Csit World Sports Games: Italia terza nel medagliere assoluto. Vincono gli austriaci, i messicani i più poliedrici
Il premio Fair Play all’atleta italiano di beach wrestling Alessandro Bellavia del Club Atletico Bologna che rinuncia all’oro in favore delle norme internazionali
Il medagliere assoluto: l’Italia di AiCS, Acsi e Uisp porta a casa 242 medaglie, di cui 92 ori. I risultati migliori nel nuoto e nell’atletica, ma il team azzurro vince anche nel Beach Mamanet e nel padel. Ottimi argenti negli scacchi e nelle bocce petanque.
Gli olandesi e gli austriaci? Grandi nuotatori. Gli israeliani padroni del Mamanet e degli scacchi, i Messicani un po’ di tutto – dal nuoto al basket, dal volley al football – ma soprattutto nella movida.
Gli Italiani? Ottimi padroni di casa: capaci nel wrestling, nell’atletica e nel nuoto, ma soprattutto campioni di fair play. A loro, anzi: ad Alessandro Bellavia, atleta del Club Atletico Bologna, la green card e il premio Fair Play assegnato dall’European Fair Play Movement per aver restituito la coppa di beach wrestling al legittimo proprietario (Peter Kosmata) dopo il riconteggio dei punti gara. Cala così il sipario sugli CSIT World Sports Games, giochi mondiali amatoriali promossi da CSIT – Confederazione mondiale dello sport per tutti – e organizzati in Italia da AiCS, Associazione italiana cultura sport. I Giochi amatoriali si sono tenuti da martedì a domenica 10 settembre in Romagna, tra Ravenna e Riccione, passando per Forlì, Cesena, Cesenatico e Misano Adriatico, con il cuore dell’evento a Cervia. Qui si è tenuta la spettacolare cerimonia di apertura, con 3.500 persone in piazza Garibaldi e un corteo di 44 Paesi del mondo; e quella di chiusura, al Fantini Club di Cervia, con la chiusura della bandiera CSIT e la sua consegna alla Grecia, “padrona” di casa dei World Sports Games edizione 2025.
Italiani padroni di casa, ma l’“invasione” parla messicano
Gli olandesi e gli austriaci? Grandi nuotatori. Gli israeliani padroni del Mamanet e degli scacchi, i Messicani un po’ di tutto – dal nuoto al basket, dal volley al football – ma soprattutto nella movida. Gli Italiani? Ottimi padroni di casa: capaci nel wrestling, nell’atletica e nel nuoto, ma soprattutto campioni di fair play. A loro, anzi: ad Alessandro Bellavia, atleta del Club Atletico Bologna, la green card e il premio Fair Play assegnato dall’European Fair Play Movement per aver restituito la coppa di beach wrestling al legittimo proprietario (Peter Kosmata) dopo il riconteggio dei punti gara. Cala così il sipario sugli CSIT World Sports Games, giochi mondiali amatoriali promossi da CSIT – Confederazione mondiale dello sport per tutti – e organizzati in Italia da AiCS, Associazione italiana cultura sport. I Giochi amatoriali si sono tenuti da martedì a domenica 10 settembre in Romagna, tra Ravenna e Riccione, passando per Forlì, Cesena, Cesenatico e Misano Adriatico, con il cuore dell’evento a Cervia. Qui si è tenuta la spettacolare cerimonia di apertura, con 3.500 persone in piazza Garibaldi e un corteo di 44 Paesi del mondo; e quella di chiusura, al Fantini Club di Cervia, con la chiusura della bandiera CSIT e la sua consegna alla Grecia, “padrona” di casa dei World Sports Games edizione 2025.
Italiani padroni di casa, ma l’“invasione” parla messicano
Ai World Sports Games, gli atleti iscritti erano quasi 3.800, a cui si sono aggiungi arbitri, tecnici sportivi, staff e volontari per un totale di circa 5mila partecipanti – suddivisi in 7 città diverse, e impegnati su 47 impianti di gara e 33 sport differenti, 20 dei quali campionati internazionali ufficiali CSIT. Tra i partecipanti, per numero, vincono certamente gli italiani: 363 quelli targati AiCS (affiliati quindi all’Associazione italiana cultura sport), altri 217 quelli affiliati ad Acsi, 20 gli atleti Uisp, per un totale di 600 italiani impegnati nelle gare di campionato ufficiale, a cui poi andrebbero aggiunti quelli impegnati nelle dimostrazioni sportive. Il gruppo straniero più nutrito è formato invece dai messicani: 288 in tutto. A seguire i francesi di Fsgt con 187 persone, 119 dal Portogallo con l’associazione Inatel. Appena 53 gli olandesi di Ncs, eppure terzi nel medagliere assoluto, grazie all’incetta di podi guadagnati al nuoto.
