La Casa di Quartiere “Scipione dal Ferro” si colora della Resistenza
Dopo la mostra interattiva Compagna 1944 – 1947 dello scorso marzo, AICS Bologna torna a parlare delle partigiane socialiste e della Resistenza, scegliendo questa volta come mezzo il murale.
Grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, infatti, l’artista Raffaele Posulu sta realizzando alla Casa di Quartiere Scipione dal Ferro un murale dedicato ad Aurelia Zama, segretaria del movimento femminile socialista bolognese e fondatrice della rivista “Compagna”, per far conoscere alla popolazione la sua figura politica, militante e partigiana ancora troppo poco nota.
Aurelia Zama nasce a Modena nel 1903 da famiglia antifascista, e nel 1936 si trasferisce a Bologna. Nel 1942 si iscrive al Partito socialista, e partecipa alla Resistenza legandosi al gruppo dirigente del “fondone” di via de’ Poeti, principale base clandestina socialista. Anche casa sua, in via Cartolerie, diventa rifugio e nascondiglio della brigata Matteotti. Viene nominata segretaria del movimento femminile socialista bolognese e tra il ‘44 e il ‘45 si occupa di diffondere la rivista clandestina Compagna, dedicata alle problematiche femminili e alla figura della donna nella società del tempo.
Aurelia Zama e le sue colleghe rappresentano la voce delle donne in un’Italia piegata dalla guerra che necessita dell’aiuto di tutti, donne comprese, per risorgere. Sono donne in prima fila, pronte a battersi per i diritti che spettano loro, tra questi il diritto di voto.
Il 24 marzo 1946 si tengono le elezioni amministrative democratiche in cui votano per la prima volta le donne, e Aurelia Zama, in lista per il partito socialista, partecipa alla campagna elettorale sensibilizzando l’elettorato femminile, parlando davanti alle fabbriche, nelle piazze, sul sagrato delle chiese. Nel gennaio del ‘47 vede la scissione del Partito socialista che la porta ad aderire al nuovo Partito socialista dei lavoratori italiani, guidato da Giuseppe Saragat. Nel frattempo, continua il suo lavoro politico come segretaria delle donne della nuova Federazione del PSLI. Muore il 12 ottobre 1987 dimenticata dal suo stesso partito.
Spesso le figure femminili faticano a trovare spazio nei libri di storia, e di loro ci restano poche testimonianze. Diventa allora ancora più importante tenere viva la memoria di Aurelia Zama e delle compagne, femministe ante-litteram che con coraggio hanno portato in alto la richiesta di determinati diritti di cui ancora oggi si parla, come la richiesta di migliori condizioni lavorative per le donne in gravidanza e di un giusto ed equo riconoscimento salariale.