SALVIAMO LE DUE BIBLIOTECHE DI S. LAZZARO
Le biblioteche del CID AICS e del CENTRO EUROPA UNO cercano casa. Ecco le prese di posizione di Mauro Ottavi e Massimiliano Cane’
SALVIAMO LE DUE BIBLIOTECHE DI S. LAZZARO
Le biblioteche del CID AICS e del CENTRO EUROPA UNO cercano casa. Ecco le prese di posizione di Mauro Ottavi e Massimiliano Cane’
“Salvarle, le biblioteche. E farne sempre più strumento non solo di diffusione della cultura, ma anche di aggregazione, di discussione, di costruzione di identità molteplice di un territorio. Con una scelta politica di lungo periodo, Per formare, proprio con la bellezza della lettura, cittadini più consapevoli, critici e, perché no? felici. Finanziare dunque biblioteche e non eventi culturali clamorosi e sporadici. Finanziare non concerti ma conservatori, dove si impara a leggere, suonare e comporre la musica. Le buone politiche culturali pubbliche e private devono insomma saper avere lo sguardo lungo e ambizioso e generoso di chi costruisce il futuro”.
Ci piaceva iniziare queste brevi righe con un messaggio, positivo ed ambizioso, di Antonio Calabrò per richiamare l’attenzione del lettore sulle problematiche che vive attualmente il Centro di Documentazione. Una biblioteca specializzata, da molti anni presente sul territorio sanlazzarese, che ora rischia di chiudere, essendosi resa incompatibile la sua presenza con riferimento ai progetti, urbanistici e di riqualificazione, promossi dalla amministrazione pubblica locale proprio nella zona in cui il CID Aics svolge la sua attività di promozione culturale.
Prende le mosse da questa emergenza, che impedisce al momento di vedere prospettive positive, la nostra iniziativa “SOS salviamo la cultura”, anzi, “le biblioteche specializzate”, gestite dal privato sociale, iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare l’intera cittadinanza e quegli amministratori locali sensibili alla qualità della vita urbana e della cultura, con una strategia di lungo respiro.
Siamo un’associazione senza scopo di lucro che ormai da molti anni, con il proprio volontariato, cerca di rispondere ad una domanda di ricerca e formazione da parte di studenti, operatori del terzo settore o semplici cittadini, operando nell’ambito metropolitano, con iniziative non profit, anche in collaborazione con le istituzioni pubbliche.
Cerchiamo di rispondere ad una domanda sociale sempre in aumento perché riteniamo che le biblioteche siano non solo luoghi di memoria ma anche di formazione e crescita democratica, e come tali debbano e possano essere messi a disposizioni, per essere vissuti, dalle comunità locali, come avviene nelle più civili città europee e del mondo.
Lavoriamo, mettendo a disposizione le nostre forza del volontariato, per trovare una soluzione, cercando un dialogo, propositivo e costruttivo anche con l’amministrazione comunale sanlazzarese, sperando di veder premiata in fondo la cultura quale tratto identificativo della comunità in cui viviamo ed operiamo.
Avv. Massimiliano Canè
leggi l’articolo de Il Resto del Carlino in formato pdf