Poi, il tasso di disoccupazione dell’Italia ha registrato una lieve flessione nel febbraio 2017, con una caduta particolarmente significativa del numero di giovani senza lavoro, che ha raggiunto il suo livello più basso dal 2012. Piccoli passi possono anche essere fatti sostenendo gli artisti locali, per i quali l’accesso alla forza lavoro è più ostico rispetto ad altri professionisti, a causa delle difficoltà di esibirsi, emergere e raggiungere un pubblico – in un’industria musicale recentemente malata. Noi vorremmo sfidare lo scetticismo generale, aprendo le nostre menti e le porte ai giovani, che hanno molto da dire e che rappresentano il futuro della musica.
Uncode. ha deciso di dimostrare il valore del mestiere del DJing attraverso due talenti italiani fra i più interessanti e talentuosi sulla scena: Francesco Del Garda e Domenico Rosa. I due artisti si alterneranno alla console del KINKI CLUB Bologna aggiungendo un altro fondamentale tassello alla storia di un locale che non ha bisogno di presentazioni.
Francesco Del Garda [Timeless] Domenico Rosa [Imprints Records] + Marco Guidi Giuseppe Russo
Privè: Ammo Gene Melino Afterman
KINKI CLUB Via Zamboni 1, Bologna
Scarica UGO e ottieni il tuo premio! CLICCA QUI → ugo.srl/e/1Hh → condividi il nostro evento tramite UGO → ottieni subito una RIDUZIONE DRINK e per le donne un INGRESSO OMAGGIO!
P.S. Potresti anche vincere un ingresso omaggio! #escoconugo
ALCHEMICA MUSIC CLUB – sabato 28 ottobre 2017 – Unica data italiana per la più vecchia gothic metal band della Corea del Sud, tornata in attività per festeggiare il decennale del album omonimo.
ALCHEMICA MUSIC CLUB sabato 28 ottobre 2017 A doom – Elyne – Prospective
A doom Elyne Prospective
A doom
Unica data italiana per la più vecchia gothic metal band della Corea del Sud, tornata in attività per festeggiare il decennale del album omonimo. Il leader Pain, voce e chitarra, suonerà per la prima volta fuori dall’Asia i pezzi di A doom accompagnato da Gabriele Quaranta (Led by Vajra), Davide Laugelli (Disease Illusion, Heller Schein, Legion Massacre) Francesco Massimiliani (Heller Schein, D3th0n), Paolo Massimiliani (Heller Schein, Malevic). http://www.adoom.com/ https://www.youtube.com/watch?v=6-FlfD5_3JU
Ingresso riservato ai Soci AICS Contributo alla serata 5 euro
Ingresso riservato ai soci AICS [Tessera AICS valida anche al FreakOut Club, Locomotiv Club, Link e su tutto il territorio nazionale]. Fare domanda d’iscrizione ad ALCHEMICA CLUB è possibile online al seguente link: http://www.alchemicaclub.com/tesseramento La tessera ha validità dal 1 settembre 2017 al 31 agosto 2018.
Se si è in possesso di una tessera AICS rilasciata da ALCHEMICA CLUB, ma scaduta ci si potrà recare direttamente all’ingresso della nostra struttura per il rinnovo. La domanda di affiliazione dovrà essere presentata solo dopo aver preso visione e condiviso lo statuto associativo ALCHEMICA CLUB è in via dei Lapidari 8/b, Bologna
www.alchemicaclub.com
Come raggiungerci:
IN AUTO Alchemica dispone di ampio parcheggio. Per raggiungerci in auto dai rami autostradali A1/A14 è possibile immettersi nella tangenziale di Bologna e utilizzare una delle seguenti uscite: Tangenziale – Uscita 5: procedere in direzione Castelmaggiore su Via Cristoforo Colombo. Al primo semaforo imboccare a destra Via dei Terraioli, percorrerla fino in fondo e svoltare a sinistra in Via dei Lapidari. Tangenziale – Uscita 6: procedere in direzione Castelmaggiore su Via di Corticella per 700m. Svoltare a sinistra per Via Roncaglio. Percorrendola fino in fondo troverete Alchemica di fronte a voi.