Il medagliere
A proposito di medaglie. La lista delle medaglie vinte segue un po’ quella dei numeri di partecipazione, ovviamente. Con sorprese però. Austria (organizzazione Asko) guida il medagliere con 163 ori, 149 argenti, 78 bronzi; il Messico la segue con 120 ori, 92 argenti, 91 bronzi; sfiorano il terzo posto i Paesi Bassi con la NCS, campionissima di nuoto con 80 ori, 76 argenti, 60 bronzi – tutti conquistati allo stadio del Nuoto di Riccione. Medagliere di bronzo per i padroni di casa che si classificano terzi con 92 ori, 81 argenti, 69 bronzi. E’ un’Italia colorata quella che ha partecipato ai World Sports Games e si divide per 3 squadre appartenenti ai 3 enti di promozione sportiva partecipanti: AiCS (capolista e collezionista di medaglie, per lo più nel wrestling, nel karate e nel nuoto), Acsi (che fa bene nel karate e nell’atletica), Uisp (con medaglie nelle arti marziali).
Gli sport più spettacolari
Tra le 33 discipline sportive giocate, 20 erano campionati internazionali CSIT, e gli altri esibizioni o campionati partner. Tra questi non sono mancati autentici spettacoli, come la pole sport che si è esibita a Forlì, il water basket a Riccione, la lotta greco romana sulla spiaggia, ma tra tutte la regina resta certamente la danza sportiva, protagonista assoluta al PalaGalassi di Forlì: qui l’Italia porta a casa 3 medaglie, ma l’esibizione del venerdì e del sabato sera con i campioni mondiali della danza ha lasciato la platea a bocca aperta. Nota di colore e di socialità infine la guadagna il Mamanet – lo sport che promuove la socialità tra donne e che, ai World Sports Games, ha portato il suo Festival europeo (lo Eu Mamanet) con oltre 400 partecipanti. I team in tutto erano 24, 10 dei quali italiani. Israele si è aggiudicato il campionato mondiale amatoriale, ma l’Italia – con il team Oro Asd Salento – si è portata a casa l’oro nel beach Mamanet al bagno Marconi di Cesenatico.
Le medaglie italiane e il premio Fair play
L’AiCS Italia conta 136 medaglie tra cui 57 ori: 31 nel nuoto, 2 nel wrestling, 1 nel beach Mamanet, 6 nel karate, 3 nella danza, 2 nel padel, 13 nell’atletica – a cui si aggiungono 9 ori nello skating e 2 nella pole dance, fuori ranking perché campionati partner. Ad AiCS 51 argenti: 1 nello scacchi individuale, 31 nel nuoto, 4 nel wrestling, 5 nella danza, 7 nell’atletica, 2 nel karate, 1 nel petanque, 2 nel beach wrestling – a cui si aggiungono 1 nella pole dance e 6 nello skating; e 28 bronzi (7 nel nuoto, 1 nel wrestling, 4 nella danza, 2 nell’atletica, 2 nel karate, 1 nel beach wrestling – a cui si aggiungono 4 nello skating e 1 nella pole dance).
A questi si aggiungono le medaglie dell’Italia dell’ACSI (92 medaglie): 26 ori (8 nuoto, 7 atletica, 4 karate e 5 judo), 29 argenti (21 nel nuoto, 4 karate, 3 judo, 1 nel padel), 37 bronzi (30 nel nuoto, 1 nell’atletica, 4 nel karate, 2 nel judo). E a questi anche gli italiani di Uisp con 14 medaglie tra cui 9 ori (3 nel karate e 6 nel judo), 1 argento nel karate, altri 4 bronzi nel karate e nell’atletica.
Il premio più ambito, però, l’ha portato a casa Bellavia del CAB Bologna. Nel beach wrestling, la giuria aveva stilato la classifica per squadre seguendo il criterio del punteggio federale che prevedeva il primo posto in classifica dei lottatori del CAB/AiCS per soli due punti di distacco, ma nel pomeriggio la squadra austriaca di ASKO presentava ricorso chiedendo il riconteggio con le normative internazionali.
Il ricorso è stato accolto con il benestare della squadra italiana che, tramite il responsabile lotta AiCS Claudio Evangelisti, ha restituito la coppa del vincitore, alzata poche ore prima, al capo della delegazione austriaca Peter Kosmata che con grande sportività in seguito al nuovo risultato ufficiale acquisito avrebbe voluto lasciare la coppa nelle mani degli italiani.
A testimonianza della educazione sportiva che anima la squadra bolognese di Lotta, Alessandro Bellavia è stato segnalato dalla giuria internazionale con la green card per la sua correttezza nel corso della gara di Beach Wrestling e di conseguenza è stato premiato con il premio Fair Play CSIT al bagno Fantini di Cervia nel corso della cerimonia di chiusura dei World Sport Games 2023.
La Csit – confederazione mondiale dello sport per tutti – è presieduta dall’italiano Bruno Molea.
L’edizione 2023 degli CSIT World Sports Games gode del contributo del Dipartimento Sport del Governo, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Cervia.
E’ stata condotta da AiCS in collaborazione con Acsi, e i 7 Comuni coinvolti.