Canta däl Canti – Cantico dei Cantici in lingua bolognese
Biblioteca comunale dell’ Archiginnasio, Sala dello Stabat Mater – Bologna, venerdì 4 dicembre, ore 17:00 – L’idea di tradurre in dialetto bolognese il Cantico dei Cantici nasce dall’idea dei promotori, Aldo Jani Noè e Enrico Pagani di concretizzare in un libro un duplice atto d’amore: per il suo contenuto e per la lingua con cui si rivolge al pubblico, il dialetto bolognese.
Canta däl Canti – Cantico dei Cantici
Introduzione e traduzione in dialetto bolognese di Stefano Rovinetti Brazzi
Commento e traduzione in italiano di S. Em. Card. Gianfranco Ravasi
A cura di Aldo Jani Noè e Enrico Pagani
Maglio Editore (2015 San Giovanni Persiceto)
L’idea di tradurre in dialetto bolognese il Cantico dei Cantici nasce dall’idea dei promotori, Aldo Jani Noè e Enrico Pagani di concretizzare in un libro un duplice atto d’amore: per il suo contenuto e per la lingua con cui si rivolge al pubblico, il dialetto bolognese.
Atto d’amore anche verso Bologna e la sua più genuina cultura, che ha saputo attrarre un’attiva schiera di appassionati che hanno liberato idee ed energie e dato vita a importanti progetti attorno alla lingua di questa città.
Convinti che anche il nostro dialetto, pur se lingua popolare, abbia tutti i registri per poter parlare “alto”, i curatori hanno suscitato l’interesse, divenuto disponibilità del prof. Stefano Rovinetti Brazzi di accettare la sfida e tradurre in bulgnaiṡ, direttamente da antiche fonti, il Cantico, il più grande poema sull’amore di tutti i tempi.
Il Cantico è un poemetto biblico, attribuito al re Salomone, ma secondo gli studiosi databile intorno al VI-V secolo a.C.; il titolo è un’espressione superlativa: Cantico dei Cantici, ossia il Cantico per eccellenza, il Cantico sublime e perfetto. È un testo di appena 117 versetti, 1250 parole in tutto, un poema che canta e fa risplendere la bellezza suprema e la meraviglia dell’amore umano, che rende re e regina ogni sposo e ogni sposa. Un testo tutto segnato dalla tenerezza dell’amore, elemento costitutivo del nostro vivere quotidiano e dunque tema sempre di grande attualità.
Un insieme di poesia, di colori e di passione a cui il vernacolo di Bologna aggiunge il calore tipico della nostra gente.
Grazie alla paziente benevolenza di Sua Eminenza il Cardinale Gianfranco Ravasi, si è potuto aggiungere al testo nella nostra lingua la versione in italiano, che egli stesso ha tratto dall’originale ebraico nell’edizione critica della Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), unitamente a un suo commento, prezioso e necessario per una piena comprensione del testo.
Il volume si compone dei seguenti capitoli ed è impreziosito dalla pubblicazione del ciclo degli olii di Marc Chagall ispirati al Cantico dei Cantici
Presentazione
Aldo Jani Noè, Enrico Pagani
Canta däl Canti. Introduzione al testo bolognese
Nota sulla traduzione
Stefano Rovinetti Brazzi
Canta däl Canti – Cantico dei Cantici
Traduzione in italiano dal testo ebraico: S. Em. Card. Gianfranco Ravasi
Traduzione in italiano dal testo greco dei Settanta: Stefano Rovinetti Brazzi
Commento al Cantico dei Cantici
S. Em. Card. Gianfranco Ravasi