IN AUTOBUS Alchemica è facilmente raggiungibile dalle fermate Lapidari e Roncaglio. Lapidari: autobus 11C e 67. Roncaglio: autobus 27A, 27B, 97 e 98. Autobus notturni: Roncaglio: autobus 62
IN BICICLETTA Grazie alla pista ciclabile che dalla Stazione Centrale conduce a via Roncaglio, si può raggiungere comodamente la struttura anche in bicicletta.
IN TRENO Dalla Stazione Centrale svoltare a sinistra su Viale Pietramellara e raggiungere l’Autostazione. Prendere la linea autobus 11C in direzione Rotonda Giardini e scendere alla fermata Lapidari. Proseguire a piedi per 100 m, la struttura si troverà alla vostra sinistra. Sempre dall’autostazione siamo raggiungibili anche dalle linee autobus 27A, 27B in direzione Corticella, scendendo alla fermata Roncaglio. Percorrendo via Roncaglio fino all’incrocio con via dell’Arcoveggio troverete Alchemica davanti a voi.
LOCOMOTIV CLUB – sabato 28 ottobre 2017 – Due giganti. E’ facile sottovalutare l’importanza di Matt Black e Jonathan More per la musica contemporanea (limitativo infatti parlare solo di quella elettronica).
LOCOMOTIV CLUB sabato 28 ottobre 2017 Coldcut live at Express Festival | Locomotiv Club
COLDCUT live aftershow con MADKID & KATZUMA aka DEDA djset _________________________________________
> apertura porte ore 21:30 > inizio live ore 22:30 > ingresso 15€ > tessera AICS obbligatoria (8€) _________________________________________
Due giganti. E’ facile sottovalutare l’importanza di Matt Black e Jonathan More per la musica contemporanea (limitativo infatti parlare solo di quella elettronica). Ma da quando i due, più di trent’anni fa, decisero di unire le forze per dare la vita al progetto Coldcut più volte nell’arco di questi tre decenni si sono dimostrati dei veri e propri “game changer”. Lo sono stati ancora agli esordi, con quel remix di “Paid In Full” di Eric B & Rakim assolutamente geniale e pionieristico che ha il merito di aver consacrato – grazie al suo enorme successo – la dj culture in Europa, col suo uso strepitoso e visionario dei campionamenti, del taglia&cuci sonoro. Lo sono stati quando hanno dato vita al radio show Solid Steel, ancora adesso un inconfondibile marchio di qualità per tutto ciò che è avventura in musica. Lo sono stati quando hanno portati l’interazione tra video e musica a livelli mai visti prima costruendo assieme al collettivo di sviluppatori Camart – il software VJAMM (anno 1997: ben prima che software e digitale diventassero un ambiente comune e alla portata di tutti). Ma l’avventura che meglio racconta Black e More è quella targata Ninja Tune: label fieramente indipendente creata dai due nel 1990 per avere una piattaforma su cui esercitarsi stando lontani da ogni condizionamento delle major; a distanza di tutti questi anni, ancora oggi una delle etichette discografiche più riconoscibili e qualitative in circolazione, con uno spettro sonoro che parte dall’hip hop ma può estendersi fino alla house da un lato e fino al cantautorato elegante dall’altro, percorrendo spesso le strade del jazz, del funk e del soul. Una label a cui i Coldcut hanno dato vita rinunciando alle sirene e alle offerte contrattuali del mainstream (a fine anni ’80, erano considerati vere superstar mondiali della pratica del remix), soprattutto una label che ha scoperto una serie incredibile di talenti (da Amon Tobin a Fink, da Kid Koala a Cinematic Orchestra, da Bonobo a Roots Manuva, ma l’elenco potrebbe andare avanti a lungo). In tutto questo, hanno avuto modo di portare avanti anche una discografia dalle uscite rare ma sempre di altissimo profilo (ad esempio “Let Us Play”, anno 1997, o “Sound Mirrors” del 2006, ma anche la recente collaborazione con On U Sound “Outside The Echo Chamber”), così come delle apparizioni live o anche da semplici dj dove sempre e comunque la regola era, ed è, non adeguarsi alla routine ma saper fare un passo in più, saper offrire la vertigine del divertimento e della sorpresa. Tutto questo sempre con un sorridente understatement, senza nessuna ansia di protagonismo, senza nessuna necessità di vendersi come stelle mediatiche o come geni della musica. Ma quest’ultima cosa, fatti nudi e crudi alla mano, lo sono. Poche persone hanno “disegnato” in modo così incisivo la musica della club culture degli ultimi trent’anni e, di conseguenza, la musica tutta.
