RASSEGNA LETTERARIA “IL MAGGIO DI MARYLOU”
3 appuntamenti di letteratura al femminile ai Giardini del Baraccano, via Santo Stefano 119/2 Bologna
Primo incontro:
Giovedì 17 maggio 2018 ore 18.00 con Stella Pulpo, autrice del blog Memorie di una vagina, per parlare del libro “Fai uno squillo quando arrivi”
Saluto e intervento della Presidente Q.re Santo Stefano Rosa Maria Amorevole. Dialoga con l’autrice: la regista e attrice Francesca Pierantoni dell’associazione Officine Guitti.
Stella Pulpo è una blogger, scrittrice ed esperta di comunicazione. È nata a Taranto nel 1985, poi si è trasferita a Bologna nel 2004 per studiare Scienze della Comunicazione all’Università. Nel 2008 si è spostata a Milano per seguire un Master del Sole24Ore e successivamente ha subito iniziato a lavorare per vari brand (Intentions – Design Elements; Bosch Home Appliances; Master SBS – Benetton Group; Caffarel; Segafredo Zanetti; Berloni) e ha collaborato per due anni con l’edizione italiana di Cosmopolitan. Nel 2011 apre il blog “Memorie di una Vagina” con cui conquista un seguito sempre maggiore, diventando una delle voci femminili più amate del web.
Fai uno squillo quando arrivi: Nina Dell’Oglio, protagonista trentenne che vive a Milano, ma in realtà originaria di Taranto, cerca di affrontare la giungla sentimentale della metropoli. Colleziona appuntamenti più o meno riusciti con uomini conosciuti su Tinder, ma il ricordo del suo ex è ancora ancorato in lei. La situazione non può che peggiorare quando, dopo un’overdose di LUV, potentissimo allucinogeno che dà l’illusione di viaggiare nel tempo, l’ex di Nina è convinto di vivere alla fine degli anni Novanta (non sa cosa siano Facebook e WhatsApp, comunica con sms e squilli) e crede di stare ancora con lei. Nina dovrà capire come affrontare tutto questo, e l’unico modo per farlo è mettersi in gioco, sbattere il naso contro l’uomo sbagliato, contro la decisione errata, contro l’errore di calcolo. Questo romanzo, pieno di vita vissuta e umanità, è scritto in modo scorrevole, leggero e divertente. L’elaborazione e l’accettazione del dolore di Nina ci fanno pensare al nostro mondo, a cosa tutti noi proviamo quando finisce un amore e non abbiamo più certezze. L’autrice, Stella Pulpo, sostiene che sia un romanzo “autobiografico nelle emozioni”, e in quelle crisi, quei sospiri, quelle paturnie in cui si possono ritrovare un po’ tutte.
https://memoriediunavagina.wordpress.com/
Secondo incontro:
Giovedì 24 maggio ore 18.00 con Maria Grazia Negrini, autrice del libro “Io parlo donna, il coraggio delle idee”.
Saluto e intervento della Presidente del Q.re Santo Stefano Rosa Maria Amorevole. Dialogano con l’autrice: la Presidente Q.re Santo Stefano di Bologna Rosa Maria Amorevole e la sindacalista Stefania Sidoli.
Maria Grazia Negrini nasce a Bologna nel 1944 e a partire dal 1967 frequenta riunioni semiclandestine dalle quali nasce la rivista “Che fare?”. Nel 1968 è nel primo nucleo de «il manifesto» e vive in una comune. Dopo il 1977 fonda con altre il Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne, che coordina fino al 2002. Fa esperienza negli organismi regionali e nazionali di Parità e collabora all’apertura di una casa per donne e bambini vittime di violenza. Si occupa poi di formazione e fonda la Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città (www.tavoladelledonne.com), della quale è presidente. Dal 2009 pubblica racconti in varie antologie.
Io parlo Donna, il coraggio delle idee: raccoglie le esperienze di Maria Grazia Negrini, storica femminista bolognese,prima e dopo aver coordinato il Centro di Documentazione Ricerca e Iniziativa delle Donne di Bologna. Non si tratta di un’autobiografia, bensì di uno strumento, una raccolta rivolta a donne e uomini e in particolare alle giovani generazioni sull’esperienza del femminismo nella città di Bologna. E’ però anche la storia di vita di una donna che ha partecipato a questi momenti storici, impegnando la mente, il cuore e la passione.
Terzo incontro:
Giovedì 31 maggio ore 18.00 con Lucrezia Lucrèce Buganè e Lorenza Tonani, autrici del libro “Virginia”.
Saluto e intervento della Presidente Q.re Santo Stefano Rosa Maria Amorevole. Dialogano con le autrici: la professoressa Magda Indiveri, l’illustratore Raffaele Posulu e lo scrittore Francesco D’Onofrio.
Lucrèce (Lucrezia Buganè) si è specializzata in Linguaggi del Fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha pubblicato per Lavieri Edizioni Raperonzolo (2014), Io dov’ero? Il giorno in cui cadde il muro (2014) e Reading Galera (2015). Per Taita Press ha pubblicato la graphic novel Impara a dire no se non vuoi dire sì (2016). Ha partecipato alla realizzazione del taccuino Palazzo Poggi, viaggio sentimentaleper l’Università di Bologna e ha collaborato con le sue illustrazioni al Festival della Scienza Medica Bologna Medicina.Seguace della “linea chiara”, nel proprio lavoro grafico elabora e ripropone, interpretandole, diverse sollecitazioni figurative: dal mondo di Bosch e Brueghel all’universo simbolista, fino allo stile secessionista e liberty. Nel campo dell’illustrazione si ispira a Harry Clarke ed Edward Gorey in particolare. Per le illustrazioni di Virginia ha utilizzato una tecnica mista a china e colorazione digitale.
Virginia: Virginia Woolf è stata la più grande autrice inglese del Novecento; ha cambiato il romanzo, rendendolo terreno di osservazione e descrizione del mondo interiore dei personaggi. La scrittura è stata per lei una vocazione, una necessità e un tormento. Con il suo esempio e i suoi scritti, Virginia ha aperto le porte all’emancipazione femminile: insieme alla sorella Vanessa ha lottato in una famiglia culturalmente evoluta, ma fondamentalmente maschilista, per diventare scrittrice; ha partecipato attivamente al Circolo di Bloomsbury, impegnato a svecchiare la letteratura, ha scritto romanzi memorabili. Con il marito Leonard Woolf, che la amava immensamente e ne valorizzava il genio, ha fondato la casa editrice Hogarth Press che ha pubblicato, tra gli altri, Freud e Svevo in Inghilterra. Lucrèce interpreta Virginia con grande sensibilità e soluzioni creative che travalicano il puro aspetto narrativo per toccare le corde emotive attraverso preziosi quadri poetici. L’integrazione di testo e immagini permette di far conoscere la storia di Virginia Woolf anche a un pubblico giovane.