roBOt Festival 06
Dopo The Kilowatt Hour, il concerto-preview al Teatro Comunale di Bologna, si entra nel pieno della #digitalvertigo firmata roBOt, dal 2 al 5 ottobre a Palazzo Re Enzo e in diverse location diurne e serali della città.
roBOt Festival 06
Dopo The Kilowatt Hour, il concerto-preview al Teatro Comunale di Bologna, si entra nel pieno della #digitalvertigo firmata roBOt, dal 2 al 5 ottobre a Palazzo Re Enzo e in diverse location diurne e serali della città.
Sono cinque le vertigini che insieme compongono il grande affresco musicale che propone roBOt 2013: la prima è stata definita nera, con le architetture sonore e complesse di Pantha Du Prince, la maniacale cura del dettaglio del “nuovo” Jon Hopkins, la musica di Ben Klock, che non necessita presentazioni, le stimolanti idee di Lorenzo Senni e la meravigliosa cupezza di Holy Other, indiscusso cavaliere del buio.
La seconda vertigine è multiforme perchè sconfiggere la noia è già vertigine e definire gli artisti che la popolano è una sfida: Tim Hecker, una delle massime autorità mondiali per l’elettronica destrutturata più intelligente, Jackmaster, capace di dj set pieni di colpi di scena, Tropic Of Cancer, che con il loro arsenale sonoro mettono d’accordo tutti, Martyn con le sue improvvise derive multicolorate e Seth Troxler, star della console.
Poi arriva la terza vertigo e stavolta è ipnotica grazie all’avant-etno-elettronica di Ninos Du Brasil, il gusto e lo stile di Will Saul, la capacità di sintetizzare stili diversi di Letherette e infine Brandt Brauer Frick, i visionari che sono riusciti a compiere il viaggio techno / musica classica andata e ritorno.
La quarta vertigine, definita mutante che annuncia la house di John Roberts, le architetture di Cosmin Trg, l’hip hop di Infinite Livez, il funk di AD Bourke e il caleidoscopio di Mano Le Tough, illuminata oscillazione tra house e rifrazioni disco.
E infine la quinta vertigine, incredibilmente umana, contraddistinta dal genio di Thundercat, dal viaggio emotivo di Aïsha Devi, dalla rabbia decostruttivista jazzcore degli storici Starfuckers, dagli incubi di oOoOO e dai sogni di Kelpe.
Lineup Venerdì 4 Ottobre:
h.23.00 – 01.30 – Stage I – MANO LE TOUGH
h.00.00 – 02.30 – Stage II – ALEX PICONE
h.00.30 – 01.30 – Area Pro – ZAVE + BENJI
h.01.30 – 03.00 – Area Pro – ALE RAPINI
h.01.30 – 04.00 – Stage I – SETH TROXLER
h.02.30 – 04.00 – Stage II – STEVE SUMMERS
h.03.00 – 05.00 – Area Pro – ALBERTO? + BIG
h.04.00 – end – Stage I – BEN KLOCK
h.04.00 – end – Stage II – UNZIP PROJECT
Confermato, anche per la VI° edizione del festival, un servizio molto apprezzato: la navetta gratuita che fa da spola tra il centro di Bologna e il Link, messa a disposizione dagli organizzatori per trasportare il popolo del roBOt a destinazione.
Venerdì 4 e sabato 5 ottobre, sarà disponibile un collegamento diretto fra il centro di Bologna e il club che ospita le ultime due serate del festival: a partire dalle 23 fino alle 06, con partenza da Piazza Malpighi e arrivo diretto al Link.
Le navette – andata e ritorno – saranno attive tutta la notte. Il servizio gratuito, realizzato con autobus di linea, è stato rafforzato rispetto all’anno scorso.
InfoTickets:
http://www.robotfestival.it/2013/ita/tickets.html
More Info:
http://www.robotfestival.it