||| EXPRESS FESTIVAL |||
Express è un festival nato nel 2007 in contemporanea con l’apertura del Locomotiv. L’obiettivo del festival è selezionare in una rassegna annuale una serie concerti dall’alto profilo qualitativo e dal respiro internazionale. Quest’anno, per celebrare il decennale del Locomotiv e del festival, la rassegna si svilupperà simbolicamente in 10 appuntamenti: Tycho, Coldcut, Carla Dal Forno, Lamb, !!! (Chk Chk Chk), Fujiya & Miyagi, Zola Jesus, Arto Lindsay, Lali Puna, Liars.
Express ha in precedenza ospitato (in varie locations a Bologna): Savages, Bombino, Sunn O ))) , Jamie Lidell, FourTet, Caribou, Anna Calvi, Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra, These New Puritans, Wild Beasts, James Blake, Bombino, Omar Souleyman, Mulatu Astatke, Tortoise, Psychic Tv e Women.
LO STERLINO – Un secolo di sport a Bologna – di Claudio Evangelisti + foto
il nome Sterlino deriva da Starlèn, nome dialettale del Regolo crestato
LO STERLINO Un secolo di sport a Bologna
1913 inaugurazione dello Sterlino Dopo i Prati di Caprara ed il campo della Cesoia, lo Sterlino è stato il terzo campo da gioco del Bologna Football Club e ne ha ospitato 14 memorabili stagioni. Costretto all’abbandono del “catino” (così denominato perchè in caso di pioggia si trasformava in un acquitrino) della Cesoia, l’eccentrico presidente del Bologna Rodolfo Minelli, individuò la zona dove sarebbe sorto il nuovo stadio dei rossoblu: poco fuori porta Santo Stefano e sottostante la villa dei principi Hercolani. Precisamente, lo stadio Sterlino sorgeva in località Ragno, in via Toscana 79, l’attuale via Murri. Il nuovo campo di gioco del Bologna F.C. fu inaugurato in pompa magna, il 30 novembre 1913 con un appassionato discorso del poeta e tifoso Giuseppe Lipparini. Lo stadio venne inaugurato al modo delle navi, con tanto di bottiglia di champagne infranta su un palo della porta dalla madrina della manifestazione, la signora Sbarberi, mentre Bologna e Brescia, le due formazioni in procinto di affrontarsi, lanciavano al cielo un triplice hurrà. Alle 14, quando Giuseppe Lipparini, cominciò a parlare, tutto il recinto del campo nereggiava di spettatori e l’ampia tribuna era letteralmente gremita di folla elegante, con una larghissima rappresentanza del sesso gentile. Alla chiusura del discorso, il poeta felsineo, volle ricordare uno scritto di Teodoro Roosevelt, con le sue testuali parole:: “Nella vita, come nel gioco del foot-ball, la massima da seguire è questa: Picchiare sodo; non giocare mai falso e non schivarsi; ma picchiare sodo.”
Un campo in salita! Il campo si trovava lungo il pendio che scendeva dalla villa dei principi Hercolani. L’unico inconveniente era dato dalla leggera inclinazione del terreno: fra le due porte, c’era un dislivello di oltre un metro. Questo difetto del campo fu furbescamente utilizzato a vantaggio del Bologna F.C. che al lancio della monetina, preferì sempre utilizzare la metà campo in salita nel primo tempo, per poi utilizzare la parte in discesa quando gli avversari erano più stanchi. Con la conquista del primo scudetto (e le due finali di Lega Nord del 1920-21 e del 1923-24), il Bologna era ormai diventato una grande squadra. La folla dei supporters cresceva anno dopo anno. Nel primo dopoguerra il Bologna giocò in totale allo Sterlino 85 partite di campionato, con un ruolino strepitoso: 72 vinte, 10 pareggiate e solo 3 perdute. Il che alimentò la fama del “Mitico Sterlino”, dal quale in 14 anni solo cinque volte il Bologna uscì sconfitto in incontri di campionato. Inoltre in un’amichevole giocata il 26 dicembre 1920 il Bologna sconfisse 3-0 il Real Madrid.
1919 L’avveniristica ricostruzione dopo la prima guerra mondiale Quando finalmente, nel 1918, la follia della guerra si arrestò, la situazione del club e dello Sterlino era a dir poco disastrosa. Il terreno era in condizioni precarie, la tribuna era crollata, scomparso lo steccato in legno che delimitava il terreno di gioco. Il vecchio presidente, Rodolfo Minelli, si fece da parte, l’organismo societario venne ampliato e alla sua guida si impose Cesare Medica, genovese, industriale del caffè con interessi nel ramo alberghiero e della ristorazione, nonché degli spettacoli (di sua proprietà il cinema-teatro di via Monte Grappa che porta il suo nome). Medica volle fare le cose in grande stile, senza badare a spese: sventato lo sfratto, venne allestita una complessa operazione finanziaria, con la costituzione, l’8 novembre 1919, di una società cooperativa: “Bologna Sportiva”. Fu una vera e propria anticipazione dell’azionariato popolare – chiunque poteva acquistare azioni [massimo 500] con garanzia di ottenerne un dividendo periodico – e consentì l’acquisto in proprietà dell’impianto, dopodiché se ne avviò la ricostruzione. Nel giro di poco più di un anno, lo stadio fu completamente ricostruito. La nuova tribuna, molto più ampia della precedente, fu realizzata, su progetto dell’ingegner Baulina, completamente in cemento armato e con tanto di terrazza pensile, la prima assoluta in Italia. Due anni dopo, nel 1921, il campo fu intitolato ad Angelo Badini, capitano, fuoriclasse e prima bandiera del Bologna F.C. Nello stesso anno venne aggiunta una gradinata popolare (scoperta, sull’altro lato lungo del campo di gioco), interamente in cemento armato, capace di accogliere diverse migliaia di spettatori.
Lo stile architettonico Da un punto di vista architettonico, l’impianto dello Sterlino era uno dei più sfarzosi dell’epoca: l’ingresso al campo di gioco, posto sulla via Toscana, era maestoso, con due enormi colonne bianche a sorreggere dieci grandi lettere rossoblu che componevano la scritta: Bologna F.B.C. (Bologna Foot-Ball Club). La tribuna, in stile tardo Liberty, con il suo elegante colonnato e la terrazza pensile – che consentiva a una parte di pubblico di godersi la partita da una postazione privilegiata -, era architettonicamente un unicum nel panorama degli stadi per il football dell’epoca. Un particolare curioso della terrazza pensile era che, nelle giornate più assolate, poteva disporre di un velarium che proteggeva gli spettatori dalla canicola.
1927-1928 Dal calcio al Rugby L’otto maggio 1927, il Bologna F.C. disputò la sua ultima partita al glorioso Sterlino: fu una vittoria netta, 3-0 all’Internazionale, con rete di Pozzi, e doppietta di Bernardo Perin. Fu un bel congedo per lo Sterlino, un omaggio ad uno stadio che aveva vissuto mille battaglie sportive ed era entrato nel cuore degli sportivi bolognesi. Leandro Arpinati, podestà di Bologna, da sempre vicino alle sorti della squadra rossoblu e che ideò La Bologna Sportiva (riunendo il meglio dello sport bolognese), da tempo pensava ad un nuovo grande stadio per il Bologna F.C. Il 12 giugno 1925, alla presenza di Sua Maestà il re Vittorio Emanuele III, venne posata la prima pietra dello Stadio Littoriale, situato ai piedi del Santuario della Madonna di San Luca. Nel 1928, allo Sterlino nasce la squadra di Rugby più antica d’Italia: il nucleo originario del Bologna Rugby vide la luce quando Livio Luigi Tedeschi, dirigente sportivo appassionato di atletica pesante e arti marziali formalizzò la nascita di una formazione rugbistica facente parte dell’organizzazione “Bologna Sportiva” che includeva anche l’omonimo club calcistico. I primi rugbisti erano muscolosi lottatori della Sempre Avanti! e atleti della Virtus. Giuseppe Tognetti prestigiosa firma del Rugby italiano così ricorda quel periodo: “Poca tecnica, molto vigore fisico e soprattutto molta disinvoltura. Dove non arrivava la classe subentravano alcune doppie ancate e qualche colpo segreto che facevano schizzare gli avversari come noccioli di ciliegia.”
1945 Il Bologna FC ricomincia dallo Sterlino Sono in pochi a sapere che nel 1945 il Bologna F.C. del dopoguerra, ricominciò l’attività agonistica sul campo dello Sterlino. Lo Stadio (non più Littoriale) fu risparmiato dai bombardamenti, ma fu utilizzato prima dai tedeschi e poi dagli alleati come deposito militare. Molti locali furono inoltre trasformati in abitazioni di fortuna per i tanti bolognesi che avevano perduto la casa a causa dei massicci bombardamenti che colpirono la città tra il luglio del 1943 e l’aprile del 1945. La prima partita fu arbitrata da un militare e fu preceduta dalle cornamuse scozzesi.
1972 L’impianto sportivo dello Sterlino Nel 1969 lo Sterlino venne demolito. Un pezzo di storia gloriosissima della città di Bologna sparì per sempre. Al suo posto, nel 1972, venne edificato il Centro Sportivo Sterlino, intitolato allo storico presidente del CONI Giulio Onesti, una struttura polisportiva che occupa l’intera area che fu dello stadio (20.000 m²), e che comprende una piscina da 25 metri coperta omologata per la pallanuoto con tribuna da 300 posti, dove ha sede la Rari Nantes Bologna, la società di pallanuoto più antica di Bologna, fondata nel 1946. Inoltre il Centro Sportivo Sterlino era dotato dell’unica vasca da 50 metri della città, (nel 2016 è stata finalmente inaugurata la nuova piscina olimpica della Stadio Comunale), di una palestra attrezzata come centro di alta specializzazione per la ginnastica artistica e di una pista di atletica a 4 corsie di 50 metri. Le piscine dello Sterlino sono state gestite dall’AICS di Bologna per oltre 20 anni. Nel 2014, sono state acquistate dal Comune di Bologna, che le ha date in gestione ad una Associazione Temporanea d’Impresa costituita dai principali Enti sportivi di nuoto. Attualmente la conduzione operativa dell’impianto è stata affidata alla 2000 Service srl, società di riferimento dell’AICS e di alcune sue associazioni sportive. Più volte minacciato di chiusura e grazie anche all’intervento del comune di Bologna, l’impianto dello Sterlino rimane probabilmente il più bello della città.
“Il Piano del lavoro di Giuseppe Di Vittorio 1949-1950” – Dopo la guerra, una proposta pe ril lavoro, tra economia e risanamento ambientale L’iniziativa sviluppa nella mattinata gli aspetti storici e sociali che furono da contesto alla progettazione da parte della CGIL di Giuseppe Di Vittorio del Piano del lavoro. Nella mattinata un video curato dall’archivio Paolo Pedrelli di Bologna illustrerà con spezzoni originali il periodo e in particolare le piene del fiume PO che interessarono particolarmente il delta padano, l’area della Romagna e Bologna. Saremo riportati indietro agli anni 50 e al successivo sforzo del sindacato di essere parte, nella ricostruzione post-bellica, anche della tutela ambientale e della prevenzione dei disastri. Il tema scelto rientra nella progettazione e nella programmazione della 14^ edizione della Festa internazionale della Storia che ha proprio per tema: i Contesti , l’ambiente e le risorse tra storia e futuro.
Al pomeriggio nella Tavola Rotonda la discussione partirà dal Piano del lavoro della CGIL varato nel 2013 con l’intenzione di rilanciare lo sviluppo in chiave compatibile ambientalmente e socialmente per affrontare e far conoscere come in Emilia Romagna la CGIL e nei contesti peculiari di alcuni dei territori le Camere del lavoro hanno declinato gli obiettivi del Piano generale per adattarlo alle emergenze e alle necessità locali.
Vi aspettiamo.
per la Fondazione Argentina Bonetti Altobelli Anna Salfi
MONTAGNOLA ACCOGLIENTE, MONTAGNOLA PER TUTTI MONTAGNOLA PER LA SCUOLA, MONTAGNOLA PER LA CITTÀ
MANI-FEST-Y-AMO! 28 OTTOBRE 2017 H 11.00 PIAZZA VIII AGOSTO – MONUMENTO AI CADUTI
DIGNITA’ Chiediamo accoglienza e presa in carico della marginalità: operatori sociali, progetti di inclusione
CURA Chiediamo pulizia, decoro, tutela del monumento storico (fontana, mura medievali), ristrutturazione dei percorsi, rispetto del parco (cartelli che ricordino i divieti di non gettare cibo, rifiuti e cicche di sigarette per terra)
SICUREZZA Chiediamo vigilanza alle aperture e chiusure del parco, all’entrata e uscita dalle scuole, controlli assidui
SOCIALITÀ Chiediamo un’area giochi dignitosa e curata, possibilità di usufruire degli spazi pubblici da parte dell’utenza senza dimenticare gli adolescenti, chiediamo la possibilità di attivare più iniziative pubbliche e gratuite da offrire alla cittadinanza (mercatini natalizi, esposizioni, spettacoli, cinema) anche nell’ottica del presidio (esperienze simili a quella del Circo Paniko)
BENESSERE Chiediamo un ‘percorso vita’, strutture ‘leggere’ adibite allo sport per adolescenti, giovani, adulti (canestri, pedane skate, area pattinaggio)
Chiediamo bagni pubblici fruibili durante tutta l’apertura del parco; un’area sgambatura cani dotata di fontana. ………………………………………………… CHIEDIAMO ALLE ISTITUZIONI UN IMPEGNO CONCRETO: valorizzare il parco come bene comune, risorsa e monumento storico
“Andiamo a fare un giro in Montagnola? Magari troviamo qualcuno…”. E’ questo il senso del parco per i bambini che gravitano intorno alla Montagnola: un luogo di incontro. I bambini ‘resistenti’, che – insieme alle loro famiglie – ancora vedono questo luogo come il loro cortile di casa, insieme agli anziani che sfidano le paure, agli adulti che portano i cani e a quelli che scelgono l’antico velodromo per fare jogging. Non si sa ancora per quanto tempo, perché la Montagnola è ormai simile ad un bambino abbandonato dalla sua famiglia, che ha tanti adulti intorno che dovrebbero occuparsi di lui, ma nessuno la fa davvero. La Montagnola è un parco storico monumentale – tutelato dalla Sovrintendenza – ma solo, dimenticato dalle istituzioni e quindi privato alla città che di questo luogo legge solo le brutte notizie di cronaca e mai le iniziative positive, faticose, perché soccombono sotto la valanga di incuria, sotto la trascuratezza e le tante emergenze sociali che si trasformano in mancanza di sicurezza e spesso violenza. In Montagnola, però, risiedono tre scuole frequentate da 200 bambini, che hanno diritto di crescere e formarsi in un luogo sereno e sicuro. Così come gli ex allievi che continuano a giocare e incontrarsi al parco. Per la Montagnola e tutta l’area limitrofa vengono lanciate gare di idee internazionali di progettazione architettonica, perché un giorno – chissà quando – possa brillare di nuovo dei fasti di qualche secolo fa. Ma mentre ci si impegna in queste promesse senza un futuro prossimo, non ci si cura di quelle esigenze basilari di cui un parco e chi lo frequenta – o vorrebbe frequentarlo – ha bisogno adesso. E’ per far emergere queste esigenze che è nato ormai quasi un anno fa il comitato #FreeMontagnola, dove confluiscono tante famiglie di bambini allievi delle scuole e del nido Betti, per tenere alta l’attenzione in mezzo al silenzio più assordante. La Montagnola ha bisogno di cose semplici subito: di una fontana che, dopo anni e anni di stop, riprenda a funzionare smettendo di essere ricettacolo di rifiuti, di un’area giochi degna di una città che ambisce ad essere internazionale dove i bambini aspettano, invece, da cinque anni che un trenino venga ripristinato, di un percorso vita destinato a sportivi adolescenti e adulti che in Montagnola, invece, trovano solo grande disponibilità di spaccio. Dove le mura medievali non fungano da gabinetto pubblico di gente di ogni tipo: disperati ed eleganti, non fa la differenza. Perché laddove c’è incuria, trionfa il degrado; dove c’è bellezza c’è rispetto. In Montagnola ha trovato casa da due anni un’emergenza sociale enorme, confinata come un leone in gabbia. Una marginalità che spesso cerca vie di uscita ma trova solo la proposta di arrotondare le giornate affidandosi ai grandi dello spaccio, che usa questa marginalità come manovalanza, stordita e sola, che diventa violenta e fa paura, sì: non vogliamo avere paura e non vogliamo avere timore di manifestarla. Non accettiamo nessuna strumentalizzazione politica e non vogliamo la guerra tra poveri. Chiediamo serenità, sicurezza. E dignità per tutti. Anche per chi viene confinato in un parco, abbandonato a se stesso, nelle grinfie della delinquenza.
I GENITORI E I BAMBINI DELLE SCUOLE BETTI 2,BETTI 3, NIDO BETTI COMITATO #FREEMONTAGNOLA comitato@freemontagnola.it
(S)BLOCCO 5 – domenica 22 ottobre – Fresco è una festa di colori, di bar aperti e di teatri erranti. Di cucine che profumano del cibo della festa. Di sfogline per la strada, di laboratori per bambini e di latte di vernice. Fresco è .
Fresco: “Arte in festa basso Irnerio”
„ Fresco è una festa di colori, di bar aperti e di teatri erranti. Di cucine che profumano del cibo della festa. Di sfogline per la strada, di laboratori per bambini e di latte di vernice. Fresco è un incontro tra generazioni, tra artigiani e artisti di strada, tra adolescenti e anziani, tra commercianti e istituzioni.
Fresco sono i commercianti, i condomini, le associazioni di via Irnerio, Mascarella, Majorana, Finelli, Zucchini e Borgo che si aprono alla strada. Fresco sono gli studenti dell’accademia che colorano serrande insieme agli artisti di ZonaNG Fresco è baratto, è riuso e riciclo, è biciclette in strada. Fresco è una sorpresa grande che ci coinvolgerà in tantissimi domenica 22 ottobre. Attività: Yoga in strada, Dercorazione serrande, Capoeira, Mercatino e Caccia al tesoro Bambini. Musica con varie band e spettacoli di Teatro. Laboratori Gusto, Creta ed Erboristeria. “
(S)BLOCCO 5 VIA ZUCCHINI 11/A
PROGRAMMA 11.00 : Apertura con prove allievi a porte aperte 14.00 : Set fotografico con foto ricordo in regalo 15.00 : Estratto saggio “Le Madri”. Ingresso libero. Durata 40 min. 16.00 : Replica estratto saggio “Le Madri”. Ingresso libero. Durata 40 min. 17.00 : Lezione corso di teatro. Ingresso libero. Durata circa 2 ore
Gran Fondo Terre di Narnia dove si sono svolti i Campionati Italiani di Fondo AICS – le foto
LE MEDAGLIE NAZIONALI AICS DI BIKE STUDIO
Gran Fondo Terre di Narnia dove si sono svolti i Campionati Italiani di Fondo AICS Bike Studio ha partecipato con 6 atleti e ha classificato 3° nella cat M 4 Frigieri Guido e 1° Campione Italiano cat M 6 Nicoletti Loris
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