Il ministro Alfano risponde sulle truffe telefoniche
Ecco l’interrogazione parlamentare del presidente dell’Aics on. Bruno Molea e la risposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano….
CAMERA DEI DEPUTATI
Assemblea
Seduta di mercoledì 23 settembre 2015
Interrogazione a risposta immediata n. 3-01715 dell’On. Bruno Molea sugli elementi ed
iniziative in merito ad una presunta truffa relativa alla richiesta di sottoscrizioni di
abbonamenti ad una rivista apparentemente riconducibile ad un sindacato di polizia
Interviene il Ministro dell’interno Angelino Alfano
PRESIDENTE. – L’onorevole Molea ha facoltà, per un minuto, di illustrare la sua
interrogazione n. 3–01715, concernente elementi ed iniziative in merito ad una presunta truffa
relativa alla richiesta di sottoscrizioni di abbonamenti ad una rivista apparentemente
riconducibile ad un sindacato di polizia.
MOLEA. Grazie, Presidente. Signor Ministro, nel luglio 2015 nella città di
Bologna la sede provinciale di un’associazione, l’AICS, e i suoi 350 circoli sono stati oggetto
di telefonate da parte di sconosciuti che facevano riferimento a presunte organizzazioni
sindacali riferite ai corpi di polizia, telefonate con le quali chiedevano, appunto, di stipulare
abbonamenti a riviste facenti capo a questi organismi di polizia e utilizzando anche modi
tutt’altro che tranquilli per cercare di convincerei presidenti a stipulare questi abbonamenti,
che, fra l’altro, hanno un costo anche abbastanza elevato, pari a 140 euro. Talvolta si è giunti
anche a velate minacce in questa direzione.
Si è cercato di capire con chi si aveva a che fare, tant’è che è venuto fuori anche il nome
di un sindacato, il Coisp, che sembra essere effettivamente un sindacato della polizia, fra
l’altro.
La cosa che preoccupa è che molti di questi presidenti, non avendo né una sede né un
ufficio, hanno un cellulare di riferimento, che è quello personale. Quindi, ci si chiede anche
come mai queste persone riescano ad avere i numeri di cellulare di persone private…
PRESIDENTE. Grazie…
MOLEA. …per esercitare quest’attività, che non sempre è molto legittima.
Le chiedo, signor Ministro, in che modo intende operare per cercare di stroncare questa
attività, che risulta essere tutt’altro che lecita.
PRESIDENTE. Il Ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha facoltà di rispondere.
ALFANO, Ministro dell’interno. Grazie, Presidente. L’onorevole Molea ha
già ricordato e ricostruito il caso, quindi non lo farò anch’io. Dico solamente che a seguito
della denuncia, che è stata fatta proprio dall’AICS, la procura della Repubblica ha avviato un
procedimento penale a carico di ignoti. Le prime attività d’indagine – ma sono ancora in corso
– hanno dato una conferma che Serafino D’Onofrio, presidente dell’AICS, ha effettivamente
ricevuto offerte telefoniche di abbonamento alla rivista PS sicurezza e poliziadel sindacato di
polizia Coisp.
Risulta, inoltre, che anche altri presidenti di associazioni affiliate all’AICS siano stati
contattati con le medesime modalità da persone che si sono qualificate come appartenenti a un
sindacato di polizia. In particolare, il presidentedell’associazione Fuoridea ha segnalato alla
Polizia postale di essere stato vittima di un comportamento commerciale di vendita
particolarmente aggressivo, teso a sollecitare la stipula di un abbonamento con la predetta
rivista bimestrale del Coisp.
Le indagini svolte hanno consentito di accertare che i contatti telefonici provenivano dalle
utenze della società promotrice della vendita della rivista. I recapiti dei soggetti contattati
sarebbero stati reperiti attraverso il web.
Ricordo che già in passato la questura di Bologna aveva svolto attività investigative,
coordinate dalla procura, grazie alle quali era stata accertata la responsabilità di alcuni legali
rappresentanti di case editrici e relativi call centerin ordine alle proposta di vendita, avvenuta
con modalità particolarmente intrusive, di quella stessa rivista sindacale.
Va precisato, comunque, che il segretario nazionale del Coisp ha presentato all’autorità
giudiziaria denuncia-querela contro ignoti a tuteladell’immagine del sindacato.
PRESIDENTE. L’onorevole Molea ha facoltà di replicare per dueminuti.
MOLEA. Signor Presidente, io ringrazio il signor Ministro per la risposta.
Tuttavia, non ho motivo di dubitare che i massimi dirigenti di quel sindacato e il sindacato
stesso probabilmente non adottino questo tipo di linee. È un atteggiamento questo, però, che
non è soltanto riconducibile all’episodio che ha spinto il sottoscritto poi ad essere qui a
interrogarla oggi, ma sono episodi che durano ormaida anni. C’è questo atteggiamento che è
stato perpetrato.
Credo che, a tutela proprio dei cittadini, perché, poi, i presidenti dei circoli sono cittadini
privati e gli stessi circoli sono privati, dovrebbe essere, in qualche modo, attivata una
procedura che impedisca, ma, soprattutto, punisca in maniera seria chi continua a utilizzare,
anche impropriamente, il nome, magari, di un sindacato che onorevolmente svolge il suo
servizio – non ho dubbi su questo –, macchiando anche l’immagine dello stesso sindacato e di
un Corpo, come quello della polizia, che, invece, ha tutt’altro bisogno che di essere ricondotto
a questi atteggiamenti, per il nobile ruolo che svolge nel territorio.
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Denunciati i truffatori, l’AICS smaschera i responsabili
Il sindacato di polizia COISP dietro le telefonate di richieste soldi che hanno tempestato i nostri circoli
La cosa grave e’ che questi imbroglioni si qualificano come rappresentanti di un non meglio precisato “sindacato di polizia”.
Io stesso ho ricevuto una telefonata sulla linea telefonica della sede Aics ed una sul cellulare privato, come presidente di un’associazione culturale.
Solitamente, di fronte al rifiuto dell’interlocutore, interrompono bruscamente la telefonata.
Ma, al presidente di un’associazione che li ha fatti parlare un po’, e’ stato chiesto un contributo di 140 euro all’anno per sostenere una rivista del presunto sindacato. La richiesta di soldi e’ stata accompagnata da velate minacce di controlli ed ispezioni facilmente evitabili, con la sottoscrizione.
Anche se si tratta di una tentata truffa piuttosto maldestra, abbiamo avvisato la Questura di Bologna, che ha escluso il coinvolgimento di qualsiasi sindacato della Polizia di Stato e che ci ha invitato a fare formale denuncia, che presenteremo nei prossimi giorni.
Crediamo utile segnalare questi episodi ai presidenti delle Associazioni, per tranquillizzare quanti hanno gia’ ricevuto le misteriose telefonate ed anche quelli che non sono stati ancora disturbati ma che sapranno come rispondere, senza preoccupazioni.
Cordiali saluti a tutti.
Serafino D’Onofrio
Rassegna stampa
LA DENUNCIA DI SERAFINO D’ONOFRIO, PRESIDENTE DEL C.P. AICS BOLOGNA [AICS omline]
(ER) Bologna. rivista di polizia venduta al telefono? è del COISP – presidente associazione lo scopre, e AICS va da agenti ‘postale‘ (pdf)
Presidente AICS fa denuncia: decine di chiamate in pochi giorni (DIRE) Bologna, 24 lug
Con un contributo, eviteremo i controlli’: è la nuova truffa del falso sindacato di Polizia [bolognatoday.